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Stabilimenti balneari, il governo licenzia la norma ponte

Dalla Redazione
Arriva la fumata bianca per i balneari italiani. Il Governo Renzi ha licenziato la norma che mette al riparo il settore dalle conseguenze della sentenza della Corte di giustizia europea con la quale era stata bocciata la proroga automatica delle concessioni per gli stabilimenti balneari fino al 2020. L’emendamento, inserito all’interno del dl Enti Locali, è stato approvato ieri dalla commissione Bilancio della Camera e rende “validi i rapporti già instaurati e pendenti”, ovvero le concessioni in atto degli stabilimenti balneari, “nelle more della revisione e del riordino della materia in conformità ai principi di derivazione comunitaria”, che dovrebbe arrivate entro ottobre, per “garantire certezza alle situazioni giuridiche in atto, e assicurare l’interesse pubblico all’ordinata gestione del demanio”.

Tirano un sospiro di sollievo anche gli imprenditori dell’isola, circa 500 aziende in apprensione per le conseguenze della sentenza. «Siamo soddisfatti, è un risultato importante» commenta Giuseppe La Franca, presidente Fiba Confesercenti dell’isola d’Ischia.

Lo stesso emendamento elimina l’attuale termine del 30 settembre 2016, entro il quale, in base a quanto stabilito dalla legge di Stabilità 2016, sarebbe dovuta arrivare la riforma del comparto dei canoni demaniali marittimi. Eliminando questo termine viene inoltre eliminato un termine temporale, che viene ad essere la nuova attesa riforma delle spiagge, per la ‘sanatoria spiagge’, ovvero la sospensione dei procedimenti amministrativi pendenti alla data del 15 novembre 2015, avviati dalle amministrazioni competenti per la sospensione, la revoca e la decadenza di concessioni.

«Il pericolo – aggiunge La Franca – è quello di cedere le nostre coste a cinesi, russi, tedeschi e francesi. Abbiamo visto com’è finita la vicenda del Faro di Punta Imperatore a Forio. Lo stesso copione si riproporrebbe anche per le nostre coste ed è un pericolo che dobbiamo scongiurare. La nostra allerta resta massima, ma per il momento possiamo tirare un sospiro di sollievo».

Soddisfazione anche da parte di Vincenzo Lardinelli, presidente italiano della Fiba Confesercenti. «I balneari italiani con questo provvedimento hanno finalmente una certezza, anche se a breve termine. Si tratta ora – aggiunge Lardinelli – di lavorare con tutte le forze politiche impegnate nella stesura della nuova normativa da approvare secondo le aperture favorevoli contenute nel pronunciamento della Corte di Giustizia Europea. Solo così – conclude il presidente della Fiba – si potrà ridare alle imprese balneari la forza e la prospettiva per tornare ad investire in quello che deve continuare ad essere l’eccellenza del turismo italiano».

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Con l’approvazione della norma ponte la Fiba e le associazioni di categoria hanno proclamato la fine dello stato d’agitazione e rimandato, almeno per il momento, lo sciopero previsto per la metà di agosto. L’attenzione tuttavia resta alta, al pari delle rivendicazioni della categoria, che chiede al Governo di uniformare la legislazione italiana in materia di concessioni demaniali a quelle di realtà come Spagna e Portogallo, paesi della Ue in cui dove la legge per il rinnovo automatico delle concessioni è stata approvata già da qualche anno senza che l’Unione Europea abbia interferito.

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