CULTURA & SOCIETA'

IL RICONOSCIMENTO Due spicchi per la Qvinto Resturant di Ivano Veccia nella guida alle Pizzerie d’Italia Gambero Rosso

«Onestamente sembra una recensione da Tre Spicchi ma abbiamo confermato anche quest’anno i due. Un po’ delusi perché con i ragazzi ci aspettavamo i tre, visto il grande lavoro che stiamo facendo. Ma va bene lo stesso siamo comunque orgogliosi della bella recensione». Così il pizzaiolo ischitano Ivano Veccia ha commentato l’ottava Guida alle Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso che ha assegnato due spicchi alla pizzeria Qvinto Resturant di Roma la cui pizzeria è guidata, appunto, da Veccia.

Nella guida di Gambero Rosso ci i migliori tra i 650 indirizzi che ha mappato in tutta Italia: li ha distinti come sempre in base al grado di eccellenza – contrassegnandoli con una, due o tre Spicchi e Rotelle (il massimo, per i 93, appunto). Il risultato è una guida come sempre eterogenea, che anche quest’anno racconta come si evolve il mondo della pizza, e tutte le sfumature del piatto italiano più amato. Così, anche sfogliando la lista dei migliori, si scopre che insieme a nomi storici come quello di Francesco Martucci de I Masanielli di Caserta (appena salito in vetta alla classifica delle pizze migliori del mondo di 50 Top Pizza), Franco Pepe di Pepe in Grani di Caiazzo (Caserta) (vincitore lo scorso anno, anche per il Gambero), o Gabriele Bonci per la pizza al taglio, si fanno spazio tante novità con 14 nuovi ingressi tra i Tre Spicchi. Esempi? Angelo Rumolo con Le Grotticelle a Caggiano (SA), Diego Vitagliano con 10 Diego Vitagliano a Napoli e Pozzuoli, ma anche Forno Brisa a Bologna per le Tre Rotelle.

La Campania resta al vertice con 19 locali premiati, seguita dalla Toscana con 18, Lazio con 17, Veneto con 8; Piemonte con 7; Lombardia con 6; Sicilia con 4; Abruzzo, Sardegna, ed Emilia – Romagna con 3; Liguria, Basilicata, Marche, Friuli-Venezia Giulia e Calabria con 1. Il meccanismo di selezione resta sempre lo stesso: le 650 pizzerie della guida anche per il 2021 sono il frutto di un anno di ricerche di ispettori che hanno assaggiato e hanno dato un voto alle pizzerie in base a lievitazione, farine, materia prima e cottura. In base ai loro punteggi sono stati decretati i 93 migliori – ovvero i Tre Spicchi divisi tra le categorie «pizza napoletana» (39 premiati), «italiana» (la pizza nelle varianti regionali, 20 premiati) e «pizza degustazione» (con ingredienti gourmet 26 premiati), e 8 le Tre Rotelle (il massimo per chi propone la pizza in teglia) – il resto degli indirizzi presenti contrassegnati con uno o due Spicchi e Rotelle.

La recensione di Gambero Rosso per Ivano Veccia

«È stata una fortuna per i romani che Ivano Veccia abbia lasciato Ischia e abbia deciso di sfornare le sue tonde proprio qui, in questo spazio enorme e ben curato in una zona che di qualità ne aveva un gran bisogno. Il locale è grade con un giardino ben curato tutto intorno, si può mangiare da un menu di cucina ben strutturato o scegliere le pizze di Veccia, che lasceranno un ricordo delicato e piacevolissimo della tradizione campana. Il disco profuma di buono, la pasta è incredibilmente scioglievole, i condimenti ben dosati, anche negli accostamenti più accesi. Ci sono le classiche (la Marinara è di una bontà disarmante), le Speciali (da provare Anna Savio messa a punto con lo chef Nino di Costanzo che celebra tutti i profumi e i saporidi Ischia in onore della mamma di Ivano), e le Stagionali che si nutrono di ciò che offre tempo e mercato. In chiusura c’è un bel lavoro sulle pizze dolci, che si può apprezzare in inverno con la rivisitazione dello strudel napoletano su pizza e in estate con la Ficata con base di crema e caramello e farcita con fichi, mandorle e germogli di basilico greco. Ottimi i fritti per aprire le danze e una buona carta per bere».

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