IL PUNTO Alluvione, quella richiesta che fa male

DI VITALE PITONE
Alluvione 26 novembre 2022.
La richiesta di archiviazione da parte dei PM della Procura lascia a dir poco l’amaro in bocca e stupisce. La tragedia ha comportato la criminalizzazione dell’isola, ha irrigidito i percorsi di normalizzazione urbanistica e ha prodotto la deportazione di centinaia di cittadini. La scelta di dire che tutto questo è stato frutto di un destino cinico e baro offende le vittime nostri concittadini e la dignità di noi tutti ischitani che siamo stati ingiustamente accusati di aver devastato il nostro territorio mentre sono stati gli enti sovrordinati (provincia e regione) ad aver omesso qualsivoglia attività manutentiva del patrimonio boschivo. Ci si chiede come sia possibile che tutto ciò non sia emerso dalle indagini.
Visto che, a mio modesto parere i responsabili possono essere individuati ! Il consiglio che voglio dare anche ai parenti delle vittime con i loro legali e periti di parte è quello di andare a cercare a ritroso gli appalti concessi (e ci sono ) a ditte e professionisti da parte della Regione Campania (organo preposto alla salvaguardia del dissesto idrogeologico), gli incarichi che la Regione in modo particolare ha concesso ai vari professionisti che avevano l’obbligo di: Progettazione, direzione dei lavori, coordinamento ecc. cosa hanno prodotto negli anni passati e anche dopo la frana del 2009 dove ricordiamo anche la perdita umana della nostra giovane concittadina Anna De Felice? Il risultato della decisione di archiviazione secondo me è stato deciso in virtù della perizia inoltrata ai Giudici dal CTU che, va smontata con le giuste controdeduzioni. L’incapacità di individuare responsabili crea le condizioni perché eventi come questi si ripetono. In ultimo voglio ricordare le vittime innocenti di questo disastro, abbracciando tutti i famigliari. Il mio augurio e che venga fatta giustizia, ma quella Vera!