CRONACAPRIMO PIANO

Ischia e taxi, pomeriggio di fuoco in municipio: resta (con deroghe) la tariffa a 10 euro

Incontro tra il sindaco Enzo Ferrandino e le rappresentanze sindacali degli operatori del servizio pubblico da piazza: apportate alcune modifiche ma il costo base per la corsa resta invariato

Un incontro lungo ed estenuante ma in fondo ci poteva stare. Le parti in causa, infatti – la categoria dei tassisti e il Comune di Ischia – da tempo si guardano in cagnesco o a voler essere generosi non hanno rapporti dei più cordiali. Da tempo gli operatori del servizio pubblico da piazza avevano dissotterrato l’ascia di guerra protestando contro il palazzo e il sindaco Enzo Ferrandino, bollando come “fallimentare” (anche perché non corredata da iniziative a supporto in tema di mobilità) l’iniziativa delle corse con tariffa predeterminata a dieci euro. E così ieri pomeriggio, sempre nel palazzo municipale di via Iasolino, si sono ritrovati lo stesso primo cittadino e una delegazione delle rappresentanze sindacali composta da Pasquale Ottaviano, Marco Renardi, Roberto Scaccino e Angelo Sciacca. Senza tediarvi su toni e contenuti – comunque aspri – del faccia a faccia, passiamo subito ad esporre quelle che sono le conclusioni. Il Comune porta a casa un risultato, e cioè la proroga di questa tariffa a dieci euro che in verità sembrava non volere più nessuno. Ma ai tassisti è stata data facoltà di poter applicare tre tipologie di supplementi: cinque euro in caso di animale a bordo, cinque euro in caso di corsa notturna (e dunque nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 6) e tre euro in casa di chiamate dalle aree periferiche del territorio comunale (individuate nella fascia che supera i Pilastri). C’è stato poi un confronto serrato, perché i tassisti chiedevano l’introduzione di un supplemento bagagli, ma al termine di uno “scontro a fuoco” non è passata questa richiesta che ovviamente avrebbe significato l’aborto del progetto dell’amministrazione comunale, finendo col stravolgere completamente la politica tariffaria adottata.

Un altro argomento oggetto di discussione, poi, è stato quello legato al congentamento dei mezzi nell’area portuale. Anche su questo specifico punto non si è registrato alcun dietro front da parte del sindaco Enzo Ferrandino, convinto assertore che la strada da lui indicata sia quella giusta e non ammetta deroghe né tantomeno dietro front: si partirà non appena la nuova veste del Parcheggio Guerra sarà stata definita in ogni dettaglio. Quando la seduta è stata sciolta, ed era ormai praticamente prima serata, il quadro che ne è emerso è quello, lo ripetiamo, di una contrapposizione tra le parti che resta immutata e che difficilmente potrà vedere le parti fumare insieme il classico “calumet della pace”.

Che le ostilità tra operatori del servizio pubblico da piazza e Comune di Ischia fossero riprese lo si era intuito da un po’ di tempo e nello specifico da quando i sindacati Unimpresa e Sitan chiesero a fine maggio un incontro al primo cittadino celebrando di fatto il de profundis per l’iniziativa della tariffa predeterminata a dieci euro. Un documento dai toni durissimi nel quale si leggeva tra l’altro che “Della piattaforma, a supporto dello sciopero del 28 Nov. 2018, non sono stati adottati provvedimenti concreti ed per la soluzione delle problematiche in essa evidenziate. Delle varie questioni si decise di sperimentare la tariffa predeterminata a 10 euro. Il periodo di sperimentazione non ha dimostrato la sua efficacia e i vantaggi ipotizzati. Non si è avuto un incremento di lavoro, non è migliorata la situazione del traffico, le condizioni di lavoro dei tassisti non sono migliorate. Ciò premesso, chiediamo il ripristino immediato delle condizioni tariffarie e di lavoro ante sperimentazione. 

Evidentemente le politiche per incentivare l’uso del mezzo pubbliche vanno integrate con una serie di provvedimenti che attengono alle politiche per la viabilità, per la sosta, con progetti che affrontano l’esigenza di integrazione e intermodalità. Siamo disponibili, come sempre, ad un rapporto collaborativo per ripensare a provvedimenti alternativi. L’agenda di lavoro deve comprendere l’implementazione delle problematiche elencate: abbandono  delle politiche ad escludendum del settore da qualsiasi opportunità di integrazione con il TPL (trasporto pubblico locale, ndr);  rivedere la politica dei posteggi; individuare sostegni e incentivi alla mobilità pubblica; individuare percorsi preferenziali per i taxi; disincentivare la mobilità privata”.  Anche il SILT (Sindacato Italiano Libero Trasporto) aveva chiesto l’incontro urgente svoltosi ieri, trasmettendo una richiesta al sindaco dai contenuti altrettanto perentori:  “Alla luce della delibera di giunta comunale n. 27 del 12/04/19 di cui all’oggetto ‘istituzione di una tariffa unica predeterminata nell’ambito del territorio del Comune di Ischia per il servizio taxi’ e in prossimità di scadenza del periodo sperimentale e prima di eventuale proroga prevista dal suddetto atto, si richiede urgente incontro per evidenti criticità sopraggiunte nel periodo della sua applicazione. Si rende inoltre necessario discutere anche della riorganizzazione del servizio trasporto pubblico non di linea previsto dalla delibera comunale”.

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