POLITICAPRIMO PIANO

Il monito di Gaudioso: «Basta buttare famiglie in mezzo a una strada»

Lunga intervista al sindaco di Barano che affronta una serie di interessanti tematiche, in primis quella legata alla demolizione degli abusi di necessità. Ma c’è spazio anche per Ischia, il covid, il turismo, mentre su Serrara Fontana cala il diplomatico “no comment”

Che cosa significa aver vissuto la Pasqua in zona rossa e senza il primo ponte turistico per il secondo anno consecutivo?

«Vivere la Pasqua in zona rossa ha rappresentato certamente un duro colpo a tutta la comunità dell’Isola d’Ischia, che di questi tempi avrebbe avuto un’ottima boccata d’ossigeno. È chiaro che ci troviamo in un momento particolare, già vissuto l’anno scorso, ma ora abbiamo la prospettiva positiva dei vaccini, che mi sembra molto vicina a risolvere il problema e per questo bisogna essere fiduciosi che presto usciremo da quest’emergenza e che tutto verrà presto riaperto».

Dopo una stagione come quella 2020, vissuta lavorando davvero poco, siamo arrivati in primavera. Dopo un inverno di stenti, questa crisi che conseguenze lascia tra lavoratori ed aziende?

«Devo dire che, nonostante tutto, ci sono alcuni settori che in questo periodo stanno procedendo bene: parlo dei lavori pubblici e dell’edilizia privata; è chiaro che il settore maggiormente in crisi è quello turistico, e ci sono una moltitudine di attività e di famiglie che vivono grazie al turismo e che certamente non se la stanno passando bene in questo momento. Spero che si possa sostenere un altro breve periodo di sacrificio e che verso maggio si possa ricominciare a lavorare con il turismo anche sulla nostra isola a pieno regime».

«È impensabile in un momento così drammatico si eseguano ordinanze di demolizione, che hanno come unico risultato quello di buttare le famiglie in mezzo alla strada e di indebitare indirettamente anche il Comune. In questo momento di emergenza pandemica, abbattere le case senza che ci siano soluzioni per le famiglie mi sembra una cosa profondamente sbagliata»

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Il divieto di sbarco è stato emesso dal Ministero e a leggerne le date sembra essere tornato quello della “normalità”. Quali sono le motivazioni di questa scelta?

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«Noi siamo stati pressati da più fronti per fare questa richiesta del divieto di sbarco ad Ischia, nonostante ritengo che in zona rossa al momento non abbia molto senso ed utilità. Chiaramente, in piena stagione turistica, il divieto avrà maggiore utilità in quanto nessuno di noi vuol far trovare ai turisti un’isola piena di macchine e bloccata dal traffico. Su questa stessa linea procediamo ormai da anni e rispetto agli anni passati si è confermata la stessa modalità».

Come giudica il ritorno tra i banchi della maggioranza di Gianluca Trani, di nuovo insieme a Enzo Ferrandino?

«Personalmente non vivo le dinamiche del Comune di Ischia, ho un ottimo rapporto con entrambi ed in questo momento così difficile mi auguro che possa esserci grande collaborazione, andando avanti tutti insieme, e questa circostanza potrebbe addirittura essere un segnale positivo per tutta la cittadinanza».

«Non entro nei fatti di casa altrui: quella di Serrara Fontana era una squadra che governava oramai da molti anni ed aveva fatto anche un ottimo lavoro sul territorio, pertanto, sono sicuramente dispiaciuto per ciò che sta accadendo in giunta, ma non voglio aggiungere altro»

Perché si dice, qualche volta maliziosamente, che il vero sindaco di Ischia sia Dionigi Gaudioso e quanto la infastidisce questa cosa?

«Ovviamente questo non è vero, io sono molto impegnato a Barano, a Ischia c’è un sindaco estremamente preparato, che siede in consiglio comunale dal ’94 e che ha molta più esperienza di me, quindi di certo non avrà bisogno di me per amministrare il suo territorio. Tra me ed Enzo c’è una lunga amicizia che va però al di là delle dinamiche politiche. C’è chi, purtroppo, mette queste voci in giro quasi come se Ischia fosse succube di Barano ma noi sappiamo benissimo che è così e la cosa non ci preoccupa affatto».

