CULTURA & SOCIETA'

Il mese di maggio è ricco di liete ricorrenze, è il mese di Maria!

5 maggio: 20° anniversario della visita apostolica del Papa San Giovanni Paolo II ad Ischia

di Pasquale Baldino e i suoi tralci

L’8 maggio è il giorno della Supplica alla Madonna di Pompei, importante pratica devozionale mariana che si celebra da oltre un secolo nell’importante Santuario in provincia di Napoli. La supplica si ripete anche la prima domenica di ottobre, giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la Madonna come Regina del Santo Rosario. Fu il beato Bartolo Longo, grande apostolo del rosario, a scrivere quest’ “atto di amore alla Vergine” e Regina delle Vittorie capace di legare i cuori degli uomini con una catena di dolcezza e di amore, la catena del Santo Rosario. Egli scelse le due date per la recita della supplica che fu tradotta in molte lingue e diffusa in molti continenti. L’8 maggio fu scelto perché coincideva con l’apparizione di San Michele Arcangelo sul Gargano, cui Bartolo Longo era molto devoto. Tale Arcangelo è stato scelto come Custode e Difensore delle opere di Dio nella Valle Pompeiana nonché della Chiesa in generale.

Noi stessi come famiglia ci recavamo al Santuario di Pompei annualmente, guidati dal nostro papà, per recitare la supplica e partecipare alla Santa Messa celebrata da Padre Stefano Gobbi (fondatore del Movimento Sacerdotale Mariano). Oggi sabato 7 continuiamo il tradizionale Cenacolo mensile Mariano iniziato 27 anni fa da nostro padre Pasquale Baldino.

Nell’anno 2002 partecipammo alla visita apostolica di San Giovanni Paolo II a Ischia. Vogliamo oggi come allora porre ai piedi della Madonna l’impegno che Sua Santità affidò alla comunità cristiana di Ischia, alla “carissima” Chiesa e soprattutto ai giovani isolani affinché Ella ci aiuti a riscoprire il valore e l’attualità di tale impegno per riuscire a portarlo a compimento. Queste le parole del Papa :- “Ischia, sii capace di accogliere, ascoltare ed amare tutti in Cristo”!!! Resta in ascolto della parola di Dio per portare così a compimento la Sua missione camminando sotto l’azione dello Spirito Santo!!

Riascoltando oggi il discorso di Sua Santità, è possibile scorgere la strada per attingere speranza e “senso”. Quel “senso” del vivere spesso perduto tra le ostilità, le sofferenze e l’oscurità della vita, ma che con Cristo vengono superate ed affrontate e niente viene perso perché tutto acquista senso e sapore in Lui, anche il dolore. Come afferma Papa Wojtila:“Dicendo sì a Cristo voi direte sì ad ogni vostro più nobile ideale perché Egli regni nei vostri cuori.” Riferendosi ai giovani, così come Gesù nel Vangelo si rivolse ai suoi discepoli, dice: “voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo”, solo “la parola di Cristo può veramente illuminare i vostri passi” per essere “sentinelle del mattino” come Maria.Il sale è un’immagine assai significativa non solo perché dà sapore, ma anticamente, quando non esistevano mezzi per garantire la lunga conservazione degli alimenti, era spesso indispensabile per garantire l’accesso ai cibi. Dicendo “voi siete il sale della terra”, il Redentore affidava ai discepoli una duplice missione: dare sapore alla vita mostrandone il senso rivelato in Lui e consentire a tutti l’accesso al nutrimento che viene dall’Alto. Dunque un bell’impegno per i discepoli, ma in particolare per i giovani che con il loro entusiasmo sono chiamati ad essere “raggi della luce di Cristo”. “La luce ha la capacità di fugare le tenebre, di riscaldare ciò che raggiunge, di esaltarne le forme, tutto questo lo fa con velocità altissima. Essere luce del mondo vuol dire allora per i cristiani, soprattutto per i ragazzi diffondere ovunque la luce che viene dall’Alto. Vuol dire combattere l’oscurità, tanto quella dovuta alla resistenza del male e del peccato quanto quella causata da ignoranza, pregiudizi“e dalla paura. Lo stesso Papa Francesco, nell’incontro con gli adolescenti del 18 aprile scorso ha ribadito che i giovani hanno “il fiuto della realtà per trovare il Signore, non perdetelo!” e per quel che riguarda le paure afferma che “le paure vanno dette…vanno dette agli amici, alla mamma, al papà… vanno messe alla luce… perché quando le paure che sono nelle tenebre vanno alla luce, scoppia la verità!

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I discorsi dei due Papi sembrano intrecciarsi del medesimo senso poiché come afferma ancora San Giovanni Paolo II, “la luce proveniente dall’Alto non distrugge l’umano, al contrario lo esalta come il sole con il suo fulgore infatti Dio non è il concorrente dell’uomo ma l’amico vero, il suo più fedele alleato”. Dunque vogliamo anche noi oggi recuperare nelle nostre vite il senso concreto di questo impegno affidato da Papa Wojtila alla nostra piccola comunità isolana, ci guidi Maria Santissima, stella del Mare che orienta i naviganti nel grande mare della vita al porto sicuro come stella luminosa anche nelle ore più buie. Ci siano di esempio i Santi Patroni specialmente Santa Restituta e San Giovan Giuseppe della Croce. Nessun turbamento, nessuna paura, nessun peccato ci separino dall’amore di Dio!! Gesù è la luce che vince le tenebre, è il sale che dà sapore ai nostri verdi anni e all’intera nostra esistenza! Ave Maria e Avanti.

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Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat !!

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