CRONACA

Incubo lockdown per la Campania, l’ansia dei sindaci isolani

Rosario Caruso : «Non abbiamo armi per combattere contro questo nemico invisibile. Occorre tanta sensibilizzazione». I primi cittadini chiedono all’Eav un incremento di corse scolastiche: «Anche sui bus bisogna evitare l'assembramento» 

Se prima era solo un’idea o, forse, una paura, adesso Vincenzo De Luca lo afferma chiaramente: «Se l’equilibrio salta è lockdown. Non si tratta di drammatizzare, ma di dire le cose come stanno». E l’equilibrio di cui parla il presidente della Regione Campania, nel suo punto settimanale sulla pandemia da coronavirus, è quello tra nuovi contagi e guariti: «Si ci ritroviamo con un incremento assoluto (la differenza tra nuovi positivi e guariti, nda) di 800 contagi al giorno arriviamo alla chiusura di tutto» ha sottolineato. Un problema non da poco, considerato che già oggi in Campania si viaggia sopra i 700 nuovi contagi al giorno.

«Ad aprile – spiega De Luca – abbiamo raggiunto il punto massimo con 130 ricoverati nelle Terapie intensive, ma il numero di contagi era di 2/3 inferiore a quello attuale. Da qui ad un mese avremo il triplo dei ricoveri in Terapia intensiva ed è su quello che stiamo lavorando». Per il presidente della Regione «ormai siamo nella Fase D, cioè in quella di contagio elevato. Più del 90% dei nuovi casi di questi giorni sono asintomatici, potrebbero andare in giro a diffondere il contagio. Se abbassassimo il numero dei tamponi mirati, si abbasserebbero anche i positivi. Ma a noi non interessa la propaganda ed i positivi ce li andiamo a cercare. Da altre parti li fanno ‘a capocchia’…». Però «dobbiamo fare molta attenzione, perché l’aumento dei tamponi rischia di determinare un paradosso. Più tamponi fai, più positivi individui, più vai in affanno e si porrà il problema del personale, perché li devi porre in isolamento domiciliare e devi fare i controlli». E qui snocciola altri numeri, relativi ai dati del personale sanitario in Campania «minore rispetto a quello di tante altre regioni che hanno un numero di abitanti inferiore al nostro» ha sottolineato De Luca. Che non ha mancato di tornare anche sulle polemiche per le direttive ai medici di non parlare con la stampa dei giorni scorsi (poi revocata). «Siamo di fronte ad un’aggressione mediatica nei confronti della Campania» ha affermato il presidente che ha evidenziato come, ad oggi, non ci sia un’emergenza sui posti letto: «Ci sono 671 posti letto destinati ai pazienti Covid e ne sono occupati 530 posti, quindi 141 sono liberi. Per quel che riguarda le Terapie intensive ci sono 100 posti letto, con 52 ricoveri e 48 disponibili».

Il CODACONS NON CI STA: «NO A UN LOCKDOWN REGIONALE»

«Riconosciamo al Presidente De Luca la sua capacità a gestire con impegno costante questi momenti terribili che ci vedono in lotta quotidiana col Covid ma non si può essere così approssimativi nel prevedere un lockdown regionale». Così Matteo Marchetti, vicesegretario nazionale del Codacons ha risposto alle dichiarazioni del presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca. «Un esempio: per il giorno 8 ottobre, si parla genericamente di contagi nella regione Campania per un numero di circa 700 nuovi casi. Ma mentre nella provincia di Salerno, che conta oltre un milione di abitanti, sono 47 i nuovi contagi, pari cioè a poco più del 2×1000, nella provincia di Napoli, che conta oltre 3 milioni di abitanti, sono 450. Chiediamo quindi al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di non sottovalutare questi dati – di prestarvi maggior attenzione e non penalizzare province e comuni con un basso numero di contagi, ma intervenire a macchia di leopardo ed invitare i sindaci delle aree geografiche maggiormente colpite, ad un controllo più rigoroso e ad una maggiore severità intervenendo con restrizioni più severe e consentire, invece, una minore pressione laddove il numero dei contagi risultasse inferiore. Si rischia così di penalizzare aree dove non vi sono contagi senza alcun motivo, è notizia di poche ore fa che la Svizzera adesso considera la Campania zona rossa, quante imprese ora subiranno le conseguenze di notizie divulgate in modo impreciso? Proprio quest’estate gli svizzeri sono stati numerosissimi nel Cilento, quante prenotazioni alberghiere ora salteranno. Purtroppo la Camera di Commercio tace ed ecco che province virtuose come Salerno, Benevento, Avellino pagano per colpe non proprie. Bisogna dare alla stampa notizie precise e prevedere sin da ora lock down localizzati. Bisogna battersi per un’informazione corretta. Il tempo delle elezioni è finito!».

LA REAZIONE DEI SINDACI ISOLANI

Ads

«I numeri certamente non sono confrontanti. Il trend non positivo e non lusinghiero di essere la prima Regione d’Italia nel numero di contagi è destinato a rimanere tale, se non addirittura a crescere». Così Rosario Caruso sindaco di Serrara Fonatana analizza questa seconda ondata di Coronavirus. «Quello che dobbiamo fare come sindaci e come massima autorità sanitaria locale è di imporre l’uso della mascherina e di far rispettare il distanziamento. È l’unica cosa che in questo momento possiamo fare», spiega il primo cittadino. E continua: «Stiamo pensando anche di distribuire ulteriori mascherine alla cittadinanza specialmente per le persone anziane. Ed inoltre stiamo cercando, attraverso un’attenta opera di sensibilizzazione, di portare nuovamente l’attenzione a livelli alti». Nei prossimi giorni, poi, il sindaco di Serrara Fontana porrà in essere delle ulteriori misure. In particolare l’intento è quello di porre in essere il monitoraggio di alcune attività per provare a prevenire eventuali crisi e problematiche. Per il resto, poco possono fare i sindaci che non hanno ‘armi’ per combattere questa guerra contro un nemico invisibile. Intanto i sei sindaci dell’isola nella giornata di ieri hanno sottoscritto una nota indirizzata all’Eav – Ente Autonomo Volturno- per chiedere il potenziamento delle corse scolastiche del trasporto su gomma. «L’intento è quello di evitare assembramenti», spiega Caruso. «I ragazzi – ha detto ancora – che vanno a scuola si recano con l’autobus ed anche su questi mezzi tutti devono essere messi in condizione di poter rispettare il distanziamento».

Ads

«Tanta sensibilizzazione». Questa è la parola d’ordine per il sindaco d Forio Francesco Del Deo. «C’è una macchina in giro per Forio con un altoparlante che ricorda a tutti di indossare la mascherina. Per far sì che la gente rientri in uno stato mentale di attenzione». Per il primo cittadino di Forio: «Dobbiamo porre in essere tutte le misure possibile per evitare che anche da noi possa verificarsi una situazione come quella che è avvenuta nei mesi scorsi in Lombardia. Sarebbe rischioso e pericoloso e non dobbiamo fare in modo che il numero dei positivi possa sfuggire di mano».

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Controllare Anche
Chiudi
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex