CULTURA & SOCIETA'

L’Incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra e la gloria degli Angeli e dei Santi

di Pasquale Baldino e i suoi Tralci

Lunedì 22 agosto la chiesa celebra la Beata Vergine Maria Regina, festa di recente istituzione, anche se antica ne è l’origine e la devozione: dal 1900, cominciarono a giungere a Roma richieste per una festa in onore della Regalità universale di Maria. Dopo l’istituzione della Festa di Cristo Re, nel 1925, aumentarono le richieste per la festa mariana della regalità. Pio XII scrisse la Lettera enciclica Ad Caeli Reginam l’11 ottobre 1954, in tale circostanza il papa ebbe a dire che la Vergine Maria è Regina più che ogni altra creatura per l’elevazione della sua anima e per l’eccellenza dei doni ricevuti. In latino “regina”, come “rex”, deriva da “regere”, cioè reggere, governare, dominare. Dal punto di vista umano è difficile attribuire a Maria il ruolo di dominatrice, lei che si è proclamata la serva del Signore e ha trascorso tutta la vita nel più umile nascondimento. Luca, negli Atti degli apostoli, colloca Maria in mezzo agli Undici, dopo l’Ascensione, raccolta con essi in preghiera; ma non è lei che impartisce ordini, bensì Pietro. E tuttavia proprio in quella circostanza ella costituisce l’anello di congiunzione che tiene uniti al Risorto quegli uomini non ancora irrobustiti dai doni dello Spirito Santo. Maria è regina perché è madre di Cristo, il re. Ella è regina perché eccelle su tutte le creature, in santità.

Tutti i cristiani vedono e venerano in lei la sovrabbondante generosità dell’amore divino, che l’ha colmata di ogni bene. Ma ella distribuisce regalmente e maternamente quanto ha ricevuto dal Re; protegge con la sua potenza i figli acquisiti in virtù della sua corredenzione e li rallegra con i suoi doni, poiché il Re ha disposto che ogni grazia passi per le sue mani di munifica regina. Per questo la Chiesa invita i fedeli a invocarla non solo col dolce nome di madre, ma anche con quello reverente di regina, come in cielo la salutano con felicità e amore gli angeli, i patriarchi, i profeti, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini. La memoria liturgica della Beata Vergine Maria Regina era da celebrarsi al 31 maggio, ma in seguito fu trasferita nel giorno ottavo dell’Assunta, il 22 agosto, proprio per sottolineare il legame della regalità della Vergine con la sua glorificazione corporea, come afferma al n. 59 la costituzione “Lumen gentium” del Concilio Vaticano II: «Maria fu assunta alla celeste gloria e dal Signore esaltata come Regina dell’universo, perché fosse più pienamente conformata al suo Figlio. Occorre non dimenticare, però, che il titolo di Regina conferito alla Madonna con diverse specificazioni è di data molto anteriore al pontificato di Pio XII e lungo i secoli tutta una dottrina mariologica è andata formandosi gradualmente a giustificazione di questo titolo. I Padri, la liturgia, il magistero ordinario attribuiscono questo titolo a Maria: “Regina del mondo”. La liturgia usa continuamente verso Maria il titolo di “Regina”, tra le tante preghiere ricordiamo: “Ave, Regina caelorum”, “Regina coeli laetare”, “Salve Regina”, “Gloriosa regina mundi”, ecc. Il 13 ottobre 2017 anche il grande Vescovo d’Ischia Pietro Lagnese (ora Vescovo di Caserta) consacrò la diocesi al Cuore Immacolato di Maria Ns di Fatima proclamandola “Regina di Ischia”.

La regalità di Maria è una partecipazione a quella di Cristo, infatti quando Maria SS è Assunta alla gloria del Paradiso, viene posta alla destra di suo Figlio. Alla propria destra si pone una persona, che è degna di particolarissimo onore. Quando il Figlio Gesù, dopo essersi consegnato alla morte per ottenerci una redenzione eterna, risorge nello splendore della sua gloria divina ed ascende al cielo, il Padre Celeste lo pone alla sua destra. Il Padre Celeste, ponendo alla sua destra Gesù Cristo, gli attribuisce così l’onore più grande che è dovuto al suo Figlio Unigenito, al Verbo incarnato, al Redentore, all’unico Salvatore ed al Re di tutto l’universo. Gesù riconosce così anche a Maria SS l’onore più grande che Le è dovuto, come sua Vergine Madre, intimamente associata a Lui nell’opera della Redenzione, partecipe di tutti i suoi dolori, chiamata ora a condividere il suo divino potere nella gloria. Alla destra del Figlio, perché con il suo Sì gli ha consentito di assumere la natura umana nel suo purissimo grembo. Alla destra del Figlio, perché sotto la Croce, col suo immacolato e materno dolore, Maria SS è diventata vera Corredentrice, offrendo il Figlio Gesù al Padre come prezzo del nostro riscatto. Alla destra del Figlio, perché ora partecipa del suo divino potere di sottomettere a Sé tutte le cose. Alla destra del Figlio, prega e intercede per noi , ci assiste nella terribile lotta contra Satana e gli spiriti maligni, contro il male e il peccato, perché Cristo possa vincere il potere che la morte ha ancora su di noi. Gesù Cristo Re e Maria SS Regina.

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