di Marco Gaudini
ISCHIA – Tratti delle indagini sulla vicenda che vede indagati, il maresciallo Vanni Ferrandino e Antonello D’Abundo, per concussione ai danni dell’albergatore Ciro Castiglione, assumono aspetti interessanti, che potremmo definire iconografici. Uno di questi riguarda certamente delle conversazioni registrate tra il Ferrandino e Castiglione. Siamo nel mese di dicembre, periodo importante per l’inchiesta che giunge proprio grazie a queste attività di indagine messe in atto dai Carabinieri coordinati dal Capitano Andrea Centrella, ad una svolta. Nella prima parte della registrazione, in cui sono presenti solo Castiglione e D’Abundo, la conversazione si concentrava sui controlli effettuati da Vanni Ferrandino presso il Sorriso Thermae Resort & Soa, la struttura gestita dalla famiglia Impagliazzo. Sul tema il D’Abundo riferiva – in maniera generica – che il sottufficiale, dopo i controlli effettuati presso l’albergo, era riuscito ad “apparare” i gestori dello stesso (ed in particolare Antonio Impagliazzo) con l’autorità giudiziaria, evitando il sequestro della struttura affinchè si consentisse l’esecuzione di alcuni lavori di adeguamento da eseguirsi entro un preciso arco di tempo. Lo si evince anche da uno stralcio della registrazione:
CASTIGLIONE – Ma cosa ha fatto ad Antonio, lo ha apparato lui?
D’ABUNDO – Lo sta finendo di apparare, gli ha fatto togliere quella cosa di 22mila euro poi è arrivato l’ordine che lo dovevano chiudere e lui è andato dal pubblico ministero, dal Pm, dal giudice, non lo so e gli ha parlato, ha detto diamoci un termine, una cosa, non chiudiamo, prendiamoci un termine per mettere a posto e sembra che il giudice gli abbia detto, Ferrandino va bene ora vediamo e Antonio è rimasto proprio a terra, ha detto Vanni non mi fa chiudere l’albergo, fammi pagare i 22 mila euro, Vanni te lo dico proprio chiaro e tondo, sto inguaiato…
CASTIGLIONE – Qua stiamo tutti inguaiati
D’ABUNDO – Ma no, non è questo il problema, se stanno inguaiati il problema è perché devono succedere queste cose
CASTIGLIONE – Ho capito ma qua stiamo tutti senza una lira, stiamo inguaiati proprio … (omissis) …
Ma c’è poi un altro aspetto emblematico in tutta questa storia, e riguarda “l’interessamento” di Ferrandino e D’Abundo alle attività che stanno mettendo in atto i Carabinieri presso la struttura di Castiglione. La presenza dei Carabinieri, infatti, presso l’hotel della Cast Hotels e le attività dei militari come riferite dal Castiglione al D’Abundo, venivano poi conseguentemente raccontate da quest’ultimo al sottufficiale della Capitaneria, Vanni Ferrandino, che mostrando una certa preoccupazione, chiedeva all’albergatore, ripetutamente, se i militari si fossero limitati a svolgere controlli di natura edilizia o avessero eseguito anche perquisizioni ed acquisizioni di documenti.
Questo lo stralcio di una registrazione tra Castiglione e Ferrandino, estrapolata dal cellulare dell’albergatore, consegnato ai Carabinieri
CASTIGLIONE – Come stai Vanni?
FERRANDINO – Allora?
CASTIGLIONE – Tutto a posto? Mettiamoci qua, siamo troppo a vista
FERRANDINO – Tutto a posto, tu invece mi devi dire
CASTIGLIONE – Vanni cosa ti devo dire?
FERRANDINO – Sta qualche pezzo di merda alti livelli che c’è l’ha con te!
CASTIGLIONE – Si, ma io sto tutto a posto, la Punta del Sole sto tutto a posto
FERRANDINO – Invece di questo argomento, i Carabinieri che sono venuti a fare?
CASTIGLIONE – I Carabinieri mi stanno controllando, mi stanno facendo controlli edilizi stanno…
FERRANDINO – Solo edilizia sono venuti a vedere?
CASTIGLIONE – Si si si
FERRANDINO – Va bene, no perché non mi ero spiegato questa cosa hai capito?
CASTIGLIONE – No stanno controllando…
FERRANDINO – Cioè dico come mai questo Punta del Sole all’improvviso quando ci sono altre 50 strutture dove ancora dobbiamo andare e quello ha chiamato e ha detto no, dovete andare la, là si deve andare
CASTIGLIONE – No i Carabinieri sono venuti stanno controllando roba edilizia, stava pure Antonello quando venne là
FERRANDINO – Solo edilizia?
CASTIGLIONE – Si stanno controllando edilizia e coso
FERRANDINO – Ma non ti hanno fatto acquisizione documentale di atti, perquisizioni?
CASTIGLIONE – Sono venuti da me, ed hanno preso le carte, licenze, queste cose qua
FERRANDINO – Va bene tutte queste fesserie però solo edilizia hanno guardato?
CASTIGLIONE – Si si
Una volta ottenute le rassicurazioni circa l’attività svolta dai Carabinieri, Ferrandino, “si apre” totalmente con Castiglione, confidando che i controlli alle strutture ricettive da lui gestite erano stati delegati dall’Autorità Giudiziaria, indicando anche quali erano le strutture ricettive che dovevano essere controllate. Ma non solo come se ciò non bastasse il sottufficiale della Capitaneria, preavvisa anche le modalità del controllo e la documentazione che avrebbe richiesto all’atto del suo arrivo alla struttura ricettiva, e consigliava al Castiglione, il tipo di reazione che avrebbe dovuto avere innanzi ai colleghi dell’Ufficio Circondariale Marittimo, che l’avrebbero accompagnato nel suo controllo.
