ARCHIVIO 2

Il Partito Democratico allo sfascio

 

 

Di Mauro Iovino

Ho letto venerdì mattina, con vivo interesse ed attenzione, l’intervista di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera a Massimo D’Alema. Finalmente, dopo tanto tempo, una bella pagina di  Politica.

Non intendo affatto nasconderlo che ho condiviso tutte le riflessioni e considerazioni che D’Alema ha fatto. Un Politico (di quelli con la P maiuscola) che ha duramente deprecato e condannato la politica degli spot e delle chiacchiere fatta dal Presidente del Consiglio e Segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi. I troppi scandali all’interno del partito che Renzi sta traghettando sempre più a destra, troncando irrimediabilmente il rapporto con le forze di centrosinistra presenti nel PD e indispettendo parte del suo stesso elettorato, oltre alle note, disgustose vicende in occasione delle primarie napoletane, hanno lasciato emergere un quadro allarmante e devastante. L’intervista a D’Alema calza quindi a pennello, perché ufficializza tutte le contraddizioni di una formazione politica nata priva un reale progetto condiviso, quindi con una sorta di peccato originale da cui non riesce ad affrancarsi. Anzi, dal quale rischia di venire fatalmente uccisa.
A Ischia, sulla nostra isola, come siamo messi con il Partito Democratico?

Ads

A questa domanda potrei far seguire uno dei “sottotiro” del nostro Mizar e avrei risolto!

Ads

Il PD a Ischia non esiste più!  Il Golfo più volte ha fatto emergere tutte le assenze, i personalismi, le contraddizioni e le ambiguità della segreteria ischitana del PD ma questi, consapevoli di essere nel torto più marcio, hanno fatto spallucce e ignorato le sollecitazioni di questo giornale.
Come se poi il torto lo facessero a noi e non a loro e all’intera comunità! Una sana vita democratica e civile di un paese poggia le proprie basi sulla discussione, sul dibattito, sul confronto delle idee e dei punti di vista. Dentro e fuori al partito. La discussione è vita, è civiltà, e tutto ciò deve portare il partito ad assumere delle decisioni che poi possono essere veicolizzate all’esterno anche grazie alla Stampa. Questa è l’ABC della Politica che a Ischia manca totalmente!

Quando il governo del territorio si traduce in espressione arrogante di gruppi di potere, allora siamo alla frutta, siamo a quel mercimonio denunciato più volte da Antonio Bassolino a Napoli.

La colpa di questa situazione, ormai degenerata anche sull’isola d’Ischia è innanzitutto del segretario del circolo ischitano, Anna Fermo. Non si comprende se abbia capito quale debba essere il suo ruolo oppure, legata caparbiamente al suo ruolo di dipendente comunale,  quindi sottoposta ai vertici amministrativi, abbia rinunciato del tutto  a stimolare, criticare,  e quando occorre deprecare quanto accade nel paese. Giorno per giorno. Consiglieremmo a questo punto le dimissioni, visto che uno dei tesserati, Giovan Giuseppe Mazzella, più volte ha fatto sentire la sua voce chiedendo (non la luna) ma la semplice convocazione delle assemblee. Tutto inutile. Anche il silenzio del vice segretario della sezione, Cesare Di Scala, non è confortante. Di Scala conosce benissimo i termini e le ragioni di una crisi che sta lacerando la maggioranza politica, espressione diretta del PD,  lasciando che a risolverla siano i diretti protagonisti. Una resa dei conti alla quale il partito stesso resta estraneo! Che pessimo modo di intendere la politica, che fulminante esempio di inciviltà e immaturità politica!

La scorsa settimana abbiamo ospitato sulle nostre pagine un lungo intervento di Gianluca Trani, da noi intervistato. Ebbene, legittima la richiesta di Trani di volersi candidare a sindaco alle prossime elezioni, ma il presidente del consiglio di Ischia a quale partito appartiene? Al PD! E come può tollerare un partito che un proprio iscritto faccia opposizione al suo stesso partito andando avanti come un cane sciolto? Un partito serio avrebbe dipanato la vicenda da mesi e cercato di evitare un siffatto scontro e, in caso di disaccordi e di assenza di DISCIPLINA di partito avrebbe espulso dal proprio partito il responsabile di tale scontro. Che poi si chiamasse Gianluca Trani o Giosi Ferrandino poco importa, ma questa è la disciplina di partito che privilegia la chiarezza alle logiche da bande rivali. Senza siffatti interventi e provvedimenti siamo alla torre di babele, all’anarchia allo stato puro, a lotte di potere combattute seguendo la logica dell’opportunismo e del protagonismo. Insomma siamo al PD di Ischia per riassumere il tutto! È possibile riannodare le fila? È possibile ricominciare a fare politica nel modo sano e corretto che esiste? Non lo so, o meglio credo che questo modo di fare non interessi e allora che il PD vada incontro al proprio destino, che assomiglia sempre più a un precipizio nel quale saranno gli stessi elettori, prima che Grillo e il suo movimento, a farlo cadere. Meritatamente.

 

 

mauroilgolfo@gmail.com

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex