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Da Monteforte Irpino a Ischia, la settimana dei boy scout

Di Isabella Puca

ISCHIA – Di certo li avrete notati girare per l’isola con le loro divise blu, mantenendo un forte rispetto per la natura e per il luogo che, per la prima volta, li ha ospitati. Parliamo del gruppo scout Agesci di Monteforte Irpino che, da domenica scorsa, è approdato sulla nostra Ischia per un campo scout tra mare e monti. Una volta toccato suolo ischitano hanno piazzato le loro tende nella pineta degli atleti che ha offerto loro ombra e riparo e da lì è partita la loro avventura tutta isolana. L’esperienza è di quelle che non si dimenticano facilmente e qui a Ischia hanno potuto mettere a frutto quanto imparato durante tutto il corso dell’anno nella loro città, Monteforte appunto. È stato lì che hanno conosciuto il sindaco Giosi Ferrandino che si è subito messo a disposizione per loro, è bastata una sola telefonata, infatti, per far partire la macchina organizzativa.13906858_1042215015834278_7008513034009352844_n «Da due anni – ci racconta uno dei responsabili del campo – era desiderio dei ragazzi, oltre a esplorare la nostra Irpinia, di spostarsi in una zona di mare, e quindi abbiamo iniziato a pensare a  posti possibili e alla fine siamo arrivati qui ospitati da persone davvero calorose». Il comune ha installato per loro un punto acqua all’ingresso della pineta, ha dato un po’ di corrente per un frigorifero, dando una forte mano a livello di allestimento e logistica; tutto il resto, a partire dalle tende fino ad arrivare alle costruzioni delle cucine è stato tutto fatto dai ragazzi. Gli scout ospiti della nostra isola sono 24 più 4 capi formativi, hanno dagli 11 ai 16 anni e, quando arriviamo al campo, sono impegnati in una gara di cucina. Ogni squadriglia, cobra, pantere, tigri e lupi, è intenta a preparare un piatto che poi, i capi formativi assaggeranno dando loro un punteggio in base alla bontà della pietanza preparata. Appena arrivati sono sati loro ad allestire il campo costruendo tavoli e cucine per poi prepararsi alle tante esperienze, il tutto mantenendo i valori cattolici  dell’Associazione e quindi la fratellanza, l’accoglienza, la condivisione, «punto educativo principale – ci racconta Sirio, un altro dei responsabili – è quello di sapersi interfacciare al mondo. L’associazione porta i ragazzi da 7 ai 21 a fare una scelta, noi li chiamiamo uomini e donne della partenza, persone che siano cittadini attivi dando il proprio contributo al mondo. Tra le tanti frasi del fondatore c’è, infatti, quella che invita a lasciare il mondo un po’ migliore di come è stato trovato». Proprio a questo proposito, qualche giorno fa, si sono dedicati a una mattinata ecologica ripulendo l’intera Pineta Mirtina, raccogliendo ben quattro bustoni di spazzatura, per fortuna, invece, la pineta degli atleti era già pulita al loro arrivo, 13883892_10209965138470282_609619666_n«da un lato lo abbiamo fatto per ricambiare l’ospitalità, dall’altro per far nascere nei ragazzi il desiderio di migliorare i luoghi che vivono. L‘attenzione al territorio è uno dei valori principali, in montagna non andiamo solo a camminare, ma proviamo a renderla migliore». La sveglia degli scout è al mattino alle 6:00, segue un po’ di ginnastica per risvegliare il corpo e una bella colazione. Poi ci si lava e, alle 9:00 in punto, c’è l’issa bandiera. Le squadriglie si dispongono in cerchio e una di queste provvede all’issa bandiera mentre tutti cantano l’inno nazionale. È così che si può fare inizio alle varie attività, come il torneo di palla alla bandiera, dopo le quali si inizia a provvedere alla cucina, prendendo la legna e accendendo il fuoco. Alla sera tutti intorno al fuoco di bivacco per concludere la giornata in maniera gioiosa e per ringraziare