CRONACAPRIMO PIANO

I cittadini dicono “basta” all’isola ecologica

Un gruppo di persone si è riunito sotto la guida degli avvocati Daniela Ambrosino e Raimondo Carabellese in qualità di rappresentanti della Federconsumatori locale

Un gruppo di cittadini residenti in via IV novembre e via De Gasperi in Procida sabato 26 ottobre si è riunito sotto la guida degli avv.ti Daniela Ambrosino e Raimondo Carabellese in qualità di rappresentanti della Federconsumatori locale al fine di discutere delle varie problematiche inerenti l’isola ecologica e per consolidare le forze e insieme agire per dire “BASTA!”.

Via IV Novembre che conduce alla Punta Pizzaco ha un panorama mozzafiato con la veduta di Napoli e Capri, i giardinetti dove è possibile sostare e godersi il panorama per poi proseguire su via De Gasperi. O meglio una volta era possibile sostare e ammirare il panorama, qui dove è stato organizzato il deposito dei rifiuti, oramai i turisti di passaggio si tappano il naso ed i cittadini proseguono veloce onde evitare il ripugnante fetore.

I cittadini si lamentano continuamente che la “puzza” oramai è persistente per chi abita da queste parti; l’odore dell’immondizia ha impregnato le case, gli orti e i giardini della zona ed’estate è inimmaginabile mangiare all’aperto con quel fetore o dormire con le finestre aperte per godersi il fresco.

Al cattivo odore si aggiunge la sporcizia che si è creata nello spazio innanzi al sito, causata anche dai cassonetti gialli per il deposito del vestiario dismesso, cassonetti che vengono svuotati raramente, ove la gente deposita di tutto e quando è stracolmo si pone tutto a terra, cosicché un po’ di vento o un po’ di pioggia trascina via tutto.

Il sito è sempre stato malvisto dai residenti della zona. È da parecchi anni che protestano. Sono molte le chiamate di intervento ai Carabinieri. Le richieste di incontro con l’amministrazione. Adesso i cittadini residenti della zona, stanchi di star chiusi in casa come topi, si sono uniti per dire BASTA!

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Oltre al danno la beffa perché tutto ciò ha comportato un deprezzamento degli immobili situati nella zona dell’isola ecologica nel giro di pochi anni, molte bellissime proprietà restano invendute proprio a causa dell’odore nauseabondo e dei continui rumori causati dai camion che lavorano anche di notte. I cittadini ormai esausti intendono agire sia sul piano civile che penale per il riconoscimento dei loro diritti.

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