IL PUNTO La notte e quella necessità di voltare pagina

DI ANTIMO PUCA

Amministrare una comunità significa ascoltare tutti e fare scelte, anche impopolari. Se in un Comune non si assumono le decisioni importanti e difficili, insorgono problemi e non si permette lo sviluppo economico che potrebbe essere generato da centri di ricerca, imprese, artigiani e società civile. Il consenso nasce dalla credibilità, che viene generata dai risultati, quindi dalle decisioni prese. L’impegno della classe dirigente è di traghettare la Comunità verso un sistema stabile ed economicamente sicuro, e il dovere di assolvere questo compito nonostante alcune scelte possano risultare impopolari.

La notte è di tutti. Non è uno slogan, ma è Il Principio che il nostro Sindaco sceglie di far valere nel nostro Comune. La presenza nelle strade nelle ore notturne di consistenti flussi di giovani ischitani e in arrivo dai Comuni vicini, insieme a quella dei tanti giovani turisti che in questo periodo scelgono di trascorrere le loro vacanze in isola, non può contrastare o impedire il diritto al riposo e alla quiete nelle ore notturne dei residenti del centro storico e delle aree del centro più interessate dalla cosiddetta “movida”. Questa decisione è frutto di una scelta politica e dell’idea che ci sono dei limiti che è necessario imporre alle legittime attività di svago, divertimento, relax in un Comune come il nostro. È frutto dell’ascolto di decine di segnalazioni, lettere, incontri, racconti, conversazioni con i residenti delle zone interessate. Portatori di diritti e di legittime rivendicazioni che la amministrazione del Comune di Ischia non può ignorare. È estate! Divertiamoci  e lavoriamo insieme per la crescita dell’economia locale. Ma non dimentichiamoci che la notte è di tutti. La mia convinzione è che un buon governo si misura dalla capacità di guardare il Comune proiettato nel futuro, oltre il limitato orizzonte di un singolo mandato politico. La nostra economia si è indebolita a causa dell’irresponsabilità di alcuni e per l’incapacità di saper compiere scelte sicuramente difficili, ma necessarie. Da questo momento è indispensabile tracciare un nuovo cammino. È doveroso assumere oggi, come Comunità, come società coesa e non individualista, e come amministratori, un nuovo atteggiamento: è tempo di parlare di cose reali, di problematiche economiche che toccheranno tutti noi per scrollarci di dosso la polvere e rialzarci.

La decisione impopolare ma necessaria di cessare musiche, rumori e baccani di ogni sorta a mezzanotte rappresenta il tramonto di un ciclo politico fondato sulla illusoria convinzione che  “la crisi passerà e noi saremo più ricchi di prima”, e solca l’inizio di un percorso lucido e razionale, incentrato sul ridimensionamento di tutta la spesa corrente. Il tutto sembra tramutarsi in una ulteriore condizione politica sfavorevole, perché ci fa correre il serio rischio di vedere inevase, ancora una volta, esplicite richieste di chi vive e lavora a pieno di notte. Mentre abbiamo finalmente l’opportunità di ripartire dalle nostre radici politiche che animano la visione di una società improntata su una visione turistica scelta e di avanguardia fondata, soprattutto, sul senso civico alla cui base c’è il rispetto per il turista che vuole riposare, per i lavoratori che ogni mattina si alzano alle cinque e per i residenti nelle zone clou ed affinché Ischia ritorni a splendere quale  luogo turistico di prima classe come ai tempi dell’amato sindaco Telese che meriterebbe quantomeno un monumento alla imperitura memoria. Ciò non vuole essere un trasformare Ischia in “ un isola di vecchi” (questo assume il sapore di puro populismo divulgato) ma, anzi, indirizzarla ad un più dignitoso decoro urbano e quindi ad una fruizione turistica eccellente che sceglie Ischia anche per questo! 

Saremo obbligati ad effettuare un cambio di passo. Non sarà facile, ma sarà comunque doveroso. C’è da fare un elogio al sindaco Enzo Ferrandino che, assumendosi la responsabilità di tutto quello che potrebbe succedere, si immette sulla scia del sindaco Telese per cui “Ischia deve essere bella, pulita e silenziosa”. Un amministratore pubblico deve avere il coraggio di prendere decisioni che possono essere indigeste, che possono creare altri problemi; però, talvolta, questo vuol dire iniziare un lavoro improntato sul senso civico e sul rispetto per tutti.

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