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La madonnina dell’Addolorata benedice gli emigranti “Pe’ terre assaje luntane”

Insieme consensualmente o ingiustificato accavallamento di eventi ?  Comunque sia,  gli abitanti della zona da domani fino a lunedì prossimo 18 settembre non saranno soli. L’antica contrada dell’Arso  con Punta Molino annessa  è  in festa, già da alcuni giorni per la Bambenella e domani  15 settembre, per la festa  dell’Addolorata sull’Arso  nel Comune d’ Ischia. Località che comprende gli agglomerati  centri abitati popolosi  del Molino, di via Champault e stradine adiacenti, di  via d’Aloisio e della stessa discesa dell’Addolorata , già via Cremato, oggi  tratto terminale  di Corso Vittoria Colonna, fra  il palazzo Villari alla Mandra  e la svolta di via Francesco Sogliuzzo che porta al cinema Excelsior.  Una mini festa patronal-religiosa, che poi tanto mini non è, visto che ogni anno,  è attesa e seguita anche da una moltitudine di fedeli  di tutta Ischia Ponte e parte di Porto d’Ischia.  Questa festa di contrada , negli ultimi anni ha assunto maggiore importanza  per il non trascurabile motivo di sentirsi agganciata, alla manifestazione dirimpettaia di “Pe’ Terre Assai Lutane”  che tratta l’emigrazione e le storie personali di chi fu costretto a lasciare l’isola per cercare miglior fortuna in lontani lidi, come tante famiglie della stessa contrada dell’Addolorata fino alla marina dei pescatori. La Festa dell’Addolorata a Ischia ha una triplice storia che vede agli onori della buona cronaca il rilancio della stessa festa, il tempietto e l’antica piccola  immagine dell’Addolorata  dal manto nero. La Festa  ebbe uno scoppiettante rilancio agli inizi degli anni ’50, allorquando si mise a capo di un ristretto comitato per la “nuova” festa composta da un gruppo di volenterosi della zona, l’artigiano falegname Giovan Giuseppe Sorrentino conosciuto col mitico nome di Nerone.

Immediati furono i cambiamenti apportati alla festa a  cominciare dalla costruzione del trono adorno di fiori ove veniva collocata la piccola statua dell’addolorata  da portare in processione lungo un diverso percorso, per la marina della Mandra fino alle porte del centro storico e ritorno. Nerone, dallo spirito fantasioso e festaiolo, nel senso buono e spettacolare della parola, scritturò per la prima volta nella storia delle feste religiose e patronali che si svolgevano sull’isola,  un’orchestrina con tenori e soprano affiancandola alla banda musicale locale che apriva i festeggiamenti.   L’orchestra  con i cantati lirici si esibì su di un tavolame a mò di palco addobbato, sistemato a copertura  di un fossato esistente al lato della strada addossato alle case, in piena festa ,a pochi metri dalla chiesetta dell’Addolorata. Nerone ed il suo comitato hanno organizzato la festa dell’Addolorata per molti anni,  per la qual cosa ai fedeli  veniva naturale nel periodo dell’attesa, chiamarla la “festa di Nerone”.  Erano i tempi in cui a reggere la Rettoria della Chiesa  c’erano i Parroci dello Spirito Santo Don Agostino D’Arco prima e Don Pasquale Polito dopo. Il Vescovo del tempo che benediva le funzioni, era l’indimenticabile Mons. Ernesto De Laurentiis.  Oggi è tutt’altra storia . C’ è  un’appassionata ed attivissima  Maria Lauro che tra la Scuola Media  ove è professoressa, la casa ed altri suoi impegni, riesce a dare il massimo delle proprie energie anche e  soprattutto per la chiesa dell’Addolorata, il recente restauro , i festeggiamenti  e gli stessi  incontri culturali della rassegna “Pe’ Terre Assai Luntane”. Giganteggia in chiesa come la madonna in vena di miracoli. Organizza, dà disposizione, abbellisce l’altare, cura l’addobbo in chiesa ed all’esterno, tiene in ordine e pronti per l’uso della festa i paramenti sacri, le vesti , i sacri testi per un altro “mostro” dell’attivismo e dell’efficienza, ovvero l’attuale rettore Don Carlo Candido, amato parroco della Chiesa dello Spirito Santo a Ischia Ponte.

Maria Lauro, fra tutto questo, insieme a collaboratori e collaboratrici, vive la festa dell’Addolorata  come una missione da seguire  e portare a termine con la passione e l’entusiasmo della fede immutati , anzi rafforzati  per un senso di piena  appartenenza alle tradizioni del suo mandato e del suo credo. Il programma dei festeggiamenti in onore dell’Addolorata,  riserva  momenti  di emozione e di fede pura. Domani quindi ricorre il giorno della solennità della Beata Vergine dell’Addolorata in cui al rintocco delle campane di Mezzogiorno si reciterà la Supplica alla Madonna, nel tardo pomeriggio, il Pontificale con messa solenne celebrata dal Vescovo Lagnese e processione con l’immagine della Madonnina dell’Addolorata che percorrerà le vie della Contrada fino a piazzetta San Girolamo e ritorno in chiesa. Per Sabato prossimo  16 settembre, il comitato della festa di concerto con lo stesso  don Carlo Candido ha organizzato un pomeriggio  di “giochi nel quartiere” per sostenere  ulteriormente  le famiglie ed in particolare i bambini  colpiti dal sisma di Casamicciola, che sono stati invitati a prendervi parte.

Antonio Lubrano (antoniolubrano1941@gmail.com)                                                                                

foto di Giovan Giuseppe Lubrano

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