CULTURA & SOCIETA'

Il turismo religioso per valorizzare il patrimonio dell’isola d’Ischia

Sabato appuntamento con un interessante convegno dibattito in programma presso l’Arciconfraterita Santa Maria Visitapoveri di Forio

Turismo religioso, congressuale, fieristico, il tutto legato alle incomparabili bellezze di cui sono ricche Napoli e la Campania: un mix vincente per lo sviluppo e in cui gli ingegneri, con le loro competenze tecniche e gestionali possono e devono giocare un ruolo da protagonisti. La manifestazione sabato 16 novembre a Forio d’Ischia (vedere in pagina anche la locandina) è patrocinata, oltre che dall’Ordine degli Ingegneri di Napoli, dall’Arcidiocesi di Napoli, dalla Diocesi di Ischia, dall’Arciconfraternita di Santa Maria Visitapoveri, dal Comune di Forio, dall’Università degli Studi di Napoli Parthenope, dall’Assessorato allo Sviluppo ed alla Promozione del Turismo della Regione Campania, dall’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori di Napoli e Provincia, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, dalla rivista “Il Pozzo – Idee di Storia delle Istituzioni e delle Dottrine politiche”, e dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania del MIUR. 

START UP INNOVATIVA

Il convegno in programma a Forio sabato 16 novembre – i cui lavori saranno moderati dal coordinatore de Il Golfo, Gaetano Ferrandino – si focalizza sul turismo religioso come “start up innovativa”. Ma come va interpretato e declinato questo concetto?


La strategia del turismo religioso – spiegano gli organizzatori in una nota di presentazione – rappresenta un’opportunità per promuovere lo straordinario patrimonio regionale della Campania, legando il turismo slow agli itinerari naturalistico-religiosi e mettendo in rete i complessi monumentali dedicati alla fede. Si delinea così un’esperienza unica che unisce al valore artistico e storico dei luoghi, la bellezza della natura e delle tradizioni. 

Una riflessione, questa, che si avvale anche di quanto evidenziato dal “Direttorio su pietà popolare e Liturgia. Principi e orientamenti”, voluto dalla Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti. A Forio d’Ischia, dunque, si discute – sottolineano gli organizzatori – di una proposta concreta di economia applicata, che vuole valorizzare la vocazione turistica della Regione Campania, affermando al tempo stesso il turismo religioso e la valorizzazione del patrimonio architettonico e storico.

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FIERE E CONGRESSI, MOTORE DI SVILUPPO TERRITORIALE

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Di turismo fieristico e congressuale si discute invece nell’appuntamento in programma nella sede dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli giovedì 28 novembre. “Il turismo fieristico e congressuale – è spiegato in una nota di presentazione – è quella particolare forma di turismo attivata da interessi di tipo professionale e/o scientifico, come la partecipazione a fiere, mostre, convegni, conferenze, seminari e corsi di formazione che prevedano il soggiorno fuori dalla propria città di residenza. Si parla anche di turismo d’affari per indicare i viaggi di lavoro, realizzati con l’intento di sviluppare nuove relazioni aziendali o per promuovere il proprio prodotto”.

Il turismo d’affari è conosciuto a livello internazionale con il termine “mice”, acronimo di Meetings, Incentive, Congresses, Exhibitions. Rispetto alle forme di turismo tradizionale richiede servizi specifici, quali centri congressuali, impianti tecnici e di traduzione. I
n Italia questo settore turistico è molto sviluppato nelle regioni del Nord e in parte del Centro. Merita dunque grande attenzione il suo sviluppo nelle regioni meridionali ed i particolare a Napoli ed in Campania, da alcuni anni meta turistica in forte espansione.

Il miglioramento dell’offerta ferroviaria – ribadiscono gli organizzatori del seminario del 28 novembre – con l’alta velocità, e dell’offerta aeroportuale, con l’attivazione di nuovi voli su Napoli, deve spingere a creare (o a rivitalizzare) a Napoli e in Campania poli fieristici di riferimento per il Mezzogiorno e per l’Europa mediterranea, sviluppando le infrastrutture tradizionali (fiere e palazzi dei congressi) sostenute da adeguate infrastrutture virtuali e da una rete delle attività ricettive con servizi congressuali.

Il convegno vuole dunque promuovere la discussione sul tema, con interventi mirati a illustrare le esperienze presenti a Napoli, in Campania ed a livello nazionale, mettendo in evidenza le potenzialità ed opportunità lavorative del settore, gli aspetti aziendali dell’ospitalità “business”, la necessità di un approccio in termini di marketing territoriale per lo sviluppo del turismo a Napoli.

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