CULTURA & SOCIETA'

Il Vescovo di Ischia Mons. Gennaro Pascarella a Campagnano per l’Annunziata e per salutare la nomina a nuovo amministratore parrocchiale di Don Carlo Mazzella

I ricordi dei sacerdoti che hanno retto la chiesa di Campagnano vanno dall’indimenticabile Don Michele Trani degli anni ’40 e 50, a Don Luigi De Donato fino all’attivissimo ed entusiasta Don Carco Candido di quest’ultimo anno che ha oficiatTo con alto indice di gradimento da pare dela comunità legata all’antica chiesa nelle vesti di amministratore parrocchiale. Da oggi Don Carlo ha passato la mano. Al suo posto è stato nominato Don Carlo MAzzella altro sacerdote ben voluto a Campagnano

La ricorrenza dell’Annunziata a Campagnano è particolarmente attesa sia a marzo che in agosto quando vengono effettuati i festeggiamenti esterni con processione della statua, con la banda musicale in piazzetta davanti alla chiesa e fuochi pirotecnici. Quest’anno è stato meglio del passato per la presenza del Vescovo di Ischia Sua Ecc. Mons. Gennaro Pascarella l’altro ieri mercoledì 23 in pieno Novenario in onore alla Vergine e per salutare la ufficializzazione di Don Carlo Mazzella nellì incancarico dinuovo amministratore parrocchiale a Campagnano in sostituzione di Don Carlo Candido che torna a tempo pieno allo Spirito Santo di Ischia Ponte.

DON CARLO MAZZELLA NUOVO AMMINISTRATORE PARROLCCHIALE DELL’ANNUNZIATA A CAMPAGNANO

Il vescovo Pascarella è giunto all’Annunziata di Campagnano accolto da Don Carlo Mazzella, dall’avv- Giuseppe Di Meglio e da tantissimi fedeli che hanno assistito alla celebrazione dedll’ Eucarestia presieduta dallo stesso Vescovo Pascaeella. Oggi venerdì 25 marzo è data della solennita dell’Annunciazione del Signore, una festa dedicata a Gesù, ma in ugual misura a Sua madre Maria, a Lui legata indissolubilmente. Poche festività cristiane possono vantare l’importanza religiosa dell’Annunciazione del Signore. Essa si pone infatti al centro della storia della salvezza, in quanto rappresenta l’inizio dei tempi nuovi, della nuova alleanza tra Dio e l’uomo. È con l’Annunciazione che si mette in moto quel piano divino che culminerà con la nascita di Gesù, e soprattutto con la sua morte e resurrezione. Col termine “Annunciazione” di descrive l’incontro tra Maria e l’arcangelo Gabriele nel piccolo borgo di Nazareth. Un incontro destinato a cambiare completamente le sorti dell’umanità, in quanto fu in quell’occasione che l’Arcangelo, messaggero di Dio, annunciò appunto alla fanciulla l’imminente nascita del Messia. La Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa celebrano questo evento ogni anno il 25 marzo (per le Chiese ortodosse che usano il calendario giuliano, il 25 marzo corrisponde al 7 aprile del calendario gregoriano). La liturgia che celebra la solennità dell’Annunciazione del Signore viene rinviata se coincide con una domenica di Quaresima o altre solennità del tempo pasquale. Come ogni data relativa agli eventi dell’infanzia di Gesù, anche quella del 25 marzo per l’Annunciazione è stata stabilita in riferimento a quella del Natale, e quindi, come questa, è stata indicata solamente dalla tradizione della Chiesa, mancando al riguardo riferimenti precisi nei Vangeli. Secondo il calendario liturgico cattolico occidentale, il 25 marzo cade spesso nel tempo di Quaresima; in alcuni anni, invece cade nella Settimana santa o nell’Ottava di Pasqua.

IL VESCOVO PASCARELLA A CAMPAGNANO

Succede quindi non di rado che la solennità dell’Annunciazione sia rinviata, o perché deve cedere il posto a una domenica di Quaresima (e in tal caso, è spostata al giorno successivo, lunedì 26 marzo, come è accaduto nel 2007 e nel 2012), o perché, dato che la Settimana Santa e l’Ottava di Pasqua prevalgono sull’Annunciazione, la solennità viene rimandata al lunedì dopo la Domenica in albis (come nel 2008, spostata a lunedì 31 marzo, o nel 2002 e 2013, spostata a lunedì 8 aprile; Nel Vangelo secondo Luca, un angelo entra in casa di Maria e le annuncia che concepirà il Figlio di Dio. L’EVENTO – « L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse : «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei. »   (Luca 1,26-38).

L’AVV. GIUSEPPE DI MEGLIO

LA STORICA CHIESA DI CAMPAGNANO DEDICATA ALL’ANNUNZIATA – Nel secolo XVII in questa zona esisteva una chiesa dedicata a S. Sebastiano nella quale si venerava l’Annunziata di Maria. Non sappiamo se questa in seguito abbia cambiato titolo oppure, essendo stata abbandonata, ne fu costruita un’altra sotto il titolo dell’Annunziata, che fu restaurata nel 1792. All’interno vi si ammira qualche tela e un bell’altare maggiore di marmi policromi del secolo XVIII. Il campanile e la torre dell’orologio vengono messo in risalto da un frontespizio di maioliche. La parte superiore della facciata è ricoperta da un rivestimento di mattonelle finemente decorate con croce di malta al centro e fiore stellato negli angoli. Sono rappresentate due scene figurate; l’Annunciazione e la Visione di S. Giovan Giuseppe che in origine doveva essere situata più in alto, fu poi spostata nel 1896 più in basso: il pregevole lavoro venne eseguito probabilmente da una bottega vietrese e l’Annunciazione dovette essere eseguita, invece, da un maiolicaro di ambito napoletano all’epoca delle trasformazioni terminate nel 1781. Per dotare la Chiesa di campane si fece appello al buon cuore degli abitanti che in massa offrirono i loro oggetti d’oro che fusi con altri metalli preziosi diedero luogo alla loro realizzazione. Tempio e luogo di incontro, dove i vecchi contadini, le graziose foresette e le brune villanelle, nell’ora del tramonto dei dì festivi, si incontravano per salutare la Signora di Campagnano con armoniose cantilene, a Lei dedicate. I ricordi dei sacerdoti che hanno retto la chiesa di Campagnano vanno dall’indimenticabile Don Michele Trani degli anni ’40 e 50, a Don Luigi De Donato fino all’attivissimo ed entusiasta Don Carco Candido di quest’ultimo anno che ha oficiatTo con alto indice di gradimento da pare dela comunità legata all’antica chiesa nelle vesti di amministratore parrocchiale. Da oggi Don Carlo ha passato la mano. Al suo posto è stato nominato Don Carlo MAzzella altro sacerdote ben voluto a Campagnano.

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