CRONACA

Il cuore dell’Assoforense, raccolti oltre 10.000 euro per l’Ospedale Rizzoli

Oggi si tireranno le somme della meritoria iniziativa di solidarietà per il nosocomio lacchese alle prese con l’emergenza sanitaria

In questi giorni “sospesi”, è proseguita l’iniziativa di solidarietà dell’Assoforense, con la raccolta di quote associative da devolvere quest’anno tutte all’Ospedale Rizzoli per aiutare il nosocomio ad affrontare l’emergenza sanitaria da Covid-19. In pochissimi giorni è stata superata quota 10.000 euro. Oggi si tireranno le somme della meritoria iniziativa, un atto di concreto supporto per chi quotidianamente lavora in condizioni non sempre ideali per cercare di garantire agli isolani la tutela della salute pubblica. Intanto, la giustizia isolana sembra che sia riuscita a scongiurare quella che sarebbe stata una vera iattura.

Per il momento è stato sospeso il paventato trasferimento di un assistente giudiziario dal settore penale all’Ufficio del GdP. L’Assoforense aveva chiesto la revoca del provvedimento, che avrebbe penalizzato pesantemente i processi penali

Per il momento, è stato infatti bloccato il trasferimento di Mario Iorio, l’assistente giudiziario in servizio presso la Cancelleria penale della Sezione distaccata di Ischia, all’Ufficio del giudice di pace. Era stata la Corte d’Appello ad annunciare il provvedimento che aveva generato incredulità e sconcerto nell’avvocatura locale, che tramite l’Assoforense da anni lotta per evitare il collasso che la cronica mancanza di personale amministrativo rischia costantemente di provocare agli uffici giudiziari di via Michele Mazzella. L’Associazione si era quindi subito attivata per chiedere la revoca del provvedimento riguardante il dottor Iorio. Un trasferimento che, unito al pensionamento di parte del personale e del mancato ricambio, così come ai casi di trasferimento di alcune unità presso la sede della Corte di Appello di Napoli, aveva costretto la Cancelleria civile a operare con la sola dirigente, fra l’altro impegnata anche al Settore penale. Ed è proprio grazie all’impegno della dirigente e di due soli assistenti del settore penale insieme alla collaborazione degli avvocati che l’attività degli uffici giudiziari non ha subìto interruzioni. In questo drammatico contesto, e proprio mentre il Presidente del Tribunale di Napoli aveva deciso di distaccare due assistenti giudiziari (risultati vincitori dell’ultimo concorso) presso la Sezione di Ischia per evitare la paralisi, ecco arrivare tra l’incredulità generale la notizia del trasferimento di Iorio all’Ufficio del Giudice di Pace. Una decisione che avrebbe vanificato tutti gli sforzi finora compiuti dalla Presidenza e dalla dirigenza amministrativa, diretti al “ripopolamento” della pianta organica della Sezione, che prevede la presenza di 11 cancellieri rispetto alle sole tre presenze attuali, provocando l’impossibilità per la dottoressa Gargiulo, unica assistente, a occuparsi di tutte le attività necessarie, con la conseguente temuta paralisi del settore penale. L’ istanza di revoca inoltrata dall’Assoforense al Presidente della Corte di Appello ha quindi avuto successo. Parallelamente, gli avvocati chiedono che all’Ufficio del Giudice di Pace sia disposto il distacco in pianta stabile di un funzionario in sostituzione di quello che è collocato in quiescenza da quasi tre anni: la presenza di un funzionario avrebbe benefici effetti anche sull’azione degli assistenti.

Le istanze di sicurezza per lo svolgimento delle udienze saranno intanto ridiscusse il mese prossimo, vista la proroga del periodo-cuscinetto di sospensione generale

Per quanto riguarda le misure per lo svolgimento delle udienze in sicurezza, che erano state oggetto di un’altra apposita istanza dell’Assoforense, preso atto delle prescrizioni del DPCM n.18 e del Decreto del Presidente del Tribunale n. 68, al momento si è deciso di soprassedere: ogni provvedimento è rimandato al 16 aprile, quando terminerà l’attuale periodo-cuscinetto. Resteranno comunque ferme le esigenze sottolineate dall’avvocatura circa la sicurezza nella celebrazione dei processi, perché di fatto è stato soltanto spostato il limite del periodo di sospensione, e per la fase successiva rimane la stessa necessità. Se ne riparlerà dunque ad aprile, sempre ovviamente che il termine non sia prorogato, con il conseguente rinvio d’ufficio di tutte le udienze e la sospensione di tutti i termini, con le debite eccezioni per le urgenze.

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