Antonio D’Amore lascia la ASL Napoli 2 Nord e si appresta a dirigere l’Azienda Cardarelli dopo la scadenza del suo secondo mandato e la “promozione” che ha inteso riservargli il governatore Vincenzo De Luca. E così il manager ha pubblicato sui canali social dell’azienda una lettera di congedo e commiato rivolgendosi a tutto il personale della Asl. D’Amore esordisce scrivendo: “Care colleghe e cari colleghi, ogni storia bella, ogni esperienza profonda, ogni grande avventura deve avere un suo termine e deve essere in equilibrio col contesto in cui si colloca. Scriveva il poeta Orazio “C’è una giusta misura nelle cose, ci sono giusti confini | al di qua e al di là dei quali non può sussistere la cosa giusta”. In questi anni, fin dal primo giorno, in ogni scelta, ho sempre cercato la misura giusta, l’equilibrio tra gli estremi, la dimensione mediana che garantisse evoluzioni positive all’assistenza ed al nostro lavoro, senza travalicare i giusti confini”.
D’Amore poi prosegue: “Oggi, dopo sei anni e mezzo dall’inizio del primo incarico, si avvicina la fine del mio lavoro all’ASL Napoli 2 Nord. In questo tempo passato insieme abbiamo lavorato per raggiungere traguardi di cui essere orgogliosi, percorrendo strade che, in alcuni casi, si sono rivelate tortuose e ripide; lo abbiamo fatto per garantire un’assistenza sanitaria migliore al milione di persone che ci sono state affidate, condividendo tra di noi visioni, obiettivi e valori. Oggi possiamo dire che il solco è stato tracciato, i ricordi del tempo passato insieme segneranno la mia vita e già nelle prossime settimane – quando le strade si saranno separate ma il ricordo di ciò che abbiamo realizzato insieme ci lascerà uniti – sentirò la responsabilità di tutelare queste esperienze nel mio nuovo agire quotidiano”. Poi la chiusura e il congedo: “Diceva ancora Orazio ‘Chi va oltre il mare muta cielo, non animo’; dal prossimo 8 agosto cambierà il mio cielo e un po’ cambierà anche il vostro, ma il mio animo, arricchito dalla strada percorsa insieme, non muterà.
Grazie per il generoso coraggio con cui avete condiviso questa strada difficile ed impervia, ma anche meravigliosa. Buon lavoro”.
