CULTURA & SOCIETA'

Il messaggio CEI per la giornata nazionale per la vita

Il 6 febbraio scorso un giorno divenuto troppo importante: “Custodire ogni vita”

Senza la vita la crisi demografica non è solo un gravissimo problema economico ormai ogni anno sempre più sotto gli occhi di tutti, popolo e governanti. Senza l’apertura e il rispetto della vita non c’è futuro : “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite perché di questi è il regno di Dio”, furono le parole di rimprovero che Gesù, vero Dio e vero Uomo, rivolse proprio ai suoi apostoli che si vedevano disturbati nelle loro comodità . In effetti si tratta di un tema fondamentale che la Chiesa ricorda poco, come la “Festa della mamma”. Eppure sappiamo facilmente che Dio è Creatore e Signore e pertanto Egli è la Vita del mondo e l’atto creativo nel libro della Genesi ordina all’uomo e alla donna di moltiplicare la vita. Fare l’opposto è grave disobbedienza al Dio della vita, opporsi al suo Disegno di armonia nel cosmo. Il sì alla vita è pertanto un assenso doveroso, ma anche libero, come il Fiat di Maria, nuova Eva. Si finge purtroppo di non capire che la crisi economica mondiale in atto è quindi di origine morale, teologica , tanto è vero che più si dice no alla vita e più si sprofonda in una crisi senza sbocchi. Anzi il no alla vita, essendo no a Dio, provoca sempre più il rischio di una guerra assurda con strumenti di distruzione terribili che l’uomo stesso ha creato contro la vita, a cominciare da quello dei milioni di aborti, vite cui viene impedito di andare a Dio e godere la Bellezza infinita del suo Volto. La ricorrenza di domenica 6 febbraio scorso è di enorme importanza e va capita, studiata, ubbidita. Il piccolo catechismo di San Pio X stabilisce in modo facile che “Dio ci ha creati per amarlo, servirlo in questa vita e goderlo in quell’altra in Paradiso”. Non ci si può ribellare alla scelta di amore: in cambio Dio offre la felicità della sua Immagine e Somiglianza. Dio ci crea per divinizzarci e questo Disegno merita l’ubbidiente e gioiosa adesione delle creature.

Al centro l’importanza di “Custodire ogni vita”- come recita il titolo-, piccola o grande che sia , e il fatto che spetta all’uomo il ruolo di conservatore, infatti “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”, si sottolinea nel sottotitolo del messaggio. La recente pandemia è un esempio lampante di come l’autosufficienza non sia abbastanza per colmare i bisogni della società e del prossimo, infatti “nessuno può bastare a sè stesso”. Il messaggio dei vescovi italiani ricorda come Papa Francesco offra san Giuseppe come modello da seguire per coloro che si impegnano a custodire la vita, esempio di presenza quotidiana, discreta e nascosta, ma allo stesso tempo guida e sostegno nei momenti di difficoltà. Durante la pandemia ci sono stati molti esempi di custodia della vita, ma anche innumerevoli situazioni di egoismo e indifferenza, che mostrano una distanza dal Vangelo. Ma la Giornata per la vita porta a guardare anche ad altri temi sensibili, come l’eutanasia, l’aborto, la contraccezione, sottolineando che la posizione cristiana vuole identificare in ogni ambito l’importanza del preservare la vita, in ogni sua forma e sfaccettatura, abbandonando quelle concezioni nichiliste che non lasciano spazio alla compassione e alla carità. Il messaggio, riferendosi al quotidiano gesto di custodia della vita, conclude augurandosi che “ Le persone, le famiglie, le comunità e le istituzioni non si sottraggano a questo compito, imboccando ipocrite scorciatoie di congiura contro la vita, ma si impegnino sempre più seriamente a custodire ogni vita. Potremo così affermare che la lezione della pandemia non sarà andata sprecata”.

Pasquale Baldino – Responsabile diocesano Cenacoli Mariani MSM; docente liceo; poeta; emerito ANC ass naz carabinieri (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)

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