CRONACA

Imprese di navigazione, via ai ristori per l’emergenza

Pubblicato il decreto attuativo del ministero delle Infrastnitture e mobilità sostenibile (Mims) e del ministero dell'Economia (Mef) che dà attuazione alle misure di sostegno

Pubblicato il decreto attuativo del ministero delle Infrastnitture e mobilità sostenibile (Mims) e del ministero dell’Economia (Mef) che dà attuazione alle misure di sostegno emergenziale, a parziale ristoro del calo di fatturato registrato, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, a imprese di navigazione operanti con navi minori nel trasporto turistico di persone via mare e per acque interne. Il comma 10-ter dell’articolo 199 del decreto Rilancio, Dl n. 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77/2020, modificato con legge 178/2020, aveva disposto che, nel limite di 3 milioni di euro, le disponibilità stabilite dal comma 10-bis nello stato di previsione del Mit, fossero destinate a compensare le imprese che abbiano subito, nel periodo 1° febbraio-31 dicembre 2020, una diminuzione del fatturato pari o superiore al 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019. Il decreto prevede che, per accedere al contributo, le imprese debbano presentare apposita domanda, esclusivamente via Pec, utilizzando il modello allegato al provvedimento, alla Direzione generale per la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale, il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne del Mims all’indirizzo dg.tm@pec.mit.gov.it., entro 20 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. La percentuale di riduzione del fatturato deve essere rendicontata, presentando un prospetto con esplicitate le singole voci ed il relativo valore, secondo la prassi della Commissione europea, in applicazione dell’articolo 107 Tfue.

La riduzione del fatturato deve essere conseguenza diretta dell’evento eccezionale del Covid-19 e riferita alla riduzione dei ricavi lordi conseguente alle misure di contenimento e di contrasto all’emergenza, al netto dei costi cessanti e ai minori costi di esercizio derivanti dagli ammortizzatori sociali applicati ed esclusi gli importi recuperabili da assicurazioni, contenzioso, arbitrato o altra fonte per il ristoro delle mancate entrate. Nella riduzione sono considerati i costi aggiuntivi connessi al Covid-19 (da esempio, sanificazione). La richiesta di contributo può essere presentata anche per periodi più limitati di tempo o non continuativi. La domanda deve essere corredata da una relazione di un esperto indipendente iscritto nel registro dei revisori legali, con descrizione del nesso causale tra le singole voci indicate ai fini della determinazione del danno subito e l’emergenza epidemiologica e deve recare una dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della società che attesti, ai sensi dell’articolo 47, Dpr 445/2000, la veridicità dei dati della relazione e le condizioni di accesso al beneficio elencate puntualmente dal decreto.

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