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Insieme per non dimenticare, giornata della memoria alla “Scotti”

Di Isabella Puca

Ischia – Una giornata intensa quella vissuta, ieri 27 gennaio, dai ragazzi della scuola Media Scotti di Ischia che, grazie all’impegno dei loro professori, della preside Lucia Monti e della direttrice della Biblioteca Antoniana di Ischia, dott.ssa Lucia Annicelli, hanno potuto vivere a pieno la giornata della memoria. Una serie di attività li ha visti partecipi per l’intera giornata e li ha indotti a riflettere sul significato di questa giornata, istituita affinché non si dimentichi quanto accaduto nei campi di concentramento e di sterminio.  La mostra allestita nell’androne della scuola insieme agli artisti ischitani,  e visitabile durante le ore pomeridiane frequentate dai ragazzi del tempo prolungato che faranno da guida agli avventori, è una delle testimonianze dell’impegno speso dai ragazzi per  questa giornata. Alle 11.59, ora in cui, nel 1945, furono aperti i cancelli di Aushwitz, tutte le classi si sono radunate nell’androne attorno all’albero di Anne Frank per il minuto di silenzio. È stata la preside dott.ssa Lucia Monti a introdurre il tema della giornata e a spiegare tutte le iniziative svolte, grazie alla sensibilità dei docenti, all’interno della scuola, mostre, maratone di lettura e canti e ancora film e la scrittura di pensieri raccolti accanto all’albero di Anne Frank. «Lo scopo – ha detto la preside a tutti i presenti – è quello di tramandare ai giovani la consapevolezza della Shoah e tributare il doveroso omaggio alle vittime. La scuola appare, dunque,  luogo per sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto reciproco e al rifiuto di qualsiasi manifestazione di razzismo». Dopo il minuto di silenzio, al quale è seguito un lungo applauso, un alunno della scuola ha eseguito con la tromba il silenzio fuori ordinanza, contribuendo a dare ancora più emozione e intensità al momento. Un altro alunno della scuola ha poi letto la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo” e non a caso è stato scelto uno studente di nazionalità ucraina; questi insieme ai polacchi di nazionalità ebraica furono tra quelli che patirono di più le leggi raziali. Con l’aiuto di una docente si è poi dato avvio alla cerimonia del braciere. Dopo aver cantato “Gam gam” una delle canzone tra le più famose della tradizione Yiddish che i bambini ebrei cantavano mentre si dirigevano verso i forni crematori, i ragazzi sono tornati nelle loro classi per darsi poi appuntamento per il pomeriggio presso la biblioteca Antoniana. Ad accoglierli, la direttrice Lucia Annicelli che ha dato loro il benvenuto all’Antoniana spiegando i nuovi orari di apertura che, quest’anno, vanno dal martedì al sabato, «ringrazio tutto il corpo docenti della Scotti e la preside Monti; come gli altri anni, la Biblioteca anche quest’anno celebra la Giornata della Memoria con una mostra e altre attività che vede i giovani protagonisti. Ci sono tante proposte in cantiere che a mano a mano vi arriveranno». È stato lì che ha preso parte una vera e propria maratona di canti e letture. A gran voce gli studenti della Scotti, accompagnati da una delegazione di alunni del circolo di Ischia 2che hanno dato il loro contributo con un cartellone, hanno intonato “Dear Kitty”, la canzone per Anne Frank interpretata dal giovane gruppo dei Mainstreet, un gruppo pop olandese composto da adolescenti che ha voluto scrivere una canzone rivolgendosi direttamente ad Anne Frank che all’epoca aveva appena loro età. Anche i professori hanno voluto dare il loro contributo alla maratona di lettura e, tra questi, la professoressa Matilde ha letto un passo del libro di Primo Levi “I sommersi e i salvati”. Alcuni dei ragazzi, ad uno ad uno, hanno poi letto poesie come “Scarpette Rosse” o stralci ripresi dal “Diario di Anne Frank”. Al video proiettore è stato poi riproposto un significativo dialogo ripreso dal film “Il bambino col pigiama a righe”. «La speranza è che non tutto il mondo sia così. Dobbiamo credere negli esseri umani e nella canzoni di Marco Mengoni c’è un messaggio di speranza al quale, forse, non avevamo mai fatto caso». È stato così che il professor Castagna ha introdotto un altro dei canti eseguito a gran voce dai ragazzi, una canzone moderna che ci fa riflettere su quanto il discorso delle discriminazioni razziali sia ancora fortemente attuale. Significativa poi la visione di “Pop” un cortometraggio animato, premiato alla Mostra del cinema di Venezia, creato in sinergia da 8 studenti israeliani e 8 palestinesi delle città di Qalqilia e Raanana. Al centro del corto, il tema della pace e della convivenza tra i popoli e il dialogo, dunque, tra le religioni. Da un passato  non troppo lontano si è passati dunque all’attualità a testimonianza dell’impegno che tutti noi dobbiamo infondere affinché l’odio non prevalga mai più. Accanto ai ragazzi avevamo notato la presenza di una bicicletta di cartone, spiegata poi dal professore Castagna, «questa bicicletta rappresenta Bartali, campione delle due ruote e “giusto tra le Nazioni”, un riconoscimento che viene dato ai “non ebrei” che rischiarono la vita per salvare anche un solo ebreo durante le persecuzioni naziste». Tra il settembre del ’43 e il luglio del ’44 il campione del ciclismo italiano agì come “corriere della rete” nascondendo falsi documenti nella borraccia della sua bicicletta e trasportandoli attraverso le città; a tutti diceva che si stava allenando. Dopo il saluto della Annicelli e l’invito agli adulti presenti a firmare la dichiarazione di Anne Frank, dichiarazione sulla quale anche noi de “Il Golfo” abbiamo apposto la nostra firma, l’ultima fase della giornata è avvenuta all’esterno della Biblioteca. In un vaso sono infatti stati piantati  i bulbi di Crocus dei fiori gialli che ricordano le stelle apposte sulle giacche degli ebrei. Ogni ragazzo ha piantato un seme, mentre i compagni intonavano a cappella “Gam gam”. Momenti di forte intensità che, sicuramente, contribuiranno a favorire il ricordo.

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