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Il “day after” di Serrara Fontana e lo tsunami coronavirus

Nessuna zona rossa, ha voluto sottolineare con forza ieri il sindaco Caruso. In arrivo nuovo personale assunto per aiutare i degenti della RSA, l’area interdetta con un’ordinanza ad hoc e al prefetto chiesto il presidio per le forze dell’ordine. Ma non si arresta l’ondata di positivi al Covid-19

Ha un diavolo per capello, ma anche le idee abbastanza chiare. Si è ritrovato all’improvviso in casa uno spaventoso focolaio da Covid-19, e quel che è peggio nemmeno per colpa sua. La permanenza di una anziana degente presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove nel frattempo il contagio si era sparso perché un paziente risultato poi positivo era stato ricoverato presso il nosocomio, ha fatto sì che la donna – una volta rientrata a Serrara Fontana – potesse spargere il contagio nella residenza per anziani. Con le conseguenze che adesso sono davanti agli occhi di tutti, con i quindici tamponi positivi processati nella sola serata di mercoledì e un immediato futuro che non promette onestamente nulla di buono (ne parliamo in altra parte del giornale). Ma facciamo un salto indietro: il diavolo per capello, detto per inciso, ce l’ha Rosario Caruso, primo cittadino del Comune montano: una realtà tranquilla e amena cha adesso si ritrova in un incubo dal quale fatica a uscire. La strategia di Caruso appare chiara: per capire chi, dove, come e quando ha sbagliato ci sarà tempo, in questo momento meglio seguire la strada del dialogo con tutte le istituzioni, a partire da quella ASL Napoli 2 Nord che in mattinata – mentre il primo cittadino è nel pieno della bufera – viene pesantemente “impallinata” ad alcuni chilometri di distanza dal collega foriano Francesco Del Deo.

Caruso ha dovuto assorbire la notizia dei 15 positivi che è un gancio da k.o. tecnico, che probabilmente avrebbe steso chiunque. Nel pomeriggio sono giunti altri risultati legati agli esami effettuati su 14 operatori: 13 quelli negativi, uno solo positivo ma è comunque una “ecatombe” che non si arresta. In serata sarebbero dovuti arrivare gli altri dieci risultati mancanti. Il sindaco serrarese in ogni caso ha provveduto immediatamente a transennare e “blindare” l’area attigua a Villa Mercede, nella quale possono accedere solo operatori sanitari. Ha emesso un’ordinanza, ha scritto al Prefetto chiedendo la presenza assidua delle forze dell’ordine e giusto per non farsi mancare niente e non lasciare nulla di intentato ha pure disposto la sanificazione dell’area circostante la RSA.

Chi doveva essere in quarantena è in quarantena, nel frattempo si è lavorato anche per reperire il personale necessario per badare agli anziani che si trovano nella struttura: inutile sottolineare che la Cooperativa si è “sciolta” come neve al sole lasciando intendere di non avere operatori a disposizione. Ma probabilmente, se pure li avesse, in quella “polveriera” non si sarebbe presumibilmente lanciato neppure un kamikaze, diciamoci le cose come stanno. Nel pomeriggio in ogni caso è arrivato anche un raggio di luce, dal momento che sono stati reperiti gli infermieri e gli operatori sanitari indispensabili per implementare il servizio di assistenza ai degenti. L’Asl Napoli 2 per il tramite del direttore generale Antonio D’Amore ha provveduto ad assumerli, il tempo di stipulare i contratti (verosimilmente alcuni giorni) ed entreranno in servizio. Nel frattempo, a tamponare la falla ci penseranno alcuni infermieri abitualmente in servizio presso l’ospedale Rizzoli che saranno destinati presso Villa Mercede. A giorni saranno consegnati a Villa Mercede anche due tablet, che consentiranno ai pazienti attraverso le moderne tecnologie (videochiamate e simili) di poter parlare con i rispettivi familiari. Un conforto morale di non poco conto per tanti anziani che sia pure virtualmente potranno riabbracciare i propri cari.

E poi chiudiamo ancora una volta con lui, con Rosario Caruso. Che ha voluto lanciare un grido tassativo e categorico: “Serrara Fontana non è zona rossa!”. E poi, rivolgendosi ai suoi concittadini per il tramite dei suoi canali social ha aggiunto: “Dobbiamo solo mettere in campo tutte le azioni a difesa della popolazione. A tal proposito già da oggi (ieri per chi legge, ndr) e per i prossimi giorni sono state stabilite le modalità per la sanificazione della piazza che ospita la struttura e delle strade del territorio, in particolare le strade dove sono presenti cittadini affetti da Covid. Invito i cittadini a mantenere la calma, ad evitare ogni spostamento non necessario. In questo modo non si corrono rischi di alcun tipo. Continuate ad essere prudenti e responsabili. Noi ci siamo e stiamo facendo tutto il possibile”. Mantenere la calma, di questi tempi praticamente una missione impossibile. Ma bisogna provarci, in un modo o nell’altro.

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