IL PUNTO Se la sanità è in rianimazione

DI GIUSEPPE AMALFITANO
Gentile Direttore, la Sanità (e non solo in Italia!) è ammalata , anzi è molto grave e sta in Rianimazione e quindi può salvarsi oppure no. Eppure essa è una ruota indispensabile (assieme alla Giustizia e al Lavoro e all’Istruzione ) perché ogni Società possa sopravvivere e migliorare. E’ figlia della Politica che spesso se ne serve per i suoi fini poiché nella Sanità possono essere versati moltissimi soldi senza che qualcuno possa opporsi perché certo non si può risparmiare proprio sulla salute e sulle necessità di chi soffre e perciò vengono riversati nella Sanità ingenti capitali che però non bastano mai perché gli ammalati sono tanti e le malattie devono essere combattute con armi sempre più efficaci ma anche costosissime. Ma poi basta un semplice virus come il Covid a sconvolgere tutto e tutte le armi che abbiamo si rivelano inadatte e quindi c’è bisogno di altre armi e di più soldi e di più soldati.
Ma quando si è in guerra bisogna essere disposti anche a qualche sacrificio e a rinunciare a tanti privilegi e comodità e infatti le poche risorse economiche devono essere indirizzate nel modo giusto e non si possono sperperare. E anch’io sono stato per tutta la vita fra i soldati (medico convenzionato sul Territorio e anche dipendente in Ospedale) che cercano di difendere al meglio i nostri ammalati ( e spesso fra questi ci sono stato anch’io per gravi problemi familiari e con una figlia che è stata ricoverata per 5 volte in Rianimazione!) ebbene credo che bisogna fare delle scelte perché dare “tutto a tutti” è diventato impossibile e bisogna cambiare registro e in fretta. Quei pochi medici che abbiamo la fortuna di avere ( e che vengono insultati e aggrediti e denunciati e perciò tutti i ragazzi vogliono diventare calciatori o tennisti o cantanti e così diventare ricchi e famosi in breve tempo!) devono essere meglio organizzati e coordinati. Nelle Case della Salute che si stanno faticosamente preparando, i giovani Medici assunti dovrebbero essere tutti dipendenti e non convenzionati e questo primo gradino è il più difficile perché molte Organizzazioni Sindacali verrebbero a perdere tanti iscritti e quindi vedrebbero scemare il loro potere e addirittura la loro stessa sopravvivenza. E le Case della Salute così ben organizzate e ottimizzate (con infermieri e personale di segreteria che provvedono a trascrivere le ricette e fornire subito i farmaci necessari per una prima assistenza!) potrebbero davvero migliorare la Medicina del Territorio e quindi essere un filtro efficace e necessario per svuotare finalmente i Pronto Soccorso che dovrebbero curare quindi solo gli ammalati gravi o gravissimi e non essere intasati da tanti bisognosi solo di controllare la pressione arteriosa!
I Pediatri dovrebbero essere concentrati solo negli Ospedali e i Medici delle Case della Salute potrebbero assistere anche i bambini (il difficile e complesso esame di Pediatria lo fanno tutti i Medici!) e diagnosticare e curare una semplice influenza o un mal di gola credo che sia nelle loro capacità. E infine i vecchi di 80 anni ( e mi sto dando la zappa sui piedi perché anch’io ho ormai 80 anni!) dovrebbero essere curati solo da medici anziani prossimi alla pensione e quindi più esperti dei tanti malanni della vecchiaia e così evitare TAC e Risonanze Magnetiche inutili e che spesso vengono richieste “a scopo difensivo” per evitare denunce che spesso vengono fatte solo a scopo di risarcimento economico. Concludo questa lettera esponendo queste mie idee, ma senza la presunzione che questa sia la sola possibilità di salvare questa nostra Sanità in Rianimazione e certamente spero che ci saranno tante altre idee e proposte che sarò ben lieto di leggere e modificare così le mie convinzioni.
