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Casamicciola, dal Ministero un sì “condizionato” per la rideterminazione della pianta organica

Buona la terza, almeno si spera. Il Comune di Casamicciola potrebbe presto ottenere il via libera dal Ministero dell’Interno alla sospirata rideterminazione della pianta organica, dopo i due precedenti tentativi non andati a buon fine. Come si ricorderà, la Giunta municipale guidata dal sindaco Castagna aveva varato tale rideterminazione lo scorso mese di luglio, per poi definire il piano triennale di fabbisogno dal 2017 al 2019. Inviato al Ministero dell’Interno, tale rideterminazione era stata respinta, perché oggetto di alcune osservazioni che ne rendevano necessaria a la rettifica.

Il piano fu rielaborato una seconda volta lo scorso settembre, ma anche allora i tecnici del Palazzo del Viminale avevano detto “no”.  Infine, a novembre, tramite le due delibere di giunta n. 142 e 143 si arrivò a una versione che si sperava definitiva. La rideterminazione della pianta organica, poi rettificata, si basava sul provvedimento che nel 2013 individuava un organico di 43 unità, a fronte di 35 effettivamente in servizio. Restavano dunque vacanti otto posti. Con la rideterminazione, pur rimanendo uguale il numero massimo di 43, si andava ad aumentare di una unità quello dei posti vacanti. Nel dettaglio, otto unità sono da dislocare presso l’Area degli Affari Generali – Attività Produttive, altre tre presso l’Area Economico-Finanziaria, mentre sono sette le persone impiegate nell’Area Tecnica. Quattro unità presso l’Area demografica e tre alle Entrate Tributarie. La polizia municipale dovrebbe prevedere dodici unità (ma quattro risultati vacanti), mentre quattro sono destinati all’Urbanistica. Per il contenzioso legale dell’ente, i due posti previsti sono ancora entrambi vacanti, come vacante risulta il posto di un’unità presso l’area Tecnica e una all’Urbanistica.

Fu poi ridefinita la programmazione triennale del fabbisogno del personale dal 2017 al 2019 e il piano occupazionale del 2017, nel quale era stata prevista, nel rispetto dei vigenti vincoli in materia di assunzioni di lavoro flessibile e di contenimento della spesa, l’assunzione di un funzionario tecnico direttivo, categoria D3 a tempo determinato part time orizzontale al 50%, cioè 18 ore alla settimana, per dodici mesi, nell’area Urbanistica.  Per il 2018, venne prevista l’assunzione di un’altra unità come funzionario tecnico direttivo, ma nell’area Urbanistica, con contratto a tempo pieno e determinato, sempre per dodici mesi, e un funzionario direttivo amministrativo finanziario per l’area tributaria. Ma in quest’ultimo caso si sarebbe trattato di un contratto a tempo indeterminato full time, la cui spesa andrebbe imputata a valere sulle cessazioni del triennio 2014/2016 ammontanti ad € 124.498,68 (75% del personale cessato pari a € 165.998,24). Entrambe ovviamente da individuare con selezione pubblica. Al momento, il Comune aveva  ritenuto di non programmare per l’anno 2019 ulteriori assunzioni rispetto a  quelle fissate per i due anni precedenti,  viste le  esigenze di bilancio e della particolare situazione finanziaria dell’Ente (che cerca di uscire dalle secche del pre-dissesto), riservandosi di decidere successivamente in ordine ad eventuali assunzioni compatibilmente con le esigenze organizzative e di bilancio, e con la normativa progressivamente vigente.

LE OSSERVAZIONI DEL VIMINALE

Il ministero ha tuttavia sollevato alcune osservazioni anche nei confronti di questa terza versione. Secondo il Viminale, l’attuale dotazione organica non è quella riportata nelle premesse della delibera n.142, ma è quella riportata nel provvedimento della commissione ministeriale del 26 settembre 2017. Inoltre dall’elencazione della variazioni apportate, risulta che complessivamente vengono soppressi 4 posti (e, scrive il Ministero, non è chiaro se quello in categoria D1 sia a tempo pieno o sia quello part time 50%), ma ne vengono istituiti 6, pertanto non è possibile che il numero dei posti resti invariato a quota 43. Il prospetto della dotazione organica riportato nella delibera è dunque erroneo perché a seguito delle variazioni i posti sono 45, senza riportare l’istituzione dei due posti part time. Una ulteriore mancanza, è quella del raffronto tra la spesa teorica della dotazione organica vigente e quella rideterminata. In mezzo a queste e altre segnalazioni di errori o insufficiente documentazione, la Commissione ministeriale ha spiegato che intende approvare, se ne sussisteranno i requisiti, solo i piani occupazionali dell’anno di competenza e a condizione che le assunzioni siano effettuate entro lo stesso anno: di conseguenza, essendo diversi gli elementi da chiarire da parte dell’amministrazione del Capricho, e tenuto conto che la programmazione viene effettuata al termine dell’esercizio finanziario in corso, le assunzioni programmate devono essere inserite nel programma triennale 2018/2020, e in particolare nel piano occupazionale 2018.

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