Il Soccorso e quelle ringhiere fatiscenti

La nostra Isola, la cui economia si basa principalmente sul turismo, dovrebbe essere tenuta come un gioiellino dalle sei amministrazioni comunali che dovrebbero curare nei minimi dettagli l’estetica cittadina e la pulizia degli angoli più suggestivi, i centri storici ed i lungomari. Ed invece la gestione della cosa pubblica isolana improntata alla politica clientelare e non alla tutela degli interessi collettivi e della cura del territorio, rende delle vergognose periferie degradate persino le zone più centrali, quelle cioè maggiormente attraversate a piedi da residenti e turisti. Così come avviene nei pressi del porto di Forio, sul tratto di lungomare sottostante la suggestiva Chiesa del Soccorso, all’ingresso del tunnel che porta al corso Francesco Regine, dove se ti appoggi ad una ringhiera rischi di tagliarti e persino di beccarti il tetano tanto sono arrugginite e spaccate con pezzi di ferro letteralmente fracido che a tratti danno l’impressione di essere delle pericolosissime lame. Ma che vergogna! Pensate al pericolo che corrono soprattutto i bambini ed i ragazzi che attraversano questo centralissimo tratto di strada.

Ma com’è possibile tollerare una situazione del genere presente, tra l’altro, a pochi metri di distanza dal palazzo municipale? In un paese, per chiunque amministra, dovrebbero esserci delle priorità di intervento nello spendere in maniera oculata i fondi comunali. E le priorità sono quelle di dare un contributo economico alle famiglie in difficoltà e, partendo dai “piccoli” interventi, di utilizzare i fondi comunali innanzitutto per tenere il paese pulito e sicuro, ovunque, compreso sul lungomare del porto dove da otto mesi a questa parte l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Stani Verde non ha ancora provveduto a recuperare, se questo è ancora possibile, o a sostituire le ringhiere pericolosamente arrugginite. Si è pensato a gettare fumo negli occhi dei cittadini foriani ed isolani sperperando centinaia di migliaia di euro della collettività per le festività natalizie quando in altri comuni italiani con spese irrisorie sono stati organizzati grandi eventi catalizzando l’attenzione di importanti flussi turistici. Qui a Forio, terminata la baldoria natalizia, ci ritroviamo a vivere in una grande periferia dove, al contrario di come qualcuno euforicamente sperava, probabilmente la prossima stagione turistica si accorcerà ulteriormente visto che molti alberghi apriranno dopo Pasqua. Intanto auguriamoci che le ringhiere del lungomare del tunnel del Soccorso vengano messe immediatamente in sicurezza. 

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