CULTURA & SOCIETA'

Il Pomelo delle meraviglie, l’ultima “scoperta” di Luciana Morgera in un frutteto di Casamicciola, il frutto sconosciuto balza sui social in un dibattito fra le fans della Borsa Verde

“COMINCIAMO A DIRLO COL CUORE” COSI’ LUCIANA MORGERA “PATRONESSA” DELLA BORSA VERDE AMA PARLARE DEL SUO STRAORDINARIO RAPPORTO CON LA NATURA PER MARE E PER TERRA - Questo frutto che vegeta nelle nostre terre, è accompagnato da una storia e da una spiegazione scientifica. Il Pomelo, un gigante tra i frutti, è probabilmente una delle tre o quattro specie da cui derivano tutti i frutti del genere Citrus e si ritiene sia uno degli antenati del pompelmo, insieme all’arancio. Il suo nome scientifico è Citrus maxima ed è originario del sud-est asiatico: dalla Malaysia, dove è coltivato da migliaia di anni, è stato poi importato in Cina, paese che attualmente ne è uno tra i maggiori produttori mondiali, insieme a USA e Sudafrica. A metà settecento arrivò in Giamaica dove fu portato da tal Capitano Shaddock: e infatti Shaddock è uno dei nomi con cui il Pomelo è chiamato nel mondo, e Sciaddocco è il termine con cui viene indicato a Genova. Altri fantasiosi nomi con cui è noto sono cedrangolo, jaffa, pampaleone e pummelo

L’ischitana-casamicciolese, la “Sempreverde” Luciana Morgera gira per le campagne dell’isola e non solo per lo più in bicicletta, alla ricerca entusiastica ed anche un pò affannosa (gli anni passano anche se per ora non si vedono) di piante selvatiche lasciate al loro destino, per rivalutarle e rilanciarle nel panorama dell’alimentaria vegetale, in un ruolo mai avuto. Così come anche per strani frutti che Luciana, insistente e caparbia. riesce a scoprire e farli assurgere a nuovi interessati elementi della nostra terra degni della migliore attenzione. L’ultima sua “scoperta” delle tante fin’ora in catalogo, l’ha fatta in un frutteto di Casamicciola. Si tratta del Pomelo che Lei definisce “Il Pomelo delle meraviglie”.

Cosa ha mai di speciale questo frutto così elevato agli onori degli…altari ? Questo frutto che vegeta nelle nostre terre, secondo una nostra indagine è accompagnato da un storia e da una spiegazione scentifica di cui parleremo più avanti,a conclusione del servizio. Diamo spazio invece prima all’accorata testimonianza di Luciana Morgera che della sua scoperta così ne parla: “Cominciamo a dirlo con il cuore. Un regalo raccolto in un frutteto di Casamicciola: il Pomelo meraviglia. Il pomelo, un gigante tra i frutti, è probabilmente una delle tre o quattro specie da cui derivano tutti i frutti del genere Citrus e si ritiene sia uno degli antenati del pompelmo, insieme all’arancio. Il suo nome scientifico è Citrus maxima ed è originario del sud-est asiatico: dalla Malaysia, dove è coltivato da migliaia di anni, è stato poi importato in Cina, paese che attualmente ne è uno tra i maggiori produttori mondiali, insieme a USA e Sudafrica.

IN GRUPPO DAVANTI A VERZE E PIANTE DI FAVE

A metà settecento arrivò in Giamaica dove fu portato da tal Capitano Shaddock: e infatti Shaddock è uno dei nomi con cui il pomelo è chiamato nel mondo, e Sciaddocco è il termine con cui viene indicato a Genova. Altri fantasiosi nomi con cui è noto sono cedrangolo, jaffa, pampaleone e pummelo.Questo è davvero una meraviglia, le sue perle rosse succose sono incredibilmente profumate e si prestano ad accostamenti audaci. Lo immaginate ad accompagnare legumi? In Cina si consuma anche la buccia, che può essere cucinata, stufata o brasata, oppure candita. Ricco in vitamina B e potassio.Vale tutta l’esperienza di gusto. Il pomelo si conserva fino ad una settimana in frigorifero ma regge solo qualche giorno a temperatura ambiente. Questo cuore qui non durerà più di un giorno”. Naturalmente Luciana Morgera, le sue “scoperte” agricole non le tiene per sé, le svela subite alle fans, donne e uomini del suo gruppo affiliate, per ammirazione e devozione, al suo mondo della della Natura

