Era lo stile che camminava, era l’educazione dal profumo d’altri tempi. Questo rappresentava la maestra Mena Buono, a Barano. Era come incontrare un passato che passeggiava con passi sobri, attenti a non far rumore lungo la strada che imboccava la discrezione. Indossava la cultura e la gentilezza con disinvoltura: bastava osservarla per ammirare i valori di una società di una volta. Insegnava così, senza parlare. Era come prestata ai nostri tempi superficiali e distratti che divorano ogni valore. Proprio per questo faceva la differenza. Rappresentava un simbolo di una Barano che non c’è più. Spesso associata alla mitica Bianchina, compagna inseparabile per mezzo secolo, era l’immagine nitida di una signora d’altri tempi. Oggi cala il sipario su un’epoca, di quelle che non tornano più.
