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IN NOME DELLA PACE E DELLA FRATELLANZA DAL BAMBINELLO DI SAN NICOLA

DI ANTONIO LUBRANO

Foto di Giovan Giuseppe Lubrrano

Erano in duecento circa a sfidare il grande freddo l’altro ieri mattina sabato 5 gennaio dell’anno  nuovo 2019  nella piazza più alta dell’isola a Fontana, in grande adunata  per la ormai annuale scalata al Monte Epomeo per andare ad ossequiare il Bambinello di San Nicola, il “Gesù che nasce sul Monte Epomeo”. Erano guidati dall’ex eurodeputato Franco Iacono, Cesare Mattera già Sindaco di Serrara Fontana ed oggi Vice sindaco e  Rosario Caruso sindaco in carica del Comune montano Serrara Fontana, illuminati da una luce di fede e di fratellanza più abbagliante del sole che caratterizzava la mattinata gradevole dei coraggiosi escursionisti. Spiritualità, religione, pace, fraternità, buoni propositi, amore e messaggio evangelico tutto quanto compattato in un unico sospiro profondo  emesso dai partecipanti con la convinzione di rendere tutto praticabile  per sentirsi già da subito  amico e fratello in tutte le opere  che quotidianamente si compiono. Questo in sostanza è il significato puro della spedizione voluta da Franco Iacono presidente dell’associazione Terra che ha organizzato la lodevole  iniziativa. Per tutti, quello di sabato scorso vigilia dell’Epifania è stato un giorno solenne per una iniziativa che ormai si ripete ogni anno la cui importanza per Franco, Cesare e Rosario, i succitati illustri personaggio organizzatori, va oltre i genuini ed intensi sentimenti d’amore e di passione per la propria terra. Ciascuno vanta legami diretti e indiretti col mondo contadino locale fino a dirsi giustamente orgogliosi di si onorata appartenenza. Si sono ritrovati sabato scorso nella piazza di Fontana insieme  circa 200 persone che hanno risposto alla grande alla bella chiamata e di lì sono partiti per il Monte Epomeo. Franco Iacono con  Cesare Mattera, contadino convinto ed orgoglioso, e con il  Sindaco Rosario Caruso, insieme, hanno voluto rinnovare una iniziativa che ormai è una tradizione: “ Gesù Bambino nasce nella chiesa dell’Eremo di San Nicola”.La campana, con il suo suono antico, ha chiamato  a raccolta i pellegrini ed alle ore 11.00 il parroco Don Pasquale Mattera ha celebrato  la Santa Messa durante la quale  sono state  eseguite, a cura del Maestro Filippo Schioppa, musiche Natalizie e, udite!, Franco Iacono stesso, figlio di una famiglia di bravi “Cantanti di Chiesa”, ha cantato  le antiche “Ninna Nanna” della tradizione popolare, scritte dal parroco Mons. Giovanni Mazzella alla fine dell’ 800. E’ stata ricordata l’enciclica “Laudato si …” che ha  accompagnato  il richiamo forte di Papa Francesco alla Misericordia, al Perdono, all’Amore, nel segno del Messaggio Evangelico, di cui Egli stesso è formidabile testimone. Subito dopo si è passati alla degustazione  dei prodotti della gastronomia locale, innaffiati dal vino, bianco e rosso, dalle cantine del buon Cesare Mattera.
In un tempo in cui la corsa frenetica  impedisce ogni riflessione e financo di godere delle bellezze della nostra terra, vada l’invito rivolta anche ai  turisti graditi e residenti spesso distratti, a trovare il tempo per assicurare a se stessi una pausa di serenità e di purissimo godimento dello spirito e dell’animo. Nonostante la mano dell’uomo e i commenti negativi di questi giorni, l’Isola d’Ischia è ancora straordinariamente bella! Il monte Epomeo, con il suo Eremo scavato nel tufo verde e la chiesetta di san Nicola, ne resta il simbolo ineguagliabile: qui gli Eremiti trovavano la Pace dell’animo e si preparavano al grande passo dalla vita. Di lì il Golfo di Napoli, l’Isola di Capri fino alle Isole di Ventotene e Ponza, il Vesuvio suggestivo, appaiono immagini emozionanti ed irripetibili. Il Creato, di cui la Natività del Bambino ci ricorda il Fascino ed il Mistero, dà prova superba delle sue Meraviglie. Abbiamo chiesto a Franco Iancono un personale pensiero sulla bella iniziativa. Franco ci ha fornito la seguente testimonianza: “L’ auguro era quello che ad Ischia i turisti non vengano a consumare il tempo e sentano il bisogno di vivere l’emozione di questa giornata. Al tempo stesso i residenti abbiano consapevolezza del valore di questa terra, della sua storia, la rispettino e cerchino di essere all’altezza di questo Dono. Franco si abbandona a citazioni papali: ” Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.” Matteo 5,23”. “Meglio non andare in chiesa e vivere come atei, se poi si odiano gli altri e si parla male di loro. Questo è uno scandalo: chi si sente cristiano e riceve i sacramenti deve dare testimonianza della sua fede, vivere da figlio di Dio, da fratello, con amore, non dare una contro testimonianza.” Questo ha detto Papa Francesco nella prima udienza generale del 2019. Proprio Papa Francesco, costantemente, ci ricorda il Vangelo, semplicemente il Vangelo e la sua potenza rivoluzionaria. Intanto la Befana viene sempre più vissuta come “festa del consumo” da noi tutti. Una proposta che può essere un proposito da realizzare: facciamo la pace almeno con una persona, con la quale magari i rapporti non sono cordiali, restituiamo il saluto a chi, spesso anche di famiglia, lo abbiamo tolto. Facciamo un solo gesto in questa direzione che è quella dell’Amore e del messaggio evangelico. Avremo reso un buon servizio a noi stessi. Sono certo che ci sentiremo liberati da un peso, quello del malanimo, se non dell’odio, e vivremo in Amore questa festa, portando un dono a noi stessi e dando testimonianza di un Valore fondamentale. Naturalmente il proposito vale innanzitutto per me stesso”.
                                                                                                   antoniolubrano1941@gmail.com
 

 

 

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