IL PUNTO Abbiamo lavorato per il bene comune, altro che chiacchiere
In questi giorni sui social si è aperta una discussione sul ruolo dell’opposizione consiliare ed è doveroso, da parte mia, intervenire per specificare alcuni aspetti. In primo luogo la minoranza consiliare è chiamata ad una funzione di controllo di quello che è l’operato della maggioranza e, per quanto ci riguarda, riteniamo di aver adempiuto a questo compito in maniera lineare e puntuale adottando gli strumenti che la legge mette a disposizione. Per chi è di memoria corta voglio ricordare la battaglia portata avanti per scongiurare il famigerato “Piano Bagnarola” del trasporto pubblico terrestre adottato dall’attuale amministrazione nel corso dei primi mesi di mandato, dimostranze accolte dalla stessa società EAV nel fare retromarcia. Voglio ricordare gli ordini del giorno, interrogazioni, emendamenti, fine ad arrivare al ricorso al TAR (molto prima di quello formulato dall’amministrazione) per salvare l’ospedale di Procida dalla politica dei tagli prima portata avanti dal Commissario e poi dal Governatore De Luca. Voglio ricordare, altresì, la battaglia che stiamo portando avanti per quanto riguarda i trasporti marittimi che in questi cinque anni, grazia alla politica “pro privati” messa in campo dal Governatore De Luca, sta mettendo in ginocchio il diritto alla mobilità della nostra comunità. Poco? Forse. Resta il fatto che noi, senza scappare, tirarci indietro o “inciuciare” con la maggioranza abbiamo messo la faccia prima di ogni cosa cercando di contribuire a risolvere problemi di primaria importanza per la comunità.
Rispondendo ad una esigenza popolare abbiamo chiesto un “referendum” per quanto riguarda il progetto di accoglienza di immigrati posto in essere dall’amministrazione; a progetto quasi finito ancora siamo in attesa che la questione si discuta in Consiglio Comunale.
Rispondendo alle esigenze dei tanti “Figli di Procida” costretti, per motivi di lavoro, studio o altro ad allontanarsi dalla propria isola, abbiamo chiesto di non applicare, per non farsi sentire “forestieri” nella loro terra, la tassa di sbarco. Per fortuna che, dopo cinque anni di rifiuti incomprensibili “per spirito di patata”, con l’arrivo della scadenza elettorale, il cuore di pietra dell’Amministrazione sembra essersi scioltoanche se tale provvedimento poteva essere preso già da tempo. Detto questo risultato raggiunto!
A differenza di altri che, dai banchi della minoranza consiliare, sono passati alla “storia” per fare la lotta al “Totem della Pace”, perché storpiava le bellezze del luogo, ed oggi che governano consentono l’installazione, a pochi metri, di un “chiosco” commerciale, comunemente detto “ambulante a posto fisso”, oppure che hanno illuso migliaia di cittadini con pratiche di rimborso IVA sulla tassa rifiuti, ma in cinque anni di governo dell’isola mai hanno provveduto a rimborsare un solo euro, abbiamo cercato di orientarci su problematiche concrete e siamo soddisfatti che molte nostre battaglie, con fatica, hanno raggiunto il risultato.
Troppo poco? Forse. Noi, comunque, non abbiamo rimpianti! Chi vuole vedere uno scarso impegno della minoranza consigliare di “Per Procida” mente sapendo di mentire in quanto davanti agli atti le chiacchiere contano poco o nulla.
Abbiamo fatto la nostra parte di controlli e di proposte e, a differenza dei tanti “leoni da tastiera” e dei “distributori di odio a buon mercato”, che la mattina si lamentano raccontando “pesta e corna” degli attuali amministratori e la sera si immortalano in selfie con questo o quello tessendone le lodi, le critiche fatte a favore di “like” non ci riguardano affatto. Siamo consapevoli di aver lavorato per il bene comune. Si potrà essere d’accordo o meno ma lezioni, da parte di chi usa la sola denigrazione come strumento di propaganda politica, la restituiamo ai mittenti con gli interessi. Se poi alle prossime elezioni comunali le liste saranno tre, quattro o cinque bene vengano la concorrenza aumenta la scelta dei cittadini.
*Commissario di Forza Italia per l’isola di Procida