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Il futuro dei trasporti marittimi nella Città Metropolitana

Di Guglielmo Taliercio

PROCIDA – In un quadro dei trasporti marittimi a tinte fosche, il responsabile di ASSOUTENTI sez. mare, ing. Giuseppe Rosato, unitamente al Delegato di Napoli Antonio Di Gennaro, lo scorso 10 dicembre, ha inviato una nota al presidente della Città Metropolitana, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, al fine di chiarire alcuni aspetti normativi di una vicenda che, da complessa, potrebbe diventare oltremodo insostenibile.

“Il lungo cammino intrapreso dalla Regione Campania per regolamentare il settore ha portato, come noto – scrive Rosato – alla privatizzazione della Caremar, che era passata sotto il controllo della Regione a seguito della dismissione del Gruppo Tirrenia da parte dello Stato. Con tale privatizzazione sono stati assegnati, con regolare contratto di servizio, anche i collegamenti curati dalla stessa società e che rappresentavano una parte dei Servizi Minimi nel Golfo, cioè quei servizi necessari ad assicurare la continuità territoriale alle popolazioni isolane.

Al fine di regolamentare la restante parte di detti servizi – continua il rappresentante di Assoutenti – finora effettuati dagli armatori privati senza un regolare contratto ma solo sulla base del normativa del cabotaggio marittimo, l’Ente regionale aveva bandito una gara per l’affidamento dei collegamenti del Golfo che prevedeva la stipula di un contratto di servizio atto a garantire maggiormente l’Utenza.

L’armamento privato, ritenendo di essere penalizzato nell’iter di evidenza pubblica predisposto dalla Regione, ha presentato ricorso al TAR Campania ottenendo, nel dicembre 2014, una favorevole sentenza che ha annullato numerosi atti della Regione ritenendoli in violazione delle normative europee sul cabotaggio marittimo. La sentenza del TAR Campania è stata impugnata dinanzi al Consiglio di Stato e si è tuttora in attesa della decisione.

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Nel frattempo, a seguito delle elezioni, è cambiata l’amministrazione regionale e, al primo incontro, le associazioni degli Utenti – in occasione di una audizione presso la IV Commissione Trasporti – hanno appreso che, a causa della sentenza del TAR Campania che ha ridotto i poteri regolatori del Regione, per assicurare i servizi minimi nel Golfo, al di fuori di quelli effettuati da Caremar, si intenderebbe stipulare un gentleman agreement con gli armatori. Ove ciò accadesse – sottolinea l’ing. Rosato – sarebbe un ritorno al passato inaccettabile per l’Utenza che non avrebbe garanzie reali su dei servizi comunque essenziali.

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Come ASSOUTENTI osserviamo che, dopo la nascita della Città Metropolitana di Napoli, i collegamenti marittimi nel Golfo di Napoli sono a tutti gli effetti un servizio del Tpl della nuova entità e, dunque, non dovrebbero rientrare nel cabotaggio marittimo e nelle sue regole che limitano, in nome della liberalizzazione del mercato, i poteri regolatori della Pubblica Amministrazione in un settore vitale. Alla luce di quanto esposto – conclude la nota dell’Associazione  – considerato che Lei, nella carica che ricopre, tutela gli interessi della Città Metropolitana, che comprende anche le isole del Golfo di Napoli, Le chiediamo di effettuare ogni possibile approfondimento della delicata questione per giungere alla chiarificazione del quadro normativo in cui si opera al fine di assicurare ogni possibile tutela alla popolazione delle isole”. Vedremo quale sarà il seguito.

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