A riguardo i Carabinieri hanno nella loro indagine acquisito la seguente registrazione di una conversazione tra Ferrandino e Castiglione:
FERRANDINO – Ok perfetto, non mi preoccupa questa cosa perché giustamente sono venuti i Carabinieri, dieci giorni fa questo chiama direttamente il Magistrato al Comandante e dice dobbiamo andare la, dopodomani vi mando una carta, entro dieci giorni dovente andare là e finire tutto cioè fare tutta l’attività ed entro dieci giorni mi dovete mandare le carte, quando Antonello disse sono andati pure i Carabinieri dissi “uammnn” qui c’è qualcosa sotto, cioè c’è qualcuno che sta rompendo i coglioni a voi direttamente, ora questo qualcuno è sicuramente qualcuno che ha qualche amicizia in Procura o in magistratura, perché se no, non si spiega questo fuoco incrociato solo addosso a te, ci sono altre 50 strutture e tu mi dici no, devi andare la. Dottore ma noi abbiamo già fatto il controlli al Tramonto d’oro
CASTIGLIONE – Ma dovete venire alla Punta del Sole o al Tramonto d’oro?
FERRANDINO – Allora io devo venire venerdì mattina alla Punta del Sole, quando esco dalla Punta de Sole, devo venire al Tramonto d’oro
CASTIGLIONE – Ma noi siamo chiusi!
FERRANDINO – Infatti io domani sera o venerdì mattina, ti farò la parte, Signor Castiglione buongiorno, sono il maresciallo tizio e caio, gentilmente lei ed un suo dipendente alla Punta del Sole ci viene ad aprire la struttura per favore?
CASTIGLIONE – Si ma io lunedì mi devo andare a ricoverare non ci sono
FERRANDINO – No lunedì no, venerdì ora!
CASTIGLIONE – Lunedì non ci sono
FERRANDINO – No venerdì dobbiamo venire, perciò dissi ad Antonello o giovedì o venerdì. Oggi ho avuto la notizia certa, venerdì mattina veniamo è ovvio che con la struttura chiusa vai bene, nel senso che con la struttura chiusa mi cachi il cazzo nel senso che puoi pure vedere, possiamo fare, possiamo dire ovviamente vediti tutte le carte, il fatto tuo, eccetera eccetera
CASTIGLIONE – Sto tutto a posto!
A questo punto incominciano nella conversazione una serie di richieste relative al possesso, o meno delle autorizzazioni amministrative relative agli scarichi termali in pubblica fognatura (AUA e/o ATO) alla presenza o meno del direttore sanitario e degli altri requisiti. Una volta ottenute le rassicurazioni circa il possesso dei requisiti di legge, il Ferrandino chiede all’albergatore di conoscere in anticipo eventuali irregolarità che sarebbero potute emergere durante il controllo in modo da evitare eventuali contestazioni di sorta: “Ciro, guardami negli occhi: se c’è qualche problema dimmelo tu a me in modo tale che io devio il tiro… io ti ho detto se c’è qualcosa che… fai in modo di sistemare oppure da dire… maresciallo sotto a quella pietra c’è quel cumulo di frasche camminate per quell’altra strada e io vedo di camminare per quell’altra strada…”. Ma non la cosa non si ferma qui in quanto come detto in precedenza il sottufficiale della Guardia Costiera arriva addirittura a preavvisare circa le modalità del controllo e della documentazione che avrebbe chiesto all’arrivo e nello specifico dice: “Ciro, dobbiamo fare la stessa cosa del Tramonto d’Oro… mettete le targhette fuori le vasche… tieni conto del 99 per cento che quando noi staremo là i colleghi chiederanno di chiamare il direttore sanitario… ho capito pensiamo a un fatto alla volta, ora questo fatto qua c’è il lato di qua che dobbiamo venire a dal lato di qua in modo tale già sai, fai ovviamente la parte quando ti chiamiamo, dici ma scusate se ci sto io o chiunque sia, ma io vi voglio bene, ma c’è un accanimento nei miei confronti, dici… già avete fatto tutto di là, ora venite di qua, ma ho fatto qualcosa che non va bene alle forze dell’ordine, fai un po’ la parte dell’annoiato sempre nei limiti dell’educazione… io domani sera o venerdì mattina farò la parte”.
Così come emerge dalle attività d’indagine, quanto concordato, avviene poi la mattina dell’11 dicembre 2015, appunto un venerdì il sottufficiale della Guardia Costiera, con tono formale contatta telefonicamente Castiglione avvisandolo dell’imminente controllo presso l’Hotel Punta del Sole. Ecco la registrazione della chiamata:
FERRANDINO – Pronto
CASTIGLIONE – S chi è’
FERRANDINO – Si signor Castiglione, sono il Maresciallo Ferrandino della Capitaneria
CASTIGLIONE – Si buongiorno
FERRANDINO – Volevo chiedere, cortesemente, noi tra una decina di minuti saremo al Punta del Sole, può farsi un’affacciata lei? Troviamo suo fratello?
CASTIGLIONE – Sto io, adesso vado in albergo
FERRANDINO – Ma la struttura è aperta o chiusa?
CASTIGLIONE – Si si siamo aperti
FERRANDINO – Ah ok, perfetto, allora dieci minuti e siamo lì.
Attività ispettiva che avviene poi effettivamente nella struttura, e per tutta la durata dei controlli il Ferrandino ha mantenuto un comportamento ed una condotta tali da non far sospettare nulla, circa il precedente incontro che c’era stato tra il proprietario della struttura alberghiera controllata, ed il suo “controllore”.
