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Il sindaco BiancaGiosi e i sette consiglieri “nani”

 

ISCHIA – Ve lo chiediamo in premessa: perdonateci. Perché la testa ogni tanto capita a tutti che non funzioni e chi scrive certamente non costituisce eccezione alla regola, tutt’altro. E così, in una fase in cui ad Ischia ci si prepara alle elezioni amministrative in programma nella primavera del prossimo anno, abbiamo voluto fare il punto della situazione, guardando all’attuale maggioranza, facendo il verso ad una delle favole più belle ed apprezzate di tutti i tempi. Parliamo di Biancaneve e i sette nani, un’incantevole creazione dei fratelli Grimm che tra l’altro nel 1937 fu anche il primo film di animazione prodotto negli Stati Uniti. Noi abbiamo voluto ribattezzarla come Biancagiosi e i sette nani, laddove Biancaneve sarebbe la padrona di casa, ossia il sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino, e i sette nani coloro che andavano gioiosamente a lavorare ogni mattina affidando a lei il compito di rassettare la casa e preparare da mangiare.

BiancaGiosi, naturalmente, aveva una strega cattiva che la voleva morta e un principe azzurro di cui alla fine si innamora, ma di questo parleremo di qui a breve. In realtà dobbiamo, volendo scherzarci su, domandarci chi sono i sette nani e soprattutto quali consiglieri comunali potrebbero recitare e rivestire il loro ruolo se interpretassero la favola. Partiamo da Pisolo: è il nano dormiglione, ha un sonno perenne, che lo accompagna sempre e dovunque per tutta la giornata. Spesso è tormentato da una mosca, che gli dà fastidio, ma la notte dorme insieme con lui. I soliti cattivoni lo associano all’attuale vicesindaco Enzo Ferrandino, che sembra dormire di un sonno profondo senza rendersi conto che il suo sindaco lo sta portando a “sperdere” per “vicoli e vicarielli”, facendolo illudere di una candidatura a sindaco che evidentemente non ci sarà mai. L’accostamento con il sonno perenne, nello specifico, al netto di ogni maliziosa battuta è francamente inevitabile. Nessun dubbio invece sul consigliere comunale cui affidare il ruolo del nano Cucciolo: questi è l’unico che non parla, essendo muto, ed è anche il più pasticcione del gruppo. Un identikit che sembra calzare alla perfezione per Luca Montagna il quale non solo in quattordici anni nell’assise consiliare non ha mai proferito una parola diverse dal “presente” nel momento dell’appello e dal “sì” al momento delle votazioni ma che pasticcione lo è stato per davvero: le sue uscite pubbliche sul social network su sperma, orgasmi e affini certamente restano “chicche” da tramandare ai posteri.

Siamo al terzo nano ed anche qui la scelta arriva facile, non c’è nemmeno da discuterne. Parliamo di Brontolo,  che secondo la descrizione del personaggio ha un aspetto scontroso e irascibile, anche se in alcune occasioni viene mostrato un suo lato più sensibile, ad esempio quando viene baciato da Biancaneve. Pensateci bene, sembra di parlare di Ottorino Mattera, l’unico consigliere comunale in possesso di deleghe, pronto a lamentarsi ed a storcere il muso se non viene accontentato ogni qualvolta fa delle richieste al sindaco (e negli ultimi anni ne ha formulate a iosa) ma poi pronto a diventare docile come un agnellino e dolce come un gatto che fa le fusa appena viene accontentato. Siamo onesti, il parallelo c’è davvero tutto. E passiamo al quarto, e cioè Dotto: è storicamente il nano più saggio di tutti (si potrebbe indicare come il capo). Quando è nervoso sbaglia a parlare e scambia le vocali tra le parole. Ma, soprattutto, quando i nani sono in disaccordo tra di loro è quello che tenta sempre una soluzione che vada bene per tutti. Un ritratto, questo, che può rappresentare il vestito su misura per l’attuale assessore Paolo Ferrandino, al quale almeno sulla carta la saggezza certamente non fa difetto, dal momento che quantomeno per militanza politica ha una longevità da fare invidia forse soltanto a Giovanni Democrazia Sorrentino.