il Signore per la giornata appena trascorsa. I ragazzi cantano, ballano e a mezzanotte si suona il silenzio. Il tutto, però, un’ora avanti, la cosidetta  “ora campo” per guadagnare un’ora di luce a inizio e fine campo. Lunedì mattina molti di loro si sono dispersi in giro per l’isola, avevano l’obiettivo di andare a chiedere informazioni su Ischia, come piatti tipici, storie e leggende. «Gli isolani sono stati davvero molto ospitali, – ci raccontano ancora – le edicole ci hanno regalato dei libretti pieni di storia sull’isola, il comune invece ha dato loro il gagliardetto. 13882123_1042434019145711_5190132997905627085_nPoi siamo andati nella pineta di Fiaiano e in spiaggia. Sempre in riva al mare, una sera abbiamo fatto una veglia dove i ragazzi hanno potuto riflettere sul loro percorso personale». Martedì mattina, invece, tutti al ponte a comprare il pesce dai pescatori; ciascuna squadriglia aveva a disposizione budget di 20 euro, «abbiamo colto l’occasione per spiegare loro il sacrificio di vivere il mare, di alzarsi presto al mattino e andare in barca a pescare». Un altro dei valori che viene insegnato ai ragazzi è quello all’essenzialità, nessuno di loro ha infatti con sé né cellulari né videogiochi, una vera rarità al mondo d’oggi per i ragazzi della loro età che, di certo, li aiuta a stare meglio insieme e a godere  della natura e di ogni esperienza. E mercoledì quattro giovani scout  hanno, poi, vissuto l’esperienza dell’accoglienza andando ospiti in due famiglie ischitane, sono rimasti lì a dormire per poi raccontare a tutto il gruppo la loro esperienza, un modo per far vivere loro il contesto familiare isolano. All’interno del campo, affisso al gabbiotto in legno c’è un cartellone giallo che riporta i nomi delle squadriglie con un punteggio per ciascuna attività. Lo stile, quello da tenere durante tutta la durata del campo e che cambia in base alla loro uniforme, la costruzione,  di cucine e tavoli, tecniche insegnate loro durante un pre-  campo, un percorso che da settembre a giugno, li prepara al campo estivo di agosto dove mettono a frutto quanto appreso.13901692_10209965156150724_603904641_o Durante tutto l’anno, infatti, le varie squadriglie procedono all’ auto- sostanziamento, vendendo biscotti o inventando qualche metodo, grazie alla loro fantasia, per racimolare qualche euro necessario per il campo estivo. Oltre ai compiti da eseguire ogni giorno, c’è un tema da rispettare e quest’anno è tratto dal film, e dall’omonimo romanzo,  “La vita di Pi”, «le squadriglie dovranno presentare una parte della storia cercando di essere loro i protagonisti del film immedesimandosi e vivendo la giornata in quel modo dal punto di vista espressivo». Di certo, al di là dei punteggi conquistati nelle varie attività, ciò che resta è lo stare insieme in natura, rispettandola e divertendosi, in un posto lontano da casa che speriamo possano portare nel cuore. Sarebbe bello se anche a Ischia potesse nascere il movimento degli scout, i giovani potrebbero trovare un nuovo modo sano di aggregarsi e imparare, sin da bambini, il rispetto per la natura e per gli altri, facendo mille attività. «In questi giorni sono molti i ragazzi che ci hanno fermati per chiederci come fare a realizzare un gruppo scout. Abbiamo detto loro che serve un minimo di ragazzi di una certa età che si mettano d’impegno nel fare il progetto. Poi ci si mette in contatto con i responsabili regionali, s’inizia un periodo d’affiancamento con un altro gruppo e, dopo un iter di almeno 2 anni, ci si forma per poi creare un gruppo e prendere in gestione un gruppo di ragazzi. Qualcuno tra quelli che ci ha chiesto si è anche preso il numero di telefono, fare insieme qualcosa di questo tipo per noi sarebbe davvero spettacolare».

 

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