Il personaggio Luciano Di Meglio, il custode dell’anima marina di Ischia
Si è conclusa il 4 maggio scorso, con un numero importante di visitatori, la mostra ‘Pescatori’, attraverso le opere di Luciano Di Meglio, la storia e l’anima marinara dell’isola. Un viaggio tra modellini, ricordi e passione senza tempo

Nel cuore di Ischia Ponte, tra le antiche mura del Palazzo dell’Orologio, si trova un luogo dove il tempo sembra fermarsi e il mare riprende voce: il Museo del Mare. Fondato nel dicembre del 1996, questo gioiello della cultura isolana è nato dalla passione profonda di Luciano Di Meglio, artigiano, modellista e instancabile narratore del mondo marinaro ischitano.
Luciano non è solo il fondatore del museo, ma l’anima pulsante di una collezione unica, da lui realizzata, nel suo genere: decine di modellini di imbarcazioni tradizionali, dai gozzi ai velieri, scolpiti con maestria e amore. Ogni barca racconta una storia, ogni dettaglio evoca la vita dura e poetica dei pescatori che per secoli hanno solcato le acque di Ischia. Mani sapienti e cuore ischitano hanno reso possibile questo piccolo miracolo museale, in cui l’artigianato diventa arte e la memoria diventa visione.
Nei giorni scorsi, le opere di Luciano sono state protagoniste della suggestiva mostra ‘Pescatori’, ospitata nella storica Torre del Molino. L’allestimento ha saputo creare un dialogo profondo tra passato e presente, tra arte e tradizione.
Accanto ai suoi modelli, la sala è stata dedicata anche alle opere del pittore Aniellantonio Mascolo, noto per la sua straordinaria capacità di immortalare la quotidianità dei pescatori e contadini dell’isola. Le sue incisioni, spesso dedicate a vecchi pescatori intenti a tirare le reti, hanno regalato ai visitatori uno sguardo autentico e toccante sulla semplicità e dignità della vita isolana. La mostra, che ha riscosso un grande successo di pubblico, ha celebrato il mare non solo come elemento naturale, ma come fonte inesauribile di ispirazione, memoria e libertà.
Luciano Di Meglio continua ad essere un punto di riferimento per tutta la comunità. Il suo lavoro non è solo arte: è un atto d’amore verso Ischia, le sue genti e la sua storia. Con discrezione e tenacia, Luciano ha saputo trasformare la propria passione in una missione culturale che coinvolge e incanta chiunque varchi la soglia del museo.
Guardarlo lavorare nel silenzio del suo laboratorio, mentre intaglia un pezzo di legno come se fosse un frammento di mare, è un’esperienza che commuove. C’è poesia nei suoi gesti, c’è memoria nelle sue mani. Ogni sua creazione è un ponte tra passato e futuro, tra il rumore delle onde e il silenzio delle storie non dette.
Luciano non ha mai cercato applausi, ma ha donato alla sua isola qualcosa di prezioso e duraturo: la certezza che le radici possono diventare ali, e che il mare – anche quando sembra lontano – può continuare a parlare attraverso l’anima di chi lo ama davvero.