E siamo arrivati a Mammolo, che come ricorderanno gli appassionati di favole ha un’estrema timidezza, che lo caratterizza (al punto tale da arrossire in moltissime occasioni) ed è anche molto pauroso. Questo nano potrebbe essere interpretato da Luigi Di Vaia, che ormai va raccontando ad ogni latitudine e longitudine che il candidato a sindaco deve essere Enzo Ferrandino e che la cosa non è assolutamente oggetto di discussione, ma poi quando si tratta di dirlo in faccia a Biancagiosi ci pensa su due volte per paura di beccarsi qualche sculacciata. A proposito, quasi ci dimenticavamo di un altro nano e cioè di Gongolo, che ha un’innata allegria,  un’espressione dalla quale traspare sempre una grande felicità. Se non fosse per quel particolare curioso (è l’unico dei nani ad avere le sopracciglia bianche, il che fa dedurre che sia il più anziano della compagnia), ci troveremmo davanti all’identikit perfetto di Luca Spignese, il quale è dapprima entrato in consiglio comunale da ripescato e poi è riuscito pian piano a ritagliarsi uno spazio da protagonista grazie anche al gemellaggio con Ottorino Mattera e che quindi potenzialmente motivi per sorridere ne ha certamente parecchi, visti gli “sfizi” che si è tolto pure con qualche collega di maggioranza con cui il feeling non è al massimo, per usare un eufemismo. Ne resta uno, signori, ebbene sì. Parliamo di Eolo, chiamato così almeno nella versione italiana come il Dio greco dei venti che porta tale nome perché è il nano caratterizzato dalla sua allergia, ed il suo starnuto è capace di spazzare via oggetti e persone. Se vogliamo, con tutto il rispetto per la quota rosa, un pò quello che ha fatto Carmen Criscuolo, che a furia di starnutire e di spazzar via questo e quello, è riuscito a ricavarsi un bello spazio all’interno della maggioranza: alla faccia, detto per inciso, di chi parlava di una meteora o poco più.

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GLI ALTRI PERSONAGGI – 1

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La strega cattiva tra Gianluca Trani e Carmine Bernardo

Nella favola dei fratelli Grimm la vita nella casetta dove vivono Biancagiosi e i sette nani scorre tranquilla fino a quando la regina cattiva, grazie allo specchio fatato, scopre che la ragazza è viva e in salute. Travestitasi da vecchia venditrice, allora, si presenta alla casa dei nani e cerca per due volte di uccidere Biancaneve, prima stringendole una cintura in vita fino a toglierle il respiro, poi facendole passare tra i capelli un pettine avvelenato. In entrambi i casi la giovane sviene, ma viene salvata dall’intervento dei nani, che riescono a farle riprendere i sensi, ammonendola ogni volta di non far entrare nessuno in casa in loro assenza. A questo punto la regina, travestita da vecchia contadina e venditrice di frutta, si avvia per la terza volta verso la casa dei nani con l’obiettivo di far assaggiare a Biancaneve una mela avvelenata per metà. Per convincere Biancaneve ad accettare almeno una mela in dono la taglia in due e assaggia la metà che non era avvelenata. Biancaneve, al primo morso della parte avvelenata, cade in uno stato di morte apparente da cui nessuno degli sforzi compiuti dai nani riesce a svegliarla. Gli stessi nani, convinti che sia morta, la pongono in una bara di cristallo e la sistemano sulla cima di una collina in mezzo al bosco.

Insomma, nessun dubbio su coloro che attualmente potrebbero ambire a recitare il ruolo di strega. Da una parte c’è il presidente del consiglio comunale, Gianluca Trani, che ormai si è posto in competizione con l’attuale maggioranza dalla quale è fuoriuscito da tempo. Ma, non ce ne voglia nessuno, sul podio finisce senza dubbio l’esponente di minoranza Carmine Bernardo, che di polpette avvelenate a Biancagiosi ha provato a farne ingoiare più di una…

GLI ALTRI PERSONAGGI – 2

Il principe azzurro? Ovviamente Domenico De Siano…

Una volta morta a causa della mela avvelenata, per molto tempo Biancaneve resta vegliata dai nani finché un giorno non viene notata da un principe che passava di lì a cavallo. Il principe vorrebbe portarla nel suo castello per poterla ammirare e onorare per tutti i giorni della sua vita. Dopo molte insistenze i nani, impietositi dai sentimenti del giovane, acconsentono alla sua richiesta. A un certo punto uno dei servitori del principe, arrivati per trasportare la bara al castello, inciampa in una radice sporgente e fa cadere la bara giù per il fianco della collina. Durante la caduta, dalla bocca di Biancaneve esce il boccone di mela avvelenato, e così la ragazza si risveglia. Biancaneve s’innamora subito del principe e vengono organizzate le nozze. Beh, qui il gioco è fin troppo facile: in virtù del caularone, troppo facile immaginare che il ruolo del principe possa rivestirlo soltanto il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Domenico De Siano. Questo primato, proprio non glielo toglie nessuno…

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