CRONACAPRIMO PIANO

Ecco come sarà la nuova riva destra del porto d’Ischia

6.286.328 euro, è questa la somma finanziata dalla Regione Campania che ha approvato il progetto finanziato dal Comune. Risolvere il problema dell’acqua alta resta la priorità, ma le novità e i cambiamenti sono davvero tanti: vi sveliamo tutto nei minimi dettagli

6.286.328 euro. Una pioggia di denaro, non bruscolini. E’ l’importo finanziato dalla Regione Campania che ha approvato il progetto presentato dal Comune di Ischia denominato “Lavori di messa in sicurezza, potenziamento delle infrastrutture e attrezzature portuali, integrazione con le aree retro portuali e riqualificazione del porto di Ischia”. Letto così sembrerebbe una roba complicata, in realtà gli oltre sei milioni serviranno (soprattutto) a cercare di risolvere definitivamente il problema degli allagamenti sulla Riva Destra. Insomma, si metterà mano appena possibile a quello che possiamo ribattezzare il “Mose ischitano”, facendo ovviamente il verso all’opera realizzata a Venezia (ovviamente augurandoci che riesca meglio).

L’ANNOSO PROBLEMA DELLE ALTE MAREE E I DISAGI

Ma relativamente all’area portuale che “affoga” nell’acqua troppe volte nel corso di un anno solare cosa si legge nel progetto redatto dai tecnici comunali? Inizialmente quanto segue: “Nell’ambito dell’organizzazione di tutto il Porto, la Riva Destra è il punto nevralgico e simbolo del divertimento per la presenza di numerose attività di ristorazione, taverne e bar, che hanno rimpiazzato, a partire dagli anni ’60, i locali terranei destinati al deposito di vino e altri generi da imbarcare per la terraferma. Le attività, che pur sospendendo le attività nel periodo invernale, devono far fronte al problema delle alte maree, i cui gestori sono costretti ad attivare presidi talvolta inefficaci a neutralizzare il fenomeno. Difatti, il settore dell’arco portuale conosciuto come Riva Destra, risulta sottoposto di circa 50 cm rispetto al resto delle banchine, e viene pertanto sommerso dall’acqua nei periodi di alta marea, provocando notevoli disagi, sia alle attività di ristorazione presenti ai piani terra, che alle persone per raggiungere le rispettive abitazioni situate ai piani superiori degli edifici che costituiscono la cortina edilizia retrostante la banchina. Inoltre, la pavimentazione di basoli presenta cedimenti in più punti, con alterazione delle pendenze e dei livelli originari del piano stradale, che va ripristinato e conformato; contestualmente occorre ammodernare ed integrare i sotto servizi presenti”.

LA DEPRESSIONE DI 50 CENTIMETRI E L’ARGINE IN PIETRA NATURALE

Nella seconda sezione dedicata sempre alla Riva Destra vengono invece illustrate nel dettaglio le linee guida degli interventi che si vogliono andare a mettere in atto per risolvere l’ormai atavico problema. Il progetto recita quanto segue: “Per affrontare la problematica principale che investe la Riva Destra, è il verificarsi dei fenomeni di alta marea con sempre maggiore frequenza nelle stagioni invernali. Quest’area del Porto è particolarmente vulnerabile in quanto è depressa all’incirca di 50 cm rispetto al resto arco portuale. Nel dettaglio l’intervento prevede una serie coordinate di opere di seguito descritte: realizzazione un argine in pietra naturale, rialzato mediamente tra i 40 e i 50 cm rispetto a piano stradale, che protegga i locali al piano terra e garantisca ai ristoratori e ai residenti di raggiungere le attività e le abitazioni senza disagi; per non stravolgere le caratteristiche materiche e morfologiche del sito, di ipotizza di realizzare l’argine utilizzando i cordoni di bordo banchina in pietra lavica, di sezione pari a 60 x 30 cm; il completamento del rivestimento dell’argine sarà realizzato con lastre di pietra lavica; realizzazione di una paratia di micropali accostati a formazione di un diaframma continuo, a protezione della risalita capillare.

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I pali saranno di tipo trivellati, di diametro pari a 25 cm, armati con anima in tubolari in acciaio senza camicia. In sommità sarà realizzata la trave di coronamento e solidarizzazione di sezione 55×50 cm; realizzazione di un tunnel tecnologico che possa ospitare parte dei sotto servizi esistenti ed integrarne di nuovi, come i cavi elettrici di media tensione, cavidotti per la fibra, cavidotti per l’alimentazione della pubblica illuminazione, condotte idriche in pressione; regimentazione delle acque meteoriche che insistono sulla Riva Destra mediante un sistema a doppia configurazione a secondo della presenza o meno dell’alta marea”.

