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Il ricordo – Chiara, il tuo sorriso non morirà mai

Tu Chiara non muori. Non puoi morire. Continui a vivere nel cuore dei tuoi splendidi genitori e dei tuoi amici eccezionali che ti hanno circondato di un amore speciale, vivido, vero. Tu dunque sei tra noi e lo sarai sempre perché ottima studentessa del Liceo, ti sei dimostrata nel tempo che hai vissuto, piuttosto una maestra; in grado di impartire lezioni per la più ardua e talora amara scuola della vita. Il tuo viso luminoso, i tuoi lineamenti belli e la tua inarrestabile, inossidabile, potente forza di volontà insieme a una intelligenza curiosa e volitiva hanno fatto di te un vero leader cercato, seguito, coccolato e ammirato da ragazze e ragazzi.

La compostezza dei tuoi compagni di classe durante le esequie, la sovrumana forza della tua famiglia di fronte al dolore della tua ascesa al cielo, la commozione generale che ha pervaso una intera comunità sono il frutto di queste tue qualità. Sapevi amare gli altri e venivi ricambiata con una passione intensa e sentita. Oggi nessuno ha voluto piegarsi alla crudeltà della morte, ma tutti hanno voluto donarti altro amore, colori, musica, palloni, sorrisi sfumati per nascondere il pianto a dirotto che per due giorni tutti noi abbiamo versato pensando a Te, magari persino senza conoscerti eppure condividendo la tua lotta strenua e santa per vivere. Ti guardavamo percorrere, serena e felice insieme agli amichetti la strada sotto casa tua dove giovani studenti stasera con la pulizia della loro età hanno saputo scrivere una lettera meravigliosa, affissa come un manifesto ideale e nella quale ti hanno detto grazie per quanto hai dato loro in sapienza e bontà e hanno promesso che non ti dimenticheranno mai. Come non ti dimenticheremo noi. Perché tu non ci lasci, sei e resti qui, con loro, con i tuoi cari, con noi. Certo nei cuori e nel ricordo ma questo sarebbe poco, tu resti soprattutto in Spirito e cammini finalmente libera e veloce al nostro fianco, tu corri con noi libera da ogni vincolo e freno, tu come un angelo santo guidi i nostri passi e orienti il nostro passaggio.

Quando i palloncini lasciati salire alle nuvole hanno colorato il cielo davanti a Te che uscivi dalla chiesa di San Pietro e qualcuno ha avviato il registratore con una canzone a te cara, si è celebrata infatti la morte della morte.

La morte è stata vinta dall’amore per Te dei giovani di Ischia. La morte è stata vinta dalla vita immortale che hai cominciato a vivere.

Carissima Chiara, l’albero illuminato di rosso nella piazzetta dove abbiamo salutato solo la tua parte materiale segnala questa salda verità, lo spirito non muore ma sta nelle cose e nei pensieri come vita ideale e più autentica e nobile.

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Scusa se ti abbiamo dedicato questo inchiostro mentre tu hai gli occhi dell’anima rivolti a Dio ma

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Tu non sei solo la figlia di mamma e papà, tu sei anche figlia nostra. Sei stata una ragazza esemplare. Ti sei fatta beffa del destino, hai reagito ai problemi raddoppiando l’energia, l’entusiasmo, elaborando progetti e speranze. Don Agostino che ha celebrato la funzione religiosa per te si è commosso perché tu sei stata un Cristo dei nostri tempi, bloccata nella dimensione della sofferenza ma dal cuore grandioso, dall’intelligenza rapida, dal magnetismo irresistibile. Anche Tu come il Maestro, forse in un lampo di timore hai urlato in silenzio “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato” per poi incontrare subito dopo la Luce Suprema del Paradiso senza più patimenti e dolore con la pace della tua assoluta purezza e portando il calice della tua passione accolta dagli angeli e dalla Stella del Mattino. Sarebbe bello che nel tuo nome nascesse un’arca per evitare che i giovani vengano sommersi dalla marea della disperazione e del nichilismo. Il tuo sorriso è stato bello come il sole.

 

(Ve.LA)

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