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Il degrado totale a cinque minuti dal Castello Aragonese

Di Isabella Puca

Ischia – “Perché sei la cosa + bella che ho! #R 25-11-15”. È questo il messaggio affidato al muro di una casa nelle vicinanze dell’ingresso dell’Hotel Punta Molino di Ischia. Nonostante i tanti modi che i ragazzi d’oggi hanno per comunicare, c’è chi ancora si affida alla bomboletta spray e alla parete per, secondo lui, compiere un gesto romantico e mandare quel messaggio d’amore che, forse, sarebbe più gradito ricevere di persona. DSCF8643Passeggiando per le strade dell’isola di muri imbrattati ce ne sono davvero tanti, ma di romanticismo neppure l’ombra. Quei messaggi contribuiscono a ledere l’immagine dell’isola, dando un ritratto di un’isola sciatta, senza controllo alcuno, abbandonata, ancora una volta, a se stessa. Questa scritta sarebbe ben visibile se l’Hotel Punta Molino fosse aperto, da una delle sue stanze; parliamo di uno degli Hotel  più prestigiosi dell’isola a pochi passi dal “Rancio Fellone” un altro degli ambienti un tempo più “in”, dove si esibirono i grandi della musica italiana. E mettetevi nei panni di un turista, arrivato qui per la sua vacanza da sogno, immerso nel relax, che dopo aver pagato fior fior di quattrini per un camera, si affaccia alla finestra della sua stanza e, da una parte vede il mare e dall’altra muri imbrattati e spazzatura abbandonata ovunque. Poco distante, nel piazzale Rittman, lo stesso che conduce al vecchio carcere uno dei luoghi più panoramici del comune, giacciono scarti di materiale edile e, tra le auto, qualche giorno fa addirittura un’asse da stiro. Orde di barbari hanno ben pensato di capovolgere una transenna che contiene alcune fioriere, la cui terra, ora, è completamente riversa in terra. «Ancora oggi non ho capito come mai tante case private decidono di dotarsi di telecamere e, invece, un 5 stelle non decide di metterne lungo tutto il proprio perimetro.Così lungo la strada pubblica che costeggia la struttura troviamo rifiuti di ogni genere…E nel piazzale Rittman, che conduce al vecchio carcere, dove affacciano alcune stanze degli ospiti, c’è chi si permette di scaricare addirittura lo sfratto edile (che rimarrà lì per mesi). DSCF8640Le stesse telecamere potrebbero dissuadere smercio di droga, atti vandalici e furti e invece nulla».È questo lo sfogo lanciato al web da uno dei residenti della zona, che ancora una volta, si è trovato a denunciare il degrado in cui versa via Champault. Qualche altro tra i residenti lo appoggia polemizzando sul fatto che anche i muri esterni della sua casa sono stati imbrattati da ignoti e che, il fatto, segnalato alle forze dell’ordine, non ha avuto alcuna risposta.  Tuttavia una scritta del genere sul muro di un’abitazione sembra fare meno rumore di quando la scritta compare su di un monumento. Un precedente eclatante si registra nell’ormai lontano 2012 quando a essere imbrattati furono i muri della Chiesa del Soccorso di Forio; anche lì la colpa dell’Amministrazione del comune all’ombra del Torrione fu quella di non  aver mai installato un servizio di videosorveglianza per tentare di tutelare un bene inestimabile fotografato da ogni turista proveniente da diverse parti del mondo alla ricerca del raro “raggio verde”. La lezione, all’epoca, servì solo ad alcuni volenterosi che, armati di pennelli e pittura, ripulirono i muri della Chiesa; dopo qualche mese, la scena era la stessa. In un’isola a vocazione turistica il decoro urbano dovrebbe essere una delle cose principali e lì dove i cittadini peccano, abbandonando non solo sacchetti della spazzatura, ma anche scaldabagni, materassi e assi da stiro in strada, dovrebbe pensarci l’amministrazione che sembra essere caduta in un letargo senza fine. Un tempo sembrava che l’unico pensiero fosse riempire le nostre aiuole di ciclamini, ora neppure più quelle.

 

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