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Incidente fatale, in primavera la sentenza sulla morte di Marianna Di Meglio

ISCHIA – Il ricordo di quell’incidente è ancora forte nella mente di molti isolani. Quella sfortunata giornata che ha portato via una giovane vita, una ragazza piena di gioia ed amore, strappata alla sua esistenza da un incidente sul quale si spera la giustizia farà chiarezza. Ieri, si è infatti tenuta dinanzi al GUP del Tribunale di Napoli, la dottoressa Piccirillo, un’udienza del processo che vede indagato Vincenzo Ippolito, il ventiquattrenne, che era alla guida della Fiat Idea che investì lo scorso 9 maggio in via Antonio Sogliuzzo, nel tardo pomeriggio, la piccola Marianna. Alla fine il tutto si è concluso in poco tempo con un rinvio dopo che la difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Vincenzo Arcamone, ha sollevato un’eccezione per una mancata notifica. Nelle udienze precedenti, infatti, la famiglia di Marianna, rappresentata dall’avvocato Filomena Giglio, si è costituita parte civile, ed ha chiesto al Giudice l’autorizzazione per chiamare in causa anche il civilmente obbligato, ed il responsabile civile, rispettivamente il proprietario del veicolo (che non corrisponde con l’imputato, ossia il conducente ndr), e l’assicurazione. Il Giudice autorizzando la citazione dei responsabili civili, dispose che non era necessario notificare l’atto d’integrazione anche all’imputato. La difesa dell’Ippolito, ieri, ha invece eccepito di voler ricevere l’atto notificato, e pertanto il Giudice, ad integrità del contraddittorio, ha disposto la notifica del decreto di citazione del responsabile civile, per conoscenza anche all’imputato che non era presente durante l’ultima udienza,  con un rinvio a breve. L’udienza è stata infatti fissata per il prossimo 15 marzo, data durante la quale inizierà la discussione con il rito abbreviato. Il Pubblico Ministero Alberto Cannavale, qualche mese fa,  ha confezionato questo capo d’imputazione: accusa di omicidio colposo con l’aggravante della “positività” dell’imputato alle sostanze stupefacenti  che se confermata certamente non muoverebbe a favore del giovane che ha investito la piccola Marianna. A fronte di questa contestazione la difesa dell’Ippolito, nelle udienze precedenti,  ha depositato una perizia che verrà valutata dal Giudice un attimo prima che emetterà la sentenza con rito abbreviato. Il consulente ha ravvisato un errore nella valutazione del Pubblico Ministero. Specificando che il conducente che si era posto alla guida il 9 maggio del 2015 non era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti di tipo marijuana o hashish; che gli accertamenti che ne seguirono dimostravano soltanto che l’imputato era stato assuntore dei cannabinoidi. Una traccia che nell’organismo umano non viene espulsa mai del tutto e rimangono dei residui che con una regolare analisi immediatamente compaiono. Questa insieme ad altre considerazioni, sono le tesi che porterà avanti la difesa dell’imputato e sulle quali si discuterà il prossimo 15 marzo. Pare infatti che vi siano anche dei video che potrebbero fare ancora maggior chiarezza sulla dinamica dell’incidente, ma ciò sarà verificato nella sede opportuna. Il prossimo 15 marzo, infatti, si potrebbe già definire il tutto ed arrivare ad una sentenza. Una vicenda questa che in ogni caso ha segnato indelebilmente nel dolore due famiglie.

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