LA SEMPREVERDE LUCIANA MORGERA IN PIENO RAPPORTO CON LA NATURA

Bella con un coinvolgimento circolare a distanza con tutti quelli che mostrano interesse per le “novità” dell’indomia Luciana. Nascono così i contati sui social con domande e risposte, rivelazioni e spiegazioni, il tutto in un arcobaleno di espressione affettive e di gratitudine. Diamo solo qualche esempio citando nomi e cognomi delle amiche di Luciana: Anna Maria Chiariello – “Meraviglioso buonissimo conoscete qualcuno che può vendermeli? Io purtroppo non ho frutta o verdura da barattare” .- Luciana Morgera: “volentieri. Potremmo chiedere agli amici della Coldiretti Peccato che questo fosse l’ultimo del magrissimo raccolto di quest’anno, altrimenti te lo avrei portato”. Filippo Florio – “Per capire se tra i contadini isolani c’è qualcuno che li coltiva”. Concetta Maio – “Ottimo da mangiare,tolta la pelle.Mi è proibito perché pendo le statine.Qualcuno mi dice se è veramente proibito?” .

LUCIANA MORGERA CON SUOI FANS

Benedetto Migliaccio:Oscar Tintori, la più cara boutique degli agrumi che si rifà alla tradizione dei giardini del Rinascimento fiorentino, ha in catalogo una varietà di Citrus Maxima denominata Ischia; andrebbe fatto un bel raffronto con le piante che si trovano sul territorio…” – Anna Maria Chiariello: “Meraviglioso buonissimo conoscete qualcuno che può vendermeli? Io purtroppo non ho frutta o verdura da barattare”. – Mariantonella Mennella: “È il “cetrangolo” di molte fiabe di Giambattista Basile. –Luciana Morgera: Chiediamo il parere alla nostra amica nutrizionista”. Anna Maria Bisignano: Sulla possibile interazione degli agrumi con le statine.La natura ci stupisce sempre …Colore, consistenza e forma di alcuni cibi ci comunicano l’ azione protettiva che esplicano per un organo a cui somigliano”. In un’epoca in cui domina il concetto “grande è bello” il pomelo dovrebbe essere il frutto più popolare e consumato.

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POMELI DEL FRUTTETO DI CASAMICCIOLA

Invece è quasi totalmente sconosciuto dalle nostre parti e soltanto negli ultimi anni ha fatto le sue primi timide apparizioni sui banchi dei mercati più forniti. La pianta cresce bene in climi caldi e piovosi, soprattutto nelle fasce subtropicali. Soltanto in Cina se ne contano oltre 200 cultivar, di cui soltanto una decina utilizzate per la produzione commerciale. Se avete il pollice verde potete provare a coltivarlo a partire dai semi freschi ma, generalmente, la propagazione del pomelo avviene soprattutto per innesto. Il frutto è grande, può arrivare d un diametro di una trentina di centimetri con un peso massimo di una decina di kg. La forma è tipicamente allungata, simile a quella di una pera veramente troppo cresciuta. La buccia è liscia e può essere verde, gialla o rosata. Sotto la buccia c’è uno spesso strato di sostanza bianca e spugnosa, l’albedo, che non è commestibile. Per arrivare alla polpa bisogna lavorare, ma il gusto ripaga ampiamente dello sforzo: un aroma intenso e profumato e un sapore che ricorda quello del pompelmo o dell’arancia amara, ma senza alcuna asprezza, nota amara o acidula. Gli spicchi sono separati da una robusta membrana che può essere facilmente eliminata, e sono composti da un gran numero di perle allungate e succose, con i semi disposti lungo il vertice interno. Il pomelo è molto buono consumato al naturale, un frutto medio corrisponde in genere ad almeno quattro porzioni, ma spesso viene utilizzato come ingrediente in insalate oppure per accompagnare legumi.

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Foto Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

antoniolubrano1941@gmail.com

info@ischiamondomlog.com

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