“Non bisogna chiamarla Terra dei fuochi ma Terre dei Fuochi perché il dramma riguarda purtroppo l’intero Paese. Bisogna capire che è importante la prevenzione oltre che la repressione perché è giusto individuare e punire chi ci avvelena, ma è necessario evitare l’avvelenamento di quelle zone del nostro territorio”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, intervenendo nel corso de La radiazza di Radio Marte con Gianni Simioli e il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Terra dei fuochi, sui roghi e gli sversamenti illegali tra Napoli e Caserta. Costa, poi, ha anche chiarito che “gli incendi degli ultimi tempi, compreso quello di Marcianise dei giorni scorsi, confermano l’esistenza di un sistema strutturale teso a contrastare la corretta gestione dei rifiuti che riguarda ormai tutta Italia e, ormai, è evidente che ci sono diverse Terre dei fuochi”.
Su sollecitazione del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, fautore agli inizi del terzo millennio, dell’istituzione del Regno di Nettuno, il ministro Costa poi s’è detto “d’accordo sull’ipotesi di allargare i contorni dell’area marina protetta oltre le isole di Ischia e Procida anche a Capri perché l’Italia ha poche aree marine protette e sono tutte piccole”. Costa ha garantito il suo impegno anche per Casavatore dove, come segnalato nei giorni scorsi proprio da Borrelli e Simioli, i cittadini hanno deciso di creare delle cartoline con le immagini della spazzatura che invade la città da inviare al Prefetto che sarà sollecitato anche dal Ministro a dare risposte adeguate ai cittadini di Casavatore. “Abbiamo poi verificato che diversi Enti stanno aderendo alla campagna Plastic Free e c’è già una mia richiesta affinché anche gli uffici del Consiglio regionale e della Regione e della giunta aderiscano alla campagna” ha aggiunto Borrelli.