Cosa pensa della recente rottura a Serrara Fontana tra Rosario Caruso e Cesare Mattera?

«Personalmente non me la sento di giudicare o di esprimere pareri su ciò che politicamente accade nei comuni confinanti. Quel che posso dire è che quella di Serrara Fontana era una squadra che governava oramai da molti anni ed aveva fatto anche un ottimo lavoro sul territorio, pertanto, sono sicuramente dispiaciuto per ciò che sta accadendo in giunta, ma non voglio aggiungere altro»

L’EVI è pronta per uscire dalla liquidazione; quanto pensa che questo passaggio sia necessario per evitare – come ha sottolineato di recente in consiglio comunale Enzo Ferrandino – che la gestione del servizio idrico finisca nelle mani di qualche azienda della terraferma?

«Sono diversi anni che si dice che l’EVI sia pronta ad uscire dalla liquidazione ma a dire il vero il processo è fermo da tempo. Mi auguro che stavolta questo possa avvenire quanto prima e che l’azienda sia pronta a fare importanti investimenti sul territorio anche perché ci sono degli importanti interventi da fare: abbiamo una rete idrica obsoleta e abbiamo bisogno di un’EVI che possa lavorare ed intervenire a pieno regime dove occorre. Ci siamo più volte confrontati fra sindaci per cercare di chiudere questa procedura e pare che siamo in dirittura di arrivo».

«Ischia covid free? Da lodare l’impegno del governatore De Luca, una larga diffusione delle vaccinazioni sulla nostra Isola potrebbe quindi certamente rappresentare un vantaggio, tale da farci vivere possibilmente un’ottima estate»

Sull’incontro con De Luca voi sindaci vi siete già espressi. Ma le chiedo, dopo che il nostro giornale lo ha sottolineato: quanto è preoccupato del fatto che nel comunicato stampa della Regione non venga affrontato affatto il tema delle demolizioni, quasi come se il governatore abbia timore di rendere pubblico l’argomento affrontato in privato?

«Il tema delle demolizioni è un tema che viene evitato da molti, ma è chiaramente un problema importantissimo per il nostro territorio che abbiamo sollevato come sindaci presso il governatore De Luca, quale massima autorità regionale, affinché si abbia un intervento serio e deciso sulla questione e ci venga data una mano. È impensabile in un momento così drammatico come quello che stiamo vivendo che ci possa essere l’esecuzione delle ordinanze di demolizione, che hanno come unico risultato quello di buttare le famiglie in mezzo alla strada e di indebitare indirettamente anche il Comune. In questo momento di emergenza pandemica, abbattere le case senza che ci siano soluzioni per le famiglie mi sembra una cosa profondamente sbagliata. Dopo l’ultimo terremoto verificatosi a Casamicciola, la maggior parte delle abitazioni sfitte presenti sull’Isola sono state giustamente affittate alle famiglie terremotate che hanno visto distrutte le loro abitazioni dalla scossa e questo ha comportato una grossa carenza di abitazioni disponibili. È necessario, pertanto, fare pressione tanto sulla Regione che a Roma, perché non possiamo certamente subire impassibili queste demolizioni da burocrati».

Al progetto “Ischia Covid free”, in tutta sincerità, lei ci crede per davvero?

«Su quest’argomento ho visto il governatore molto determinato, ed essendo lui una persona di parola che mantiene gli impegni presi, sono convinto che questa circostanza si verificherà presto. Una larga diffusione delle vaccinazioni sulla nostra Isola potrebbe quindi certamente rappresentare un vantaggio, tale da farci vivere possibilmente un’ottima estate».

Facciamo anche un bilancio dell’attività della sua amministrazione. In che cosa fin qui crede di aver contribuito a migliorare il paese? Quali sono le attività e le opere che l’hanno reso particolarmente orgoglioso?

