CRONACA

Tutte le tappe della visita di Musumeci sull’isola

L'arrivo in elicottero sorvolando il Celario e i luoghi della tragedia del 26 novembre, poi il COC presso la sede municipale del Capricho. Infine il summit con le istituzioni presso il Regina Isabella prima dell'incontro con la stampa

Il Ministro Nello Musumeci mette in mostra il suo forte legame istituzionale con l’On Giovanni Legnini. Non c’è la folla delle grandi occasioni. Una tappa frugale e simbolica che si chiude cosi ce si era aperta: tutti conoscono i mali di Ischia, ma mancano norme e soluzioni attuabili per risolverli. Il responsabile del Dicastero atterra ad Ischia alle 14,06, dopo aver sorvolato a bordo dell’elicottero dell’aeronautica militare l’isola e i luoghi martoriati dalla frana del 26 novembre scorso, insegue il breve itinerario della sua visita istituzionale. E’il secondo ministro del governo di Giorgia Meloni, di Fratelli di Italia, a mettere piede sul suolo ischitano, dopo la sciagura.

Con il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, il Capo della Protezione civile, ing. Fabrizio Curcio, il Commissario delegato all’emergenza frana sull’isola di Ischia, Giovanni Legnini ed il senatore Michele Schiano di Visconti. Ad attenderli al COC del Capricho i rappresentanti della Regione Campania, il commissario prefettizio di Casamicciola e i sindaci di Lacco Ameno, Forio e degli altri Comuni dell’Isola son giunti ad Ischia, ufficialmente, per fare punto sulle attività in corso per la gestione dell’emergenza post-frana. Nessun intervento eclatante. La vista alla nuova sala di protezione civile comunale. Poi le foto di rito, i selfie e gli scatti ricordo (tantissimi) con il poderoso apparato, gli uomini e gli esponenti della protezione civile nazionale, giunti da tutta Italia, presso la sede comunale di Casamicciola Terme per farsi immortalare- divisa blu, e zaino in spalla- con i vertici Musumeci e Curcio.

Scatti ed immagini d’occasione, interviste e strette di mano. Alle 14,57 Musumeci con tutta la carovana si è spostato a Lacco Ameno per la prevista riunione con i sindaci dell’isola e con i vari esponenti istituzionali.  Al termine le dichiarazioni alla stampa presso lo stesso Hotel Regina Isabella dove si è tenuto il vertice. Un happening riservato a pochi intimi a cui non hanno preso parte le rappresentanze del popolo, solo tecnici della funzione pubblica e della politica ed una componete dell’associazione Albergatori con il presidente Luca D’Ambra e la solita manfrina che il turismo non va fermato oltre le sciagure ed il rischio.

Da uomo del sud, isolano che conosce bene i problemi legati all’insularità, Mussumeci, da la sua idea di Ischia e sulla attuabilità di una ricostruzione nei 10 anni preventivati per gli altri territori d’ Italia con il disegno di legge a cui lavora l’esecutivo e che fissa in 9-10 anni il tempo massimo per le ricostruzioni di territori devastati da calamità. Non solo alluvioni ma anche terremoti.

L’ho dichiarato più volte in questa mattinata (ieri per chi legge ndr) lavoriamo perché intanto la condizione delle isole minori cambi. Quindi questa è una condizione essenziale, prioritaria– Sono state queste le prime parole del Ministro Musumeci appena atterrato ad Ischia – dopodiché la tragedia di Ischia che non riguarda solo Ischia perché situazioni analoghe si trovano in diverse parti d’Italia ha imposto al governo la necessità di operare con celerità.

Ads

Lo ricordo che il decreto è arrivato il giorno dopo la tragedia abbiamo già stanziato 91 milioni di euro per fare fronte alle prime emergenze -il Ministro per la Protezione Civile in visita nell’isola conferma l’impegno del governo, rispondendo ad una nostra domanda sulla ricostruzione post Catastrofi a Casamicciola – stiamo aspettando il dettaglio da parte del commissario per capire quali altre risorse servono e da dove attingere- il Ministro in precedenza aveva ricordato che in Italia le ricostruzioni possono durare anche 50 anni come insegna il caso del Belice”- Bisogna accelerare, essere efficienti e semplificare le procedure perché i commissari non possono fare miracoli”. La gente deve ritrovare fiducia. Fiducia nelle istituzioni. Hanno subito tanto ed è comprensibile un atteggiamento di sfiducia. Ma non bisogna mai perdere la speranza. Abbiamo attivato tutti i meccanismi necessari per accelerare il processo di ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio e c’è un piano di ricostruzione affidato al commissario”.

Ads

FOTO FRANCO TRANI

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex