LE OPINIONI

In ricordo dell’avvocato Giovanni Zabatta

DI GIANPAOLO BUONO.

È con grande mestizia che ho appreso la notizia della scomparsa dell’avvocato Giovanni Zabatta, l’ultimo esponente di una Avvocatura che ha dato lustro al Foro dell’isola d’Ischia e uno dei protagonisti della vita sociale, culturale e politica del paese. Per rigore morale, qualità umane e spessore professionale ha rappresentato a lungo un punto di riferimento per la intera comunità ischitana. Per ragioni anagrafiche, non ho conosciuto l’avvocato Zabatta nell’esercizio della professione, ma ho avuto il privilegio di apprezzarne le qualità personali, innanzitutto umane e morali, quando si è ritirato a vita privata.

Nell’incrociare il suo sguardo fiero e severo o nel sentirlo parlare con quelle voce decisa e stentorea ti sentivi intimidito, perché ti rendevi subito conto di avere dall’altra parte un uomo munito di tutte le certezze di chi aveva affrontato mille battaglie; in un battibaleno, però, ti rendevi conto che la fierezza e la apparente imperturbabilità rappresentavano solo la faccia esteriore di una profondità interiore, di una condizione valoriale e di una purezza di sentimenti che solo grandi uomini come lui sono in grado di esprimere. Quando mi parlava della sua adolescenza, della sincera e duratura amicizia che lo aveva legato a mio padre, traspariva dal suo volto un ghigno nostalgico per un mondo, fatto di semplicità e autenticità, ormai definitivamente scomparso, ma anche la grande fatica di adattarsi ad una condizione che sentiva non sua. Porterò nel mio cuore la vivacità e la profondità del suo sguardo, la delicatezza ed il rispetto con cui lui, avvocato affermato, esperto, stimato e ben voluto, si poneva nei confronti di noi giovani, dimostrando in ogni momento la grandissima e quasi sacrale considerazione che aveva della professione forense e del ruolo di Avvocato.

Stamane, incontrando i figli, ho ricordato che avevo avuto l’onore di ricevere da lui un incarico professionale per la famiglia. Il minimo che avrei potuto fare sarebbe stato di raggiungerlo presso la sua abitazione per incontrarlo. Invece, un pomeriggio, me lo sono trovato in studio, dopo aver fissato appuntamento telefonico con la segreteria, come un qualsiasi cliente. L’imbarazzo e quasi il senso di vergogna che ho provato nel vederlo seduto in sala di attesa ad attendere che lo chiamassi sono stati immediatamente superati dalle poche parole da lui pronunciate: “Sono venuto come cliente ed è giusto che fossi io a raggiungerti in studio”. Una dichiarazione di grande sobrietà, ma indicativa del suo modo di essere, della concezione che aveva della professione e del ruolo di Avvocato: il rispetto per il ruolo, a prescindere da tutto il resto! Una lezione di etica che un intero manuale di deontologia non sarebbe stato in grado di rendere in maniera così mirabile. L’avvocato Giovanni Zabatta è stato uomo poliedrico, grande professionista, apprezzato giudice onorario presso la prestigiosa Pretura di Ischia, politico raffinato e riferimento di molte generazioni per la serietà e il rigore che hanno permeato il suo essere. Per questo lascerà una impronta indelebile in tutti i campi in cui ha operato e sarà ricordato come uno dei protagonisti della storia della intera isola d’Ischia dell’ultimo cinquantennio. Di lui, personalmente, conserverò un prezioso ricordo: uomo gentile, essenziale, avvocato e giudice di caratura, politico impegnato, assertore dei valori cristiani della famiglia, della generosità e dell’attenzione per il prossimo. Qualità, purtroppo ed oramai sempre più rare! Alla sua famiglia giunga, con affetto, il cordoglio mio e della intera Avvocatura dell’isola.

* Presidente della Associazione forense del’isola d’Ischia)

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