Il diktat di Stani: «Sul porto serve l’operazione “verità”»
Il sindaco di Forio a tutto campo in una lunga intervista a Il Golfo. Dalle dimissioni dell’assessore Nicola Monti passando per i nuovi innesti all’interno della società Marina del Raggio Verde, il primo cittadino ribadisce la volontà di operare con assoluta trasparenza ma anche la necessità di venire in possesso di atti e documenti per comprendere appieno come è stata gestita l’azienda portuale

Partiamo provando a metterla anche in chiave un po’ leggera: diciamo, per usare un eufemismo e una metafora, che Forio nell’ultimo periodo non si è fatta mancare nulla.
«Vabbè, diciamo che Forio, dal punto di vista politico, è in fermento continuo. Non è mai stata, diciamo, monotona la vita politica del nostro paese. Poi, se faccio riferimento nello specifico a ciò che sicuramente intendi, tra i tanti cantieri aperti e le numerose questioni che affrontiamo quotidianamente, è chiaro che, almeno dal punto di vista politico, a fare rumore siano state due vicende che, tra l’altro, hanno fatto scalpore anche perché sembravano quasi legate tra loro. Mi riferisco alle dimissioni dell’assessore Monti e all’azzeramento della parte pubblica di Marina del Raggio Verde. Ci tengo però a precisare una volta di più che le due cose non sono direttamente collegate. Come ha già avuto modo di spiegare l’ex assessore Nicola Monti, non ci sono frizioni né con l’amministrazione né, tantomeno, con me. Ho un ottimo rapporto con Nicola, un rapporto ancora oggi di stima e amicizia reciproca. È una sua decisione, è un momento particolare della sua vita, ha preferito prendersi una pausa. Non voglio entrare nel merito dei suoi problemi, perché sono cose molto personali e, quindi, non mi permetto di farlo. Posso solo dire questo per quanto riguarda la questione che riguarda Nicola, sarebbe indelicato aggiungere altro».
Voci di corridoio – più o meno attendibili, adesso ce lo dirà lei – raccontano che Stani Verde non abbia gradito alcuni passaggi legati a Marina del Raggio Verde, probabilmente anche per una certa difficoltà a ottenere risposte su alcune richieste, parlo di documenti e altro. Possiamo dire che non sia stato pienamente soddisfatto da una serie di fatti e circostanze?
«Questo, in parte, è vero. Hai ragione a dire che non siamo soddisfatti del fatto che il nostro capo della ragioneria, l’ottima dottoressa Gabriella Galasso, abbia avuto difficoltà nel reperire atti e documenti fondamentali per capire cosa stia succedendo e come operi la partecipata. Non dimentichiamo che la società Marina del Raggio Verde è partecipata al 51% dal Comune, quindi per noi è importantissimo ottenere determinati riscontri e notizie, al di là del fatto che svolga un servizio fondamentale per il paese, perché la gestione del porto turistico è strategica per la crescita di Forio».
Lei è anche imprenditore, prima ancora che sindaco. È giusto dire che, numeri alla mano, quel porto turistico – in un momento in cui il diportismo è in crescita esponenziale – dovrebbe rendere molto di più?
«Ne sono fermamente convinto. Ma non avendo avuto accesso a dati importanti, che ci avrebbero consentito valutazioni più precise, per il momento stiamo procedendo, come si suol dire, “a naso”. E il politico – in questo caso svolgiamo il ruolo politico, non quello dell’imprenditore – non deve mai procedere a naso. Per capire realmente le potenzialità del porto, dobbiamo per forza entrare nel merito, capire bene e avere accesso a tutto, cosa che finora non è avvenuta. Per questo motivo ho voluto nominare due tecnici come membri del CdA: uno di loro svolgerà anche il ruolo di presidente. Si tratta di persone di altissimo profilo, che hanno ricoperto incarichi importanti in enti ben più grandi del Comune di Forio, come la città di Roma o la Regione Lazio. Il dottor Voglino, ad esempio, ha un’esperienza davvero significativa. Sicuramente potranno dare molto alla Marina del Raggio Verde, ma soprattutto – e questo è ciò che più conta – agli interessi del Comune di Forio».
In una realtà piccola e circoscritta come la nostra, quanto è importante che queste due figure, oltre al curriculum, siano anche “slegate” dal territorio, cosa che forse le aiuterà a operare meglio, senza nulla togliere a chi le ha precedute?
«Senza nulla togliere a chi le ha precedute – che comunque erano persone con esperienza – hai fatto bene a precisarlo. Il fatto di non avere rapporti col territorio rende il loro operato meno condizionabile. Anche se, ti dirò, persone di così alto profilo difficilmente si fanno condizionare da chiunque. Sono abituate a gestire situazioni molto più complesse, con numeri decisamente più grandi di quelli della Marina del Raggio Verde. Questo è un elemento di rassicurazione in più che vogliamo dare ai cittadini, ai foriani, che tengono molto allo sviluppo del porto. Va detto che da quando si è insediata la nostra amministrazione, i numeri sono in crescita. Per quel poco che siamo riusciti a verificare, il fatturato pare essere in aumento. Abbiamo richiesto fin da subito alcuni cambiamenti strategici: abbiamo limitato il flusso di contanti, ridotto gli sconti nel mese di agosto – cosa impensabile nel periodo di massima affluenza – insomma, piccoli accorgimenti che stanno già dando risultati. Ora però è il momento, con queste due persone di grande esperienza, di andare a verificare ogni singolo aspetto. Abbiamo anche l’urgenza di approvare i bilanci 2023 e 2024, quindi dobbiamo fare presto, fare luce su tutto e procedere a valutazioni accurate. Non possiamo farlo noi come parte politica: ci vogliono tecnici che ci aiutino a fare chiarezza».