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ECCO COME L’ACQUA CHE INVADE LA RIVA SARA’ RESPINTA

La minuziosa descrizione prosegue con ulteriori dettagli e particolari: “in caso di bassa marea lo smaltimento delle acque avviene superficialmente, con un sistema di pendenze dirette verso il mare; alla base dell’argine a farsi, è prevista una zanella concava che indirizza le acque verso apposite bocche di deflusso create nella barriera a bordo banchina, dotate di valvole anti reflusso con apertura basculante; – in caso di alta marea, le valvole anti reflusso si chiudono impedendo l’entrata del mare; le acque ruscellanti sul selciato saranno convogliate, sempre mediante le zanelle concave, nelle caditoie poste a intervalli regolari, e allontanate sottotraccia per gravità, verso una vasca di raccolta a farsi da posizionare nello slargo in prossimità dell’Hotel Aragona, dotato di impianto di sollevamento e la condotta premente che si andrà ad immettere del canale preesistente di smaltimento delle acque”. Il progetto e l’investimento prevedono inoltre le seguenti “opzioni” aggiuntive: “Ammodernamento del sistema di smaltimento delle acque nere provenienti dalle abitazioni e attività di ristorazione e modifica del sistema di allontanamento verso gli impianti di depurazione, come meglio specificato nella relazione specialistica; rifacimento della pavimentazione con le vecchie basole, rilavorate laddove necessario negli assetti, posate in opera su letto di sabbia e sottostante soletta in conglomerato cementizio armato; realizzazione di nuovi plinti e pozzetti al piede per l’alloggiamento dei corpi illuminanti che sono esclusi dalla presente progettazione; sostituzione delle bitte preesistenti dimensionate per navi di grossa stazza (traghetti e aliscafi) con bitte in ghisa di minori dimensioni, idonee all’ormeggio di natanti da diporto; saranno lasciate le bitte preesistenti solo nella zona di ormeggio corrispondente alla banchina retrostante il fabbricato sede del Comune di Ischia e delle Antiche Terme Comunali.

IL RESTYLING AL CANTIERE ARGITA

Il progetto prevede che sia giunta l’ora di tornare agli antichi splendori l’area terminale della zona, troppo spesso dimenticata e cioè il cosiddetto Cantiere Argita: “L’intervento prevede una riqualificazione dell’area che attualmente risulta marginale rispetto alla Riva Destra propriamente detta, corrispondente alla passeggiata che si svolge lungo i locali ubicati ai piani terra degli edifici che compongono la cortina edilizia continua di via Porto. L’intervento consiste nelle seguenti opere: creazione di una piccola tribuna con tre gradonate per accogliere attività e manifestazioni pubbliche, con sfondo l’area portuale e retro portuale, coperta con una tendostruttura per garantire l’ombreggiamento; il rifacimento della pavimentazione con lastre di pietra lavica in sostituzione delle attuali lastre di porfido; la demolizione del fabbricato attuale sede dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, con spostamento del volume verso il margine nord della tribuna. Il fabbricato sarà realizzato in muratura e rivestito in pietre a facciavista e vetro; la modifica del corpo di fabbrica di proprietà comunale attuale sede dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, per la creazione di servizi igienici per disabili; nella parte posteriore del volume, sarà realizzata un’area riservata per la sistemazione dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti indifferenziati a servizio delle attività di ristorazione della Riva Destra.

LA RIVA SARA’ RAGGIUNGIBILE DA VIA FRANCESCO BUONOCORE

Il progetto contiene anche un passaggio di natura davvero innovativa, che consentirebbe di raggiungere la Riva Destra anche dal versante di via Roma. Ecco come: “Nell’ambito del potenziamento delle condizioni di accessibilità alla Riva Destra, è prevista la realizzazione di un camminamento di collegamento con via F. Buonocore, attraverso la spiaggia di San Pietro. Esso sarà realizzato con due tipologie differenti, per la parte che insiste sulla scogliera e quella sulla spiaggia. Per la parte a farsi sulla scogliera è prevista: la realizzazione di plinti in c.a. su cui saranno ancorati degli elementi pre assemblati a T (elemento verticale a sezione circolare e orizzontale a doppio C) su cui sarà montata la struttura metallica a sostegno dell’impalcato, secondo una maglia modulare di 5.40 x 1.80 m, sovrastante tavolato in legno essenza teak di spessore 4 cm, delimitato da ringhiera. In alcuni punti, è prevista la realizzazione di piazzole di sosta dotate di panchine. Per la parte a farsi sulla spiaggia: la realizzazione di una struttura composta da travi in legno lamellare su pali infissi nel suolo sabbioso, con tavolato in legno essenza teak di spessore 4 cm, senza ringhiere o corrimano”.

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