Il settore del turismo tra presente e futuro
All’Istituto Telese si è tenuto un interessante incontro aperto al pubblico dal titolo “Il lavoro nel settore turistico: impieghi tradizionali e professionalità emergenti” con un relatore d’eccezione, il Prof. Mariorosario Lamberti dell’Università Federico II.
In un mondo in continua evoluzione è necessario che anche l’isola d’Ischia, così come tanti altri luoghi del nostro paese, resti al passo coi tempi. Il settore turistico, di conseguenza, deve trovare un giusto bilanciamento tra la tradizione e l’innovazione. Di questo e di tanto altro si è parlato in un focus all’Istituto Telese che ha visto la partecipazioni di studenti e studentesse. Ospite d’eccezione il Prof. Mariorosario Lamberti, Docente di Diritto del Lavoro presso l’Università Federico II di Napoli. L’evento, teso ad approfondire le dinamiche del settore turistico, esplorando sia gli impieghi tradizionali che le nuove professionalità emergenti, è cominciato con i saluti di Mario Sironi (Dirigente del Telese) e della Prof.ssa Maria Messina (Coordinatrice del progetto). Entrambi hanno sottolineato l’importanza di incontri come questo perché rappresentano un momento di formazione per i ragazzi e le ragazze dell’istituto. Subito dopo ha preso la parola il Prof. Lamberti che ha sottolineato come Ischia sia ancora una meta per tanti turisti e come il binomio turismo-lavoro debba rinnovarsi: «Da diversi decenni il turismo, come si sa, è il settore trainante dell’economia isolana, ma nel corso di tutto questo tempo il mercato e l’offerta sono cambiati. Gli anni d’oro della seconda metà del secolo scorso sono stati importanti per definire Ischia come una meta di grande prestigio che, ancora oggi, attrae tante persone, pronte a scoprire le bellezze del territorio. I ragazzi e le ragazze dell’Istituto Telese sono alla base di questo comparto perché molti di loro sono pronti a entrare nel mondo del lavoro, anche se oggi il mercato richiede sempre più figure professionali. Lo scopo dell’incontro è quello di dare più informazioni possibili agli studenti e alle studentesse circa le competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro, restando però con un occhio al passato e alle tradizioni del territorio». Ha proseguito parlando delle nuove professioni del turismo secondo un recente rapporto intitolato “Viaggio nel turismo del prossimo decennio” stilato da RandstadResearch, il centro di ricerca sul lavoro promosso da Randstad: «Oggi è necessario scommettere sulla formazione di figure qualificate e la scuola in questo senso è fondamentale per dare alle nuove generazioni gli strumenti adeguati. Alcuni studi recenti, alla luce di fenomeni che ci vedono non solo come operatori del settore ma anche come fruitori, hanno evidenziato che nel comparto turistico c’è un’esigenza di rinnovamento. Accanto alle nuove professioni, ci sono quelle tradizionali che inevitabilmente dovranno aggiornarsi alle nuove tecnologie ed essere improntate a un turismo sempre più sostenibile. Tra i nuovi profili, invece, ce ne sono una decina che sono stati individuati da un rapporto della RandstadResearch. Al centro, soprattutto la gestione delle esperienze, dimensione sempre più nevralgica delle proposte di viaggio, da quelle sostenibili e legate al benessere a quelle in grado di integrare leisure e business fino alla prospettiva futuristica dei viaggi spaziali. Abbiamo, ad esempio, il destination manager, ovvero un agente di viaggio che sviluppa strategie innovative per promuovere le destinazioni turistiche utilizzando tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata. Dovrà concentrarsi sempre di più sulla sostenibilità ambientale e sociale, collaborando con le comunità locali e adottando pratiche di turismo responsabile. C’è poi il gestore di glamping che svilupperà esperienze open air uniche e innovative che integrino lusso, sostenibilità e connessione con la natura, utilizzando tecnologie avanzate e materiali eco-friendly. Collaborerà con designer e architetti per creare le sistemazioni e individuare i luoghi, adattandosi alle tendenze emergenti nel turismo esperienziale e sostenibile. O, ancora, l’agente di turismo olfattivo che creerà esperienze di viaggio multisensoriali, focalizzandosi sull’uso degli odori per arricchire e personalizzare l’esperienza. Progetterà itinerari che includono visite a luoghi che offrono profumi unici, come giardini, mercati delle spezie o laboratori di profumeria.Queste sono solo alcune figure che potrebbero prendere piede nel settore turistico del domani, ma ce ne sono ancora altre come il gestore di centri per workation, il consulente di viaggi virtuali o, addirittura, il gestore di viaggi spaziali, figura non così lontana se pensiamo ai giorni nostri». A margine dell’incontro il Prof. Mariorosario Lamberti ha parlato anche dell’impatto che l’intelligenza artificiale avrà nel futuro prossimo e dell’overtourism, fenomeno quanto mai attuale: «L’intelligenza artificiale è già una realtà concreta e nei prossimi anni sarà ancora più presente nella nostra vita quotidiana. A livello lavorativo essa verrà messa al servizio delle nuove professionalità nell’ambito delle strutture ricettive. La sfida, però, sarà quella di far convivere la realtà virtuale con quella che ci circonda senza che l’intelligenza artificiale prenda il sopravvento. Per quanto concerne l’overtourism, fenomeno socio-economico degli ultimi anni, mi sento di dire che è un problema concreto perché sta determinando lo svuotamento dei centri storici delle città a favore di un turismo sempre più di massa e dai numeri incontrollabili. Questo può comportare effetti negativi sulla sicurezza, ma anche sulla vivibilità dei residenti che, pian piano, vedono una diminuzione dei servizi e una trasformazione dei luoghi storici in bed and breakfast, case vacanza, garage». L’incontro, tenutosi in un clima di grande compostezza, si è concluso con un breve dibattito in cui gli alunni e le persone del pubblico hanno posto domande e perplessità al relatore.