Quanto è preoccupato il sindaco di Forio dall’esito di queste valutazioni?
«Non sono preoccupato. Finora l’unica vera difficoltà è stata quella degli uffici preposti nel reperire la documentazione richiesta. Spingermi oltre, facendo ipotesi, sarebbe scorretto da parte mia in questo momento. Sospendiamo il giudizio. L’unica mia preoccupazione vera è quella di garantire l’ente. Ripeto: questa società è partecipata al 51% dal Comune di Forio, e io voglio che il Comune sia tutelato. Come dico sempre al mio gruppo, ai miei amici che condividono questo percorso: dobbiamo difendere l’ente come se fosse casa nostra».
Quanto le dispiace che gli ultimi accadimenti abbiano fatto passare in secondo piano le tante cose che state facendo per il paese? Quali, in particolare, le ultime novità di cui vorrebbe parlare?
«Non mi dispiace che si sia parlato anche di queste vicende, perché i cittadini – sia quelli che ci hanno votato che chi non lo ha fatto – potranno rendersi conto, onestamente, che anche questo fa parte del percorso che ci eravamo prefissati: lavorare nell’interesse dell’ente, a 360 gradi.
Naturalmente, sono orgoglioso del lavoro che stiamo facendo. A breve consegneremo il primo lotto dei lavori al campo sportivo Salvatore Calise, che sta prendendo le forme di uno stadio. Abbiamo ripreso anche il terzo lotto dei lavori in via Giovanni Mazzella. Magari non tutti se ne sono accorti perché molti degli interventi iniziali erano strutturali e poco visibili, ma con questo lotto si inizierà a vedere anche qualcosa di estetico. A Panza siamo pronti con i progetti per il polo scolastico, che sarà ampliato con la tanto attesa realizzazione di una piscina comunale. Stanno riprendendo anche i cantieri fermi come quello di Balsofiore, bloccato per cause non imputabili alla nostra amministrazione. I lavori alla scuola allo Scentone stanno andando avanti: a settembre, molto probabilmente, i bambini oggi sistemati nel vecchio Municipio potranno rientrare nella scuola elementare. A Panza abbiamo già consegnato la scuola, entro fine mese consegneremo anche la palestra della Media. Tutto questo, voglio sottolinearlo, senza mai chiedere doppi turni a bambini o personale scolastico. Abbiamo riqualificato la zona del Fortino alla Chiaia, ora partiranno anche interventi di restyling che regaleranno un bel colpo d’occhio: un’area fitness, asfaltature, e tanti problemi atavici di allagamenti sono stati risolti, o comunque attenuati. Abbiamo avviato – forse per la prima volta nella storia dell’isola – un accordo quadro per la posa dell’asfalto ed a breve partirà una gara da 1.800.000 euro. E poi via Costa, via Matteo Verde, via Giovanni Mazzella, l’area montana con i fondi della struttura commissariale. E poi…».
E poi?
«Restando ai plessi non posso dimenticare la Scuola Santa Caterina da Siena: anche lì abbiamo ottenuto finanziamenti per la messa in sicurezza. Potrei continuare a lungo: mi riservo di farti un elenco completo in un altro momento, adesso rischierei davvero di dimenticare qualcosa».
Intanto abbiamo fatto un excursus piuttosto esauriente. Devo chiudere con l’ultima domanda. Più volte Stani Verde ha lasciato intendere che l’isola andrebbe vista come un tutt’uno, e anche partecipando alle fiere avete promosso l’intero territorio. Però da foriano doc, una domanda un po’ maliziosa: che soddisfazione c’è nel vedere Forio diventare, di fatto, l’epicentro dell’isola, cosa che un tempo magari appariva impensabile?
«Guarda, non so se Forio oggi venga intesa come epicentro dell’isola. Quello che posso dirti è che sono felicissimo del fatto che tantissimi turisti – soprattutto quelli che frequentano l’isola da anni – ci dicano che vedono Forio cambiata, migliorata. Riceviamo tanti attestati di stima, le presenze sono aumentate e, soprattutto, sono presenze di qualità. Il turismo sta migliorando, abbiamo fatto un grande lavoro di marketing e i numeri lo dimostrano. Però sarei stupido a tifare solo per Forio. Da ischitano, da imprenditore e da cittadino dell’isola, svestendo per un attimo i panni del sindaco, ti dico che tifo per tutta l’isola. Ho un ottimo rapporto con tutti i sindaci, in particolare con quelli di Ischia e Serrara Fontana, ma anche con tutti gli altri. È nato un bel legame di amicizia e collaborazione, che vorremmo estendere sempre di più e sono convinto che lo faremo. Intanto, tutti stiamo facendo sacrifici enormi. Casamicciola e Lacco Ameno, colpite dal sisma e dalle frane, hanno problemi seri. Ma, in fondo, condividiamo un po’ tutti le stesse difficoltà. E siamo pronti a unirci, ogni volta che serve, per il bene dell’isola».