LE OPINIONI

IL SINDACO DI CASAMICCIOLA TERME Gb Castagna: «Festa ma anche preghiera per chi convive con la guerra»

Cari cittadini di Casamicciola, nel formularvi i più sinceri auguri di buona Pasqua non posso non soffermarmi inizialmente su questa sorta di ritorno alla normalità che sembra caratterizzare il periodo festivo dopo due lunghi e sofferti anni a causa della pandemia. Un nemico invisibile che sta allentando la presa ma di fronte al quale – e rinnovo il mio appello anche in questa circostanza – non dobbiamo abbassare la guardia. Ma immagino che anche per voi abbia rappresentato e rappresenterà un’emozione ed una carezza al cuore godersi alcuni momenti della Pasqua che appartengono alla nostra storia ed alla nostra tradizione: la Madonna della Notte in Processione, la Rappresentazione della Resurrezione di Gesu Cristo che torna a Piazza Marina per la gioia di residenti e turisti e, mi sia consentito, anche il suono delle campane al Maio, laddove le cicatrici del 21 agosto 2017 sono ancora visibili. Un fatto simbolico, è indubbio, ma in quel suono in tanti vogliamo ascoltare anche un segno della rinascita che di certo il nostro paese vivrà.

In ogni occasione augurale, è mio consolidato costume, non mi soffermo su quanto l’amministrazione sta facendo per migliorare il territorio e sui progetti che stiamo portando avanti, perché non la ritengo la sede più opportuna. Ma in quello che vuole essere soprattutto un momento di preghiera mi sento di rivolgere un pensiero affettuoso e fraterno a coloro che trascorreranno la Santa Pasqua con la guerra a fare da orribile scenario. Ai fratelli ucraini che sono già sbarcati sulla nostra isola e a coloro che dovessero aggiungersi, sono certo che la comunità che mi onoro di rappresentare (al pari dell’isola tutta) non farà mancare sostegno e supporto, e a Casamicciola questo accadrà grazie ad alcune delle nobili istituzioni e associazioni che sul territorio si spendono quotidianamente per il prossimo. Intanto, vi auguro di vivere una Pasqua serena: potremo tornare a salutarci, a guardarci negli occhi, a vivere pienamente la festività. Fino a qualche anno fa sarebbe stata la normalità, oggi diventa come per incanto straordinario. E che allora questo ci serva anche per accrescere il nostro senso di comunità. Ed essere “famiglia” animata da un comune interesse.

Buona Pasqua

Giovan Battista Castagna

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