«Il mio impegno per l’isola di Ischia», parla Francesco Borrelli
ll consigliere regionale candidato nella lista 'Europa Verde- Demos' rivendica il lavoro svolto: spiagge libere, lotta all’abusivismo e difesa del verde

La mascherina quasi nasconde il cerotto, il simbolo dell’ultima aggressione. Due settimane fa ha subito un attacco in piena regola, con schiaffi e pugni. L’ennesimo. Ancora una volta era all’ospedale San Giovanni Bosco per testimoniare l’allontanamento di parcheggiatori abusivi. Si tratta di del consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli che nella giornata di ieri ha fatto tappa, nel lungo tour elettorale, sull’isola di Ischia. Per Borrelli, candidato nella lista ‘Europa Verde – Demos’, Ischia è una seconda casa «un ceppo della mia famiglia è di origine ischitana. Il fratello di mio nonno si trasferì sull’isola e qui sono cresciuti una parte della mia famiglia», ci racconta. L’amore per l’isola va al di là della famiglia. «Nonostante abbia girato tanto sia in Italia che nel mondo, Ischia resta il mio posto preferito dove passare il tempo. E non solo in estate. L’isola è il posto dove mi rifugio a riflettere e dove ritrovo sempre un buon rapporto con la natura». Incontriamo il consigliere regionale sull’isola e tra i vari incontri programmati. Non mancano, poi, persone che lo riconoscono e fermano per strada manifestandogli solidarietà per lo spiacevole episodio successo e per dimostrargli affetto e stima.
Quanto Ischia è ancora Isolaverde?
«Ischia è un’isola ancora abbastanza verde. Non possiamo negare, però, che l’abusivismo e gli incendi degli anni passati e la scarsa manutenzione del verde, non abbiano creato sofferenze per Ischia».
A proposito di abusivismo. C’è ancora chi trasmette l’idea di Ischia come un’isola abusiva, ma così non è.
«Certo che così non è. Dopo il sisma che ha colpito Casamicciola, Forio e Lacco Ameno tre anni fa, si voleva far passare l’idea che i crolli dovuti al terremoto fossero connessi all’abusivismo edilizio. In realtà tranne qualche situazione, sono crollate abitazioni e strutture antiche anche se ben costruite. Quella narrazione è stata scorretta anche da parte di media che volevano ‘colpevolizzare’ gli ischitani. Ed anche in quella situazione sono sceso in campo in prima persona per difendere l’isola di Ischia e la sua gente».
Sta incontrando tante persone a cui racconta quanto fatto in questi anni e quanto c’è ancora da fare. Agli ischitani che cosa dice?
«Voglio ricordare agli ischitani che sono decenni che hanno rappresentanti in Regione Campania così come in tanti altre Istituzioni. La domanda che dobbiamo porci, però è: i rappresentanti locali eletti in Regione, Camera, Senato ed in Europa, quanto hanno prodotto per l’isola di Ischia? Questa è la riflessione che ho invitato gli amici isolani a fare. Personalmente, pur non essendo residente sull’isola, ma solo ischitano d’adozione, rivendico con forza i risultati raggiunti per Ischia. Il primo è l’istituzione dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno che è stata voluta fortemente da me quando ero assessore dell’allora Provincia di Napoli con l’allora ministro all’Ambiente Alfonso Pecorario Scanio. E se oggi l’Area Marina Protetta è uscita dal commissariamento è anche perché ho lottato facendo da trade union tra il Ministero dell’Ambiente ed i Comuni delle isole di Ischia e Procida. Il buon lavoro svolto è testimoniato dal fatto che oggi l’isola di Capri vorrebbe ricalcare questo modello. Nel 2007, invece, rifiutò la zonizzazione per entrare nell’area marina protetta. E poi dobbiamo pensare alla ricostruzione post sisma che non sta rispettando i tempi che avevamo immaginato. Nel prossimo futuro la Regione Campania giocherà un ruolo fondamentale con la pianificazione. E dobbiamo pensare alla ricostruzione, programmando e pianificando da punto urbanistico senza dimenticare la prevenzione».
Una sua battaglia è quella per le spiagge libere.

«Si. Da anni stiamo portando avanti una battaglia su Cava dell’isola dove c’è un abusivismo speculativo ed imperdonabile. Un abusivismo che ha di fatto portato al crollo di buona parte dell’area. Purtroppo siamo stati profeti inascoltati perchè avevamo fortemente cercato di attrare l’attenzione. Oggi, però, la spiaggia è quasi impraticabile ed il caro prezzo è stato pagato solo dalla collettività che quasi non ha più una spiaggia a disposizione».
A proposito di impegni. Quali sono i suoi obiettivi per l’isola di Ischia?
«Occorre un ripacimento per la realizzazione di scogliere di difese per l’isola di Ischia. E poi ho una priorità: la creazione di un parco boe. Questa è un’azione prioritaria necessaria per migliorare ed incrementare il turismo, anche di una certa qualità, sull’intera isola di Ischia. Per non dimenticare la liberazione degli ospedali da alcune presenze di illegalità e non dobbiamo pensare che sia un problema ‘lontano’ dall’isola di Ischia. Gli ospedali sono posti sacri e devono interessare tutti noi. I delinquenti non possono e non devono entrare sull’isola. Credo che Ischia debba, anche per migliorare la qualità del proprio turismo, selettiva nei confronti di gentaglia che poi arrivano sull’isola e fa gli stessi danni che combina nel napoletano. Però devo aggiungere una cosa».
Prego.
«Sono un consigliere regionale su 51. Le tematiche di Europa Verde sono portate avanti da una minoranza. Se i cittadini non ci sostengono con un grande consenso elettorale, è evidente che da solo non posso risolvere ogni singolo problema. Se gli eletti del territorio se ne fregano della propria terra pensando solo ai propri interessi, diventa tutto più complicato. Personalmente non farò mai mancare il mio impegno e supporto e per questo chiedo una grande legittimazione».
Un candidato valido e “di buona volontà”, peccato solo che ha dato il suo appoggio alla regione, a chi non è interessato gran che, né alla tutela dell’ambiente né all’ecologia…