Il paziente positivo trasferito al Cotugno, i turisti tornano a casa
Una giornata davvero intensa e tutta da raccontare quella che si è vissuta ieri sull’asse tra Forio, Lacco Ameno e Ischia e conclusasi soltanto in nottata con la partenza di un traghetto speciale della Medmar
Era stata una notte strana, per molti insonne, quasi come se la presenza del coronavirus sull’isola d’Ischia avesse stravolto una sorta di equilibrio “chimico” al quale ci eravamo assuefatti e dal quale non avremmo mai immaginato di doverci separare. Le scene inusuali erano iniziate dalla tarda serata di martedì: un cordone di forze dell’ordine all’interno ed all’esterno dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, un altro decisamente più nutrito a rendere impossibile ogni via di fuga dall’albergo Punta del Sole nel centro di Forio, dove ospiti e dipendenti della struttura non potevano assolutamente allontanarsi dopo che era arrivata la positività del turista bresciano.
E la mattinata è iniziata nella stessa maniera decisamente surreale. Non soltanto scuole chiuse, ma traffico veicolare decisamente inferiore al solito anche per l’intera mattinata e in fondo per tutta la giornata. Ischia raramente tutt’altro che caotica, l’impressione è davvero che chi abbia potuto permetterselo ha preferito non muoversi di casa. Scelta saggia e condivisibile, peraltro, che ha avuto ancora una volta una sola eccezione: con una reazione tipicamente di pancia, i supermercati sono stati nuovamente presi d’assedio con tantissimi isolani che hanno riempito in alcuni casi anche più di un carrello. Succedeva prima quando il nemico era soltanto un “fantasma”, figurarsi adesso che di fatto uno se lo era portato temporaneamente in casa.
Già, temporaneamente, perché la prima “missione” della giornata è stata proprio quella di provvedere al trasferimento del 77enne lombardo risultato al coronavirus, che doveva essere trasferito in terraferma e nello specifico all’ospedale Cotugno di Napoli. E le operazioni che hanno visto protagonista l’uomo alloggiato presso l’albergo foriano (unitamente a un gruppo di circa 90 conterranei) erano ovviamente tutt’altro che agevoli dal punto di vista logistico considerata la necessità di fare in modo che il paziente non venisse a contatto con altre persone.
La barella per il biocontenimento non era compatibile con l’idroambulanza e così si è dovuto attendere l’arrivo di una particolare ambulanza in grado di ospitare la barella speciale per infettivi oltre a personale specializzato in grado di portare a termine la procedura senza correre rischi di sorta. La stessa ambulanza, giunta sulla banchina Olimpica scortata dalle forze dell’ordine dopo aver prelevato l’anziano (che per fortuna versa in buone condizioni di salute) dall’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno), è stata fatta imbarcare su un traghetto scoperto della Gestour ed ha viaggiato per l’intero tragitto con il motore acceso: una precauzione questa necessaria per consentire al veicolo di poter viaggiare con tutti i dispositivi di bordo attivati. In tarda mattinata c’è stato l’arrivo a Napoli prima del trasferimento in ospedale.
Nel frattempo, a rendere ulteriormente chiare le strategie da mettere in atto, provvedeva l’ASL Napoli 2 Nord che diramava un comunicato stampa che recitava testualmente: “Entro sera i turisti ospitati nell’albergo in cui alloggiava il paziente positivo al Coronavirus torneranno nei propri luoghi di residenza. La misura sarà attuata grazie al lavoro della task force della Regione Campania del’ASL e dalla Protezione Civile nazionale. Il personale dell’Azienda Sanitaria ha lavorato per verificare le condizioni di salute di tutti gli ospiti e appurare che non vi fossero condizioni di sospetto contagio. I trasferiti – tra cui due cittadini tedeschi – non presentano alcun sintomo e si segnalano essere in soddisfacenti condizioni di salute”. La nota ha destato molta curiosità dal momento che in molti si sono chiesti quale procedura sarebbe stata adottata per allontanare dall’isola ottantasei persone, ma il piano è stato presto svelato.
Intorno alle 21.30 di ieri sera è sbarcato sul porto di Casamicciola il traghetto Ferry Boat II della società di navigazione Medmar. Dal mezzo sono sbarcati due camion della Croce Rossa con gli autisti completamente bardati che attendevano sullo scalo portuale della cittadina termale. Gli autobus hanno raggiunto il Punta del Sole e qui hanno provveduto ad imbarcare tutti i passeggeri tornando a Casamicciola e ripartendo in tardissima serata alla volta della terraferma. I turisti, di fatto, sono rimasti reclusi per motivi di sicurezza fino all’arrivo nell’area militare della Cecchignola, dove hanno potuto ristorarsi e riposare prima di raggiungere la propria destinazione ossia i paesi di residenza. E così, su questa vicenda, possiamo chiudere un significativo capitolo. Sperando che, anche con un pizzico di fortuna, magari possa definitivamente calare il sipario. In fondo, non costa nulla.
Foto Franco Trani