Il costume procidano pronto per l’anno da capitale

A piccoli passi, ma decisi e possibilmente senza lasciare nulla al caso. Soprattutto cercando di preservare e valorizzare al massimo anche le tradizioni, quelle più antiche, che hanno fatto la storia dell’isola di Arturo e che dunque ne rappresentano anche un marchio di fabbrica dal punto di vista della cultura, ormai la parola più gettonata in quel di Procida. E ovviamente non può mancare all’appello, e prendersi la meritata vetrina, anche l’abito reso celebre dalla Graziella che ancora oggi di questa terra è un simbolo in tutto il mondo.

E la bella notizia è arrivata dall’assessore Lucia Mameli che al riguardo ha reso noto che “dopo il minuzioso restauro da parte di Lena e Gerardina, il costume procidano del Comune dal colore verde smeraldo, con le sue meravigliose decorazioni ricamate dorate, è pronto ad accogliere le autorità che arriveranno nel 2022 in tutto il suo splendore. Questo abito, che una volta veniva indossato nelle cerimonie e negli avvenimenti speciali, è pronto per Procida Capitale. È giusto riservargli un posto d onore nella casa comunale per far conoscere al mondo la bellezza dell’abito della donna procidana, perche’ è un abito che racconta la storia del mondo e delle procidane che sono state madri e mogli di marittimi, ma anche negoziatrici di affari per gli imbarchi e sbarchi delle merci e, pertanto, volevano vestire bene”. L’esponente della giunta guidata dal sindaco Dino Ambrosino ha poi aggiunto: “I procidani tengono alla loro identità culturale espressa dal costume che racconta la loro storia e noi saremo lieti di raccontarla anche durante quest’ anno così importante per la nostra comunità. Ringrazio il consigliere Luigi Primario i dipendenti comunali Antonio, Annamaria, Biagio i ragazzi del servizio civile e la Sap per la collaborazione”.