«Diciamo che noi siamo partiti dall’affrontare e risolvere problemi atavici. Ad esempio, sono certamente soddisfatto del fatto che oramai Barano per tre quarti è metanizzata e presto lo sarà per l’interezza del territorio, abbiamo ripreso i lavori di ristrutturazione con importanti interventi sull’antico fabbricato del complesso “Baldino”, abbiamo messo in opera un’importante ristrutturazione organica del Municipio e in generale sono molto soddisfatto di come stiano procedendo i lavori pubblici. Oltre a ciò, stiamo facendo importanti interventi ai Maronti, ci apprestiamo ad aprire un cantiere a Piedimonte con due ingenti interventi in piazza e nel parcheggio sottostante. Sono pertanto soddisfatto di tutta la gestione e l’attività amministrativa del nostro Comune, abbiamo un bel gruppo che lavora bene e ritengo che anche i cittadini siano soddisfatti».

In un momento così difficile, era giusto a suo avviso attendersi un maggiore interesse verso le sorti dell’Isola da parte dell’eurodeputato Giosi Ferrandino e del Senatore Domenico De Siano?

«Personalmente ritengo che entrambi possano dare un notevole contributo all’Isola e che pertanto debbano essere richiamati sui temi importanti e su quelli che ci stanno più a cuore. Per la mia esperienza, ogni qual volta ho avuto la necessità di supporto, ad esempio, da parte di Giosi Ferrandino, ho avuto sempre una risposta positiva».

Perché c’è stata tanta polemica sulla nuova toponomastica comunale?

«In realtà tutta questa polemica non l’ho percepita. Ora siamo ancora in fase iniziale, dobbiamo completare ancora diversi procedimenti amministrativi e la realizzazione delle mattonelle e della cartellonistica, ma sono convinto che anche quest’intervento darà i suoi buoni risultati».

«Giosi e De Siano? Possono dare un notevole contributo all’Isola e dunque devono essere richiamati sui temi importanti e su quelli che ci stanno più a cuore. Per la mia esperienza, ogni qual volta ho avuto la necessità di supporto, ad esempio, da parte dell’europarlamentare, ho avuto sempre una risposta positiva»

Ritorniamo al Covid. Da genitore, come giudica la chiusura prolungata delle scuole, soprattutto per quanto riguarda gli studenti più piccoli?

«Io ho un figlio in prima elementare e un altro in quinta, quindi sono uno di quelli che questa situazione la sta subendo. Adesso i nostri ragazzi possano tornare a scuola in presenza ininterrottamente, quantomeno gli studenti più piccoli delle scuole elementari e medie».

Per quanto riguarda la rovinosa frana avvenuta a Cavascura a gennaio, cos’ha fatto e cosa dovrà ancora fare il Comune per mettere in sicurezza il costone e prevenire il dissesto idrogeologico?

«Sulla questione del dissesto idrogeologico sono contento di risponderle, perché stiamo ultimando un importante intervento di risanamento dell’Olmitello, con altri due interventi pronti a partire per mettere in sicurezza i costoni e risanare l’alveo. Con riguardo alla frana di Cavascura, martedì scorso ho avuto un incontro con il vicepresidente della Regione per parlare anche di questa questione, pochi giorni fa ho fatto un sopralluogo ai Maronti assieme al tecnico del Genio Civile e presto partiremo con un intervento urgente di messa in sicurezza ma poi sarà necessaria una complessa progettazione a lungo termine per risanare il costone franato e per valutare le condizioni della scogliera, in modo tale da capire se necessita di manutenzione affinché protegga meglio il costone dalle onde del mare».

L’ultima domanda: appena usciti dalla pandemia, qual è il primo gesto di “normalità” che farà Dionigi Gaudioso?

«Molto semplicemente farò quello che molti vorrebbero fare: mi auguro di poter presto andare con la mia famiglia al mare ai Maronti e di poter organizzare una cena con gli amici. Sembra poco, una banalità, ma in questo momento rappresenterebbe moltissimo».

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