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Il p.m. libera Filippo Di Meglio

Di Francesco Ferrandino

ISCHIA. Filippo Di Meglio, il 63enne arrestato nella serata di lunedì con l’accusa di detenzione di armi clandestine, ricettazione e possesso di trappole per la fauna selvatica, è stato rimesso in libertà. Prima della prevista udienza di convalida è stato lo stesso pubblico ministero, dott. Raffaele Tufano, che lo ha liberato (mentre lo stesso ufficio della Procura ieri ne aveva disposto l’arresto), come ha spiegato il legale difensore dell’uomo, l’avvocato Massimo Stilla (che insieme al collega Gianpaolo Buono costituisce il collegio difensivo del Di Meglio). Il p.m., pur rilevando la legittimità dell’arresto, ha ritenuto insussistente il pericolo che l’arrestato si dia alla fuga o che commetta in futuro altri delitti, oltre a non ravvisare particolari esigenze probatorie che potessero comportare limitazioni della libertà personale, e ha quindi disposto l’immediata liberazione del Di Meglio, chiedendo contestualmente al giudice per le indagini preliminari  la fissazione dell’udienza di convalida, a cui però il pubblico ministero non intende presenziare. Con ogni probabilità il pubblico ministero ha ritenuto che l’accusa di bracconaggio non fosse sufficientemente supportata dagli accertamenti effettuati congiuntamente dalla Polizia e dal WWF, che pure hanno permesso di rinvenire diverse armi oltre a un apparecchio di richiamo elettromagnetico per gli animali, in funzione. La cantina dove sono state trovate le armi e il terreno dove era sistemato il richiamo appartengono alla sorella del Di Meglio; tuttavia, la proprietà non è delimitata da recinti invalicabili, e in teoria chiunque avrebbe potuto sistemare l’apparecchio a fini di bracconaggio. Inoltre, Filippo Di Meglio non è stato sorpreso durante esplicita attività di caccia perché, come ha spiegato la difesa, si era recato presso la proprietà di famiglia per semplici attività agricole, come  lo zappare il terreno. Adesso in teoria la Procura potrà tanto chiedere il rinvio a giudizio quanto chiedere l’archiviazione. La vicenda è sorta in seguito alle operazioni di controllo della Polizia e del Wwf su alcuni terreni ai confini tra Barano e Ischia, operazioni che negli ultimi mesi si sono progressivamente intensificate, e che hanno più volte portato a individuare attività illecite di bracconaggio. Nella zona collinare,  proprio il richiamo elettromagnetico in funzione ha attirato l’attenzione della pattuglia: rinvenuto l’apparecchio, gli uomini  si sono poi appostati per cercare di cogliere sul fatto l’eventuale bracconiere.  Arrivato sul posto il Di Meglio,  è stato fermato ed è stata avviata un’attenta perquisizione domiciliare nel terreno circostante. Prima sono state individuate e rinvenute alcune cartucce, successivamente alcuni fucili. Ma l’occhio attento dei poliziotti ha subito individuato che una di queste armi era sprovvista di matricola, perché abrasa tramite punzonatura. Dopo il fermo e le operazioni di perquisizione all’interno e all’esterno del casolare in cemento, il Di Meglio  era stato portato in commissariato insieme alle armi e munizioni rinvenute. Un totale di sette fucili, di cui quattro sono risultati legalmente detenuti, mentre le contestazioni sono sorti per le altre armi, tra cui quella con la matricola cancellata di cui si è detto, mentre un’altra era illegalmente detenuta e che anzi risultava rubata: il riscontro veniva da una denuncia presentata ai Carabinieri nell’ormai lontano 1997. Tra l’altro, le munizioni rinvenute nel fabbricato  (circa seicento) non risultavano denunciate all’autorità di pubblica sicurezza. L’arresto di lunedì sera era scattato proprio a causa della detenzione dei  fucili (l’uno con la matricola abrase, l’altro risultato rubato), circostanza che aveva determinato l’arresto immediato (obbligatorio) in flagranza di reato mentre il pubblico ministero di turno ne aveva disposto l’accompagnamento della polizia ai domiciliari. Ieri mattina, lo scenario è stato quindi parzialmente ribaltato, pur se il magistrato ha ritenuto comunque legittimo l’arresto. Si attende pertanto nelle prossime ore la fissazione  dell’udienza di convalida.

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