IL PUNTO Lubrano: «Credo che la sospensione dei campionati sarà prorogata»

Purtroppo pur non volendo e cercando di distogliere l’attenzione, pensare ad altro è inevitabile non parlare di coronavirus, che oramai ci ha letteralmente investiti e non solo per quelli che sono i contagi, le vittime e soprattutto mentalmente forse impauriti, ma anche per quel che concerne la vita di tuti i giorni e il rimbalzo inevitabile che si sta accusando in tutti i settori, non meno quello dello sport.

Di questo e altro ne abbiamo parlato con uno dei dirigenti del Procida, l’ex tecnico Biagio Lubrano.

Prima di addentrarci in quello che è lo stop del campionato e l’inevitabile questione coronavirus che ha ovviamente investito anche lo sport di ogni grado e disciplina, facciamo il punto di quella che è la situazione delle varie squadre isolane, tra Eccellenza e Promozione…

«Partendo dall’Eccellenza, c’è da dire che il Real Forio naviga sempre in una posizione di bassa classifica. Se finisse adesso il campionato sarebbe retrocesso senza nemmeno disputare i playout, mentre per quel che riguarda il Barano, possiamo dire che ha rialzato un po’ la testa e anche l’ultima partita che ha perso a Pomigliano, l’ha persa comunque alla fine, quindi al momento sembra che abbia ritrovato la giusta strada e forse questa sospensione non ci voleva proprio perché la squadra stava facendo bene, aveva trovato un certo equilibrio – prosegue – Per quanto riguarda invece le squadre di Promozione, Ischia e Pianura navigano a livello solitario.

L’Ischia indubbiamente si è dovuta accontentare di un pareggio in terra Puteolana, un pareggio che non cambia nulla anche se il Pianura l’ha raggiunto, ma sia all’Ischia che a Pianura basta fare ancora pochi punti per avere la matematica certezza di fare il salto di qualità. In merito al Procida, quando una stagione inizia con delle caratteristiche negative è normale che poi durante l’anno le difficoltà le avverti e ne senti il peso e così alterni partite disputate ottimamente e altre invece che non ti aspetti che le giochi malissimo. E’ capitato nell’ultima in casa con il San Sebastiano dove tutti pensavamo di fare un sol boccone, ma poi le loro forti motivazioni e un po’ di fortuna ha fatto sì che ancor una volta ci siamo fatti infilare tra le nostre mura. Dispiace, però io sono del parere che se non ci fossero state nel nostro girone due squadre come l’Ischia e il Pianura e nonostante non avessimo il campo, potevamo lottare punto a punto sia con il Sant’Antonio che con l’Ottaviano che poi ci precedono in classifica».

Cosa comporterà secondo lei questo stop forzato a causa del Coronavirus?

«I campionati si avviavano alla fine poi è arrivato il Coronavirus che sta stravolgendo la vita di tutti noi, per il semplice motivo che non si riesce a capire il grado d’importanza e pericolosità di questa situazione. C’è un clima di incertezza che ha portato a fermare anche lo sport dilettantistico, non so a cosa serva questa settimana solo di stop, forse sarebbe stato meglio giocare senza spettatori, a porte chiuse. Credo in tutta sincerità che prorogheranno il tutto. Per adesso si naviga a vista, è un ambasce generale. C’è un po’ troppo fermento in giro e se è vero che il picco ancora deve arrivare, forse è il caso di prendere anche qualche soluzione un po’ più drastica.

Si è ipotizzato che alcune partite di serie A così come la coppa si giocheranno a fine maggio, quando sappiamo tutti che le stagioni calcistiche si chiudono il 30 giugno e quest’anno ci sono anche gli europei quindi sarà davvero difficile comprendere come si risolverà il tutto. Credo che se si fosse deciso sin dall’inizio di giocare a porte chiuse, magari questo problema l’avremo risolto».