CRONACA

Il nodo condoni “accende” il summit tra sindaci e Schilardi

Il Commissario delegato alla ricostruzione ha illustrato le nuove ordinanze agli esponenti delle amministrazioni, soffermandosi soprattutto su quella che prevede i contributi per gli imprenditori rimasti bloccati dal sisma del 2017 e sulla questione della sanatoria 2003. La prossima settimana si riunisce la nuova Commissione tecnica

Due ore e mezza è durato l’incontro di ieri a Napoli nella sede della struttura Commissariale guidata dall’ex prefetto Schilardi. Presenti il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna, il commissario prefettizio di Lacco Ameno dottoressa Calcaterra, e gli uffici tecnici dei tre Comuni colpiti dal sisma. Si è discusso, come da programma, sulle recenti ordinanze commissariali, in particolare sulla bozza della nuova ordinanza commissariale che ha ad oggetto i “criteri, procedure e modalità di concessione e di calcolo dei contributi di cui all’articolo 36, comma 1 secondo periodo, del decreto legge 28 settembre 2018, n. 109, come modificato dall’articolo 9 – vicies del Decreto legge 24 ottobre 2019, n. 123, convertito in legge 12 dicembre 2019, n. 156, in favore delle imprese localizzate nei Comuni dell’isola d’Ischia a seguito degli eventi sismici del 21 agosto 2017”. In sostanza, si tratta del provvedimento che prevede i contributi diretti agli imprenditori che hanno visto completamente bloccata la propria attività a causa del sisma del 21 agosto 2017. A quando si apprende, anche per essi sarà previsto un contributo massimo di 50mila euro. Tale contributo sarà erogato immediatamente nella misura del 70% . Il restante 30% sarà versato a saldo quando l’imprenditore sarà in grado di riprendere l’attività.

Un altro importante argomento sul tavolo è stato quello relativo al cosiddetto “pasticcio” sui condoni: come alcuni lettori ricorderanno, la Sovrintendenza aveva inspiegabilmente negato l’applicazione del condono 2003 a un immobile sito nella zona rossa. il Comune di Casamicciola e la struttura commissariale, vogliono vederci chiaro, per far valere il diritto del cittadino a vedere definita l’istanza avanzata ai sensi del legge condonistica 326/2003. Sulla questione l’amministrazione appare determinata a far rispettare il dettato normativo per il cui riconoscimento si è tanto lottato in questi anni successivi al terremoto. Lo stesso commissario ha chiesto ufficialmente tramite una nota al Comune di Casamicciola alcuni elementi documentali per analizzare meglio la problematica. In particolare, il Comune trasmetterà alla struttura commissariale i pareri del 6 e del 10 febbraio con cui la Sovrintendenza di Napoli ha espresso preavviso di diniego e richiesta dei chiarimenti sulle pratiche di condono in esame. Al commissario sarà inviato anche ogni altro documento utile per chiarire l’oggetto del condono nel caso specifico e i parametri amministrativi in cui le rispettive istanze vanno inquadrate.

Sono stati anche esaminati alcuni articoli dell’ordinanza n.10 emanata lo scorso 13 febbraio riguardante l’istituzione della Commissione tecnica in attuazione dell’articolo 17 comma 3°. La commissione è chiamata a definire i criteri da seguirsi in sede pianificatoria per la riqualificazione ambientale e urbanistica dei territori che risultano maggiormente colpiti e nei quali gli interventi necessitano di strumenti urbanistici attuativi di settore, per assicurare in tali aree una ricostruzione unitaria e omogenea. La Commissione deliberante sarà presieduta dallo stesso Schilardi, e la prima riunione è stata fissata alla prossima settimana.

L’organismo sarà supportato da una sotto-commissione, composta dal rappresentante della Regione Campania, che la presiede, dal rappresentante dei comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno, dal Mibact- Soprintendenza per l’area Metropolitana di Napoli e del Commissariato. Nella mattinata di ieri si è discusso anche dell’ordinanza n. 11 del 17 febbraio, relativo all’approvazione del quadro degli interventi da effettuarsi sulle chiese e sugli edifici di culto di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti danneggiati dal terremoto.

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