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Il porto di Forio e la concessione fantasma

FORIO. Non si diradano le nebbie nel porto di Forio, dopo la denuncia dell’opposizione che ha chiesto al Governatore De Luca l’annullamento in autotutela dell’autorizzazione concessa dalla Regione. Nonostante la mancanza della relativa concessione ex art. 45 bis alla Marina di Raggio Verde, il porto di Forio sembra ormai aver avviato l’attività diportistica. La dott.ssa Iasuozzo, dirigente regionale al demanio marittimo portuale, tramite una procedura tanto insolita quanto contestata, aveva configurato una sorta di rinnovo “di fatto” della concessione, in pratica passando la “patata bollente” al responsabile del V settore, arch. Giampietro Lamonica, il quale avrebbe dovuto valutare la correttezza della procedura, anche se va detto che finora nessuna autorizzazione è stata rilasciata dall’Ufficio Area Portuale. Procedura definita insolita: eppure il demanio sembra aver fretta di garantire l’attività diportistica foriana. Intento legittimo, ma l’irritualità del sistema è quantomeno foriera di alcuni dubbi. Dubbi che Augusto Coppola ha espresso documentando fotograficamente la gran quantità di barche attraccate nell’area gestita dalla Marina del Raggio Verde, chiedendosi a quale titolo e come stia operando il “concessionario” che, seppure “in gioiosa attesa”, non è ancora in possesso della famigerata concessione: una contraddizione in termini che fa invocare al sempre attento Coppola l’intervento delle Autorità portuali, finora rimaste silenti di fronte alle procedure quantomeno disinvolte che vengono adottate per lo scalo foriano.

FRAFER

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