ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Il Cudas incontra D’Amore. Venti proposte per rilanciare la sanità

dalla Redazione

ISCHIA. Venti proposte per rilanciare la sanità isolana. Il comitato per il diritto alla salute di Ischia le ha sottoposte al direttore generale dell’Asl Na2 Antonio D’Amore nell’incontro che si è tenuto ieri nella sede di Monteruscello. Riattivazione del Psaut di Ischia Ponte, potenziamento del reparto maternità , nuove collocazioni per medici e infermieri e riattivazione e riorganizzazione del Cup le proposte principali messe sul tavolo dalla delegazione, composta tra gli altri dalla presidente del Comitato Gianna Napoleone, da Gino Di Meglio, Gianni Vuoso e Antonello Impagliazzo. Nella proposta anche la riattivazione della Sir, cavallo di battaglia del comitato. «Innegabile lo spirito collaborativo di D’Amore – dichiara il portavoce del Comitato in una nota – ma è evidente il fallimento delle politiche in materia di sanità adottate dalla Regione Campania negli ultimi anni».

 

PARTIAMO DALLA DISINFESTAZIONE

 

Ads

Tra le priorità segnalate come urgenti dal Comitato la disinfestazione del Rizzoli. Blatte, topi e formiche la fanno da padrone nel nosocomio lacchese. Non esattamente il miglior biglietto da visita per una struttura che dovrebbe tutelare la salute dei cittadini, non metterla a rischio. Le rassicurazioni di D’Amore non sono mancate. Anzi, ha assicurato «una verifica dell’attuale situazione ed una rapida soluzione», al pari dell’ormai famigerato container da sistemare all’esterno della struttura per infermieri e medici. Lì a volerla dire tutta i ritardi andrebbero ascritti al comune di Lacco Ameno, che fatica a completare gli atti necessari alla sostituzione. In un incontro con D’Amore, Giacomo Pascale assicurò «sostegno e collaborazione totale» al direttore Asl. Poi si è distratto con i ripascimenti, ma questa è un’altra storia.

Ads

 

RIZZOLI E DINTORNI

 

Ampio spazio è stato riservato al Rizzoli e allo stato complessivo delle strutture che sull’isola rientrano nella sfera di competenza dell’Asl. L’ammodernamento e l’ampliamento del nosocomio lacchese è una delle proposte messe sul tavolo del direttore Asl, che già nelle scorse settimane aveva rilanciato l’idea pur rimarcando l’incertezza sui fondi che la Regione potrebbe destinare ad un progetto su così larga scala, che coinvolgerebbe la maggior parte delle strutture ospedaliere della Campania. La situazione è pressoché la stessa, anche se il comitato ha rilanciato su un punto ormai centrale: l’adeguamento della struttura alle vigenti norme sismiche. «Si deve tenere in debita considerazione l’alto coefficiente di sismicità dell’intera isola» hanno spiegato a D’Amore aggiungendo come proprio Lacco Ameno sia una delle zone potenzialmente più esposte a fenomeni tellurici.

 

POLEMICHE SULLA MANIFESTAZIONE

 

«Abbiamo ribadito a più riprese che la manifestazione del 28 luglio non era per scongiurare la chiusura del Rizzoli, mai paventata, ma per denunciare la gravità delle carenze e delle inadeguatezze  caratterizzanti l’ unico presidio isolano» ha sottolineato la delegazione isolana a D’Amore quando il direttore dell’Asl ha avanzato qualche rimostranza sullo spirito della manifestazione stessa.  «D’Amore si è detto stupito del fatto che la manifestazione si è tenuta proprio mentre si stava attivando per risolvere alcune criticità riconosciute anche attraverso delle visite ispettive improvvise». Ma è ormai evidente che quello è un nervo scoperto di D’Amore, che con la pressione dell’opinione pubblica addosso non può permettersi il minimo errore. Tra le altre proposte per il Rizzoli la copertura delle carenze di medici, infermieri e personale tecnico, la predisposizione di una diversa organizzazione del lavoro, la piena funzionalità del Cup, il miglioramento degli spazi del pronto soccorso, la riorganizzazione dell’ufficio amministrativo per la riscossione del ticket degli utenti provenienti da altre Asl e da altre regioni.

 

PSAUL, LA BATTAGLIA CONTINUA

 

Inevitabilmente, la discussione si è spostata anche sulla riattivazione del Sir, la struttura intermedia residenziale per accogliere i pazienti psichiatrici di Ischia e Procida. «Riguardo le difficoltà di reperimento di sedi idonee per le strutture sanitarie come lamentato dal direttore – spiega il Cudas –  il comitato ha reso edotto D’ Amore circa il blocco dell’ avviso pubblico bandito nel 2014  per una nuova sede SIR, trovando riscontro da parte della competente funzionaria all’ uopo interpellata. Il direttore,  comunque,  vincolava la soluzione dei problemi della salute mentale isolana ad un riordino complessivo dell’ intero dipartimento dedicato in territorio Asl».

 

RESTA LO SCETTICISMO

 

Lo spirito collaborativo c’è stato, insomma. Ma da qui ad accordare fiducia ce ne corre. D’Amore resta controllato a vista dal Comitato per il diritto alla salute. L’esperienza con le precedenti gestioni dell’Asl e con le decisioni cervellotiche ha lasciato il segno. «Pur prendendo atto delle aperture dimostrate dal D’ Amore – conclude Impagliazzo nella nota ufficiale del Cudas – conferma il fallimento delle politiche sanitarie regionali campane degli ultimi anni nel loro complesso, in quanto tra sprechi enormi,  vischiosità burocratiche e assurdi meccanismi amministrativi  produce, a fronte di grosse spese, emergenze in serie, la cui soluzione risulta poi di difficilissima gestione e risoluzione. Il Comitato, in attesa di riscontro in merito alle assicurazioni ricevute dal direttore, svolgerà nei prossimi giorni una puntuale opera di verifica e denuncia delle criticità del settore sanitario, riservandosi di valutare ulteriori azioni di lotta».

